inghe05

Membro Attivo
salve a tutti, sottopongo al vostro consiglio la seguente situazione.
Mio padre è proprietario di una casa cointestata con mia madre e, da solo, di un'altra casa in cui vive in comodato d'uso gratuito, ma senza contratto registrato, da 10 anni mia sorella. Ora mio padre vuole donare la casa in cui già vive a mia sorella alla stessa, e per equità, far dare da mia sorella a me la metà dell'importo, rimandando alla successione la divisione del resto. Faccio presente che mia madre è malata di halzaimer e i rapporti tra me e mia sorella sono pessimi. Quindi mio padre ha pensato di regolare le cose ancora in vita perché così mia sorella si sente tutelata. Cosa succede all'atto della successione? Mia sorella darebbe a me la metà del valore in base a una donazione. Non è sposata ne ha figli, ma un giorno potrebbe sposarsi, adottare un figlio, cosa succede in quel caso? Potrebbe reclamare la restituzione del denaro che mi da? Un'altra ipotesi che hanno fatto è quella di una vendita fittizia della casa a mia sorella per la metà del valore a fronte di un piccolo importo e successivamente mio padre rinuncerebbe al credito. A me in ogni caso verrebbe fatta la donazione da mia sorella della metà del valore; altra ipotesi fatta: mia sorella pagherebbe la metà della casa e mio padre ne farebbe donazione a me. In tutto questo come viene tutelata mia madre? Mio padre e mia sorella hanno fatto valutare la casa, sono già andati dal notaio; il notaio ha richiesto la mia presenza e solo allora sono stata messa di fronte alla situazione. Il notaio mi ha detto che mio padre potrebbe vendere o donare questa casa a mia sorella e dovrei anche ringraziare della metà del valore senza mettere il bastone tra le ruote rinunciando alla donazione. Ma a me conviene la loro donazione?
grazie infinite
 

Rina Scita

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Sarà meglio che vi attivate se dici che i rapporti familiari non sono idilliaci pensa che cosa ne può uscir fuori . un domani potresti trovare cattive sorprese. La donazione in vita è un po' particolare oltre che costosa i quanto un domani potrebbe essere impugnata e portata a collazione nell'asse ereditario. Meglio sarebbe se tuo padre lasciasse stare. Scusa se parlo duro ma per spiegarmi dico.: se muore prima tuo padre tua madre eredita la sua parte e se non è amministrata giuridicamente può darsi che le vengono estorte firme non volute. Oppure tuo padre fa stimare le sue proprietà poi fa la vendita a tua sorella della casa dove lei già abita e a te l'altra magari con il loro usufrutto dandoti però la differenza di valore .la stima deve tener conto che la casa di abitazione dei tuoi genitori ha minor valore in quanto è occupata e tu non ne puoi disporre .
 

magia2002

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se tua madre e' accudita da voi familiari non vedo l'utilita' di un ads (esterno della famiglia) nominato dal giudice tutelare . Se tua madre ha un alzheimer molto progredito e' corretto farlo certificare dal neurologo ASL ed attivarsi per diventare voi tutori di tua madre . Tuo padre puo' vendere l'appartamento a tua sorella e quel bene ovviamente non rientrera' piu' nell' asse ereditario .Se tua sorella effettivamente versa la meta' del valore a mio parere tuo padre te lo dovrebbe dare in contanti come regalo , come d'altronde sta facendo con tua sorella che sta pagando l'appartamento a meta' prezzo . Altrimenti tuo padre con la vendita a tua sorella a meta' prezzo sta regalando meta' valore dell' appartamento a lei invece a te non lo sta regalando ma bensi te lo sta donando e percui potrebbe entrare in collazione . Tuo pade dovrebbe riequilibrare le cose soprattutto perche' non ci sono buoni rapporti tra voi due .
 

Rina Scita

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Se tua madre e' accudita da voi familiari non vedo l'utilita' di un ads (esterno della famiglia) nominato dal giudice tutelare . Se tua madre ha un alzheimer molto progredito e' corretto farlo certificare dal neurologo ASL ed attivarsi per diventare voi tutori di tua madre . Tuo padre puo' vendere l'appartamento a tua sorella e quel bene ovviamente non rientrera' piu' nell' asse ereditario .Se tua sorella effettivamente versa la meta' del valore a mio parere tuo padre te lo dovrebbe dare in contanti come regalo , come d'altronde sta facendo con tua sorella che sta pagando l'appartamento a meta' prezzo . Altrimenti tuo padre con la vendita a tua sorella a meta' prezzo sta regalando meta' valore dell' appartamento a lei invece a te non lo sta regalando ma bensi te lo sta donando e percui potrebbe entrare in collazione . Tuo pade dovrebbe riequilibrare le cose soprattutto perche' non ci sono buoni rapporti tra voi due .
Chi ha detto che Ads deve essere per forza un estraneo. Lo può fare benissimo un familiare ma c'è differenza se viene nominato da un giudice in quanto ogni cosa che fa (spese o interventi/atti straordinari ) deve essere rendicontato e se il nocciolo del problema è il pessimo rapporto fra sorelle questa a parer mio è la prima cosa da fare.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Per la normale amministrazione non occorre l'amministratore di sostegno. Egli viene nominato su richiesta dei congiunti o dall'autorità preposta e potrà provvedere ad affrontare le spese ordinare in autonomia. Nel caso dovesse operare in amministrazione straordinaria, spese per interventi o acquisti e vendite di importi di una certa entità, dovrà ricevere l'autorizzazione del giudice tutelare, previa dimostrazione della convenienza o necessità nei confronti dell'amministrato.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ora mio padre vuole donare la casa in cui già vive a mia sorella alla stessa, e per equità, far dare da mia sorella a me la metà dell'importo,
ipotesi sbagliatissima. Quando tuo padre morirà tua sorella dovrà portare a collazione, salvo dispensa del donante (ma sempre che non ecceda la quota disponibile a lui riservata), la donazione. I soldi che eventualmente tua sorella ti da rappresenta un rapporto nel quale tuo padre non c'entra.
Se tuo padre, ancora in vita, vuole fare una donazione la deve fare per ambe due le figlie: ad una figlia la casa, all'altra figlia l'equivalente in denaro. Se non è in grado di fare così è meglio che si astenga: sopratutto sapendo che non scorre buon sangue in famiglia.
Tutte le altre soluzioni sono incasinate: se vende, i soldi della vendita entrano nel suo patrimonio che poi andrà diviso tra te, tua sorella e vostra madre se sarà ancora vivente.
Se i soldi li da a te praticamente ha fatto una donazione a te.
Tuo padre potrebbe dissipare i soldi della vendita, ma anche utilizzare i soldi per curare vostra madre, e quindi, alla sua morte, il patrimonio sarebbe diverso.
 

Rina Scita

Membro Ordinario
Proprietario Casa
L'amministratore di sostegno viene sempre nominato con un decreto del giudice tutelare.
Ok ma mi riferivo al fatto che finora hanno gestito in famiglia in modo informale, era un mio consiglio in virtù dei possibili litigi che potrebbero scaturire tra loro visto i rapporti già incrinati fra le sorelle.
 

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