Daniele 78

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Professionista
Ecco qui sotto un piccolo PDF che illustra le richieste fatte da cittadini, professionisti ed imprese per snellire la burocrazia italiana che frena tutto.
 

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B

boghes

Ospite
La macchina centrale dello Stato, per dirla in breve: la burocrazia.
Elefantiaca! Un elefante che ha sul groppone (come costo) svariati miliardi di €.
Urge la necessità di disboscare la selva di norme.
Altro capitolo dolente quello dei controlli.
Anche qui ci vorrebbe una razionalizzazione. Daniele 78 tu hai un'impresa e ben saprai che non è possibile che ci siano 12 enti che controllano la stessa impresa: bisogna arrivare ad un ente unico capace di verificare tutto.
Puntare decisamente ad alleggerire il peso degli oneri contabili e rivedere certamente il sistema, appunto, dei controlli. Il tutto per evitare, come spesso si dice, che l’azienda spenda più di commercialista che di tasse.
Fabrizio Saccomanni, con "l'aiuto" di Carlo Cottarelli riusciranno? Il compito è a dir poco arduo! Dai, rivivremo l’ennesimo deja vu che sa di molto antico.
Si sente parlare di un tale Enrico Bondi (ex commissario Parmalat) con lo stesso incarico. Il quale "incaricò" gli stessi Italiani di dare suggerimenti, esprimere la loro opinione, segnalare uno spreco, spese futili. Che fine abbiano fatto i suggerimenti degli italiani, nessuno lo sa.
Dai, facciamo un bel passo indietro nel tempo agli anni '60 Luigi Preti, ministro per la Riforma della Pubblica Amministrazione ideò, nientepopodimeno che, un concorso a premi per corrispondenza per incentivare lo stesso "incarico" bastava inviare una lettera indirizzata al ministro per la Riforma Burocratica.
Anche di quel concorso non se ne è saputo più nulla, naturalmente.
Dai, ancora un bel passo indietro nel tempo agli anni '21, Luigi Einaudi scriveva:
Il vero ostacolo per l’attuazione della riforma burocratica in Italia sono i ministri stessi che non sono in grado di compierla da soli. Pur quanto siano bravi, per riformare debbono fidarsi di qualche funzionario, o competente, non interessato, devoto al Paese, il quale dica ad essi cosa devono fare. Quel ministro, il quale abbia sottomano una simile perla, si dica fortunato. Il grande pericolo da sormontare è di evitare che i funzionari non abbiano interesse a volere la riforma.

Mission impossible, (in sti tempi).
 
B

boghes

Ospite
Sei rimasto al precedente Governo.
Padoan...Padoan
Deus ex machina!!!???
upload_2014-5-17_17-40-54.jpeg

Au revoir....
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
La macchina centrale dello Stato, per dirla in breve: la burocrazia.
Elefantiaca! Un elefante che ha sul groppone (come costo) svariati miliardi di €.
Urge la necessità di disboscare la selva di norme.
Altro capitolo dolente quello dei controlli.
Anche qui ci vorrebbe una razionalizzazione. Daniele 78 tu hai un'impresa e ben saprai che non è possibile che ci siano 12 enti che controllano la stessa impresa: bisogna arrivare ad un ente unico capace di verificare tutto.
Puntare decisamente ad alleggerire il peso degli oneri contabili e rivedere certamente il sistema, appunto, dei controlli. Il tutto per evitare, come spesso si dice, che l’azienda spenda più di commercialista che di tasse.
Fabrizio Saccomanni, con "l'aiuto" di Carlo Cottarelli riusciranno? Il compito è a dir poco arduo! Dai, rivivremo l’ennesimo deja vu che sa di molto antico.
Si sente parlare di un tale Enrico Bondi (ex commissario Parmalat) con lo stesso incarico. Il quale "incaricò" gli stessi Italiani di dare suggerimenti, esprimere la loro opinione, segnalare uno spreco, spese futili. Che fine abbiano fatto i suggerimenti degli italiani, nessuno lo sa.
Dai, facciamo un bel passo indietro nel tempo agli anni '60 Luigi Preti, ministro per la Riforma della Pubblica Amministrazione ideò, nientepopodimeno che, un concorso a premi per corrispondenza per incentivare lo stesso "incarico" bastava inviare una lettera indirizzata al ministro per la Riforma Burocratica.
Anche di quel concorso non se ne è saputo più nulla, naturalmente.
Dai, ancora un bel passo indietro nel tempo agli anni '21, Luigi Einaudi scriveva:
Il vero ostacolo per l’attuazione della riforma burocratica in Italia sono i ministri stessi che non sono in grado di compierla da soli. Pur quanto siano bravi, per riformare debbono fidarsi di qualche funzionario, o competente, non interessato, devoto al Paese, il quale dica ad essi cosa devono fare. Quel ministro, il quale abbia sottomano una simile perla, si dica fortunato. Il grande pericolo da sormontare è di evitare che i funzionari non abbiano interesse a volere la riforma.

Mission impossible, (in sti tempi).
C'è ne vorrebbero di cose...mi accontenterei già se li dimezzassero gli enti non chiedo la luna. Anche accorpare enti ma se poi mantieni la stessa organizzazione è un lifting solo di facciata. Quando hanno fuso Agenzia Entrate e quella del Territorio, la struttura e le persone sono rimaste. Se tu hai 2 enti con (faccio per dire 40 persone ciascuno) non pensare che dimezzandoli dimezzi i dipendenti pubblici. Al massimo te ne trovi uno con 30/35 persone non meno.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Pardon intendevo dire uno con non meno della metà della somma degli enti più almeno 1/3. Ecco perché parlo di lifting di facciata.
 
J

jac1.0

Ospite
Insomma, una situazione CAF-kiana: già perché i sindacati mangiano anche con i servizi che la burocrazia delega loro (ai CAF).
 
J

jac1.0

Ospite
Semplificare potrebbe anche voler dire pagare una tassa da € 1.000 in luogo di 10 da € 50 (totale € 500): il resto, quindi, mancia.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ti assicuro che se fanno tutte queste cose ti risparmi altro che 1000€, e ti risparmi anche tanto nervoso per una risposta che non arriva e magari anche per la caz...a di turno.
 

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