gigasta

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno forum, della serie quando i regolamenti di condominio sono vecchi di 92 anni...e troppo interpretabili!
Il problema è il seguente: nel mio stabile si deve intervenire su una porzione di solaio che sovrasta la rampa di scale che porta al pianerottolo del 4° piano. Da questo pianerottolo parte un'ultima rampa che consente, tramite un cancelletto (posizionato circa 40 anni orsono per aumentare la sicurezza degli appartamenti ed impedire l'accesso alla scala da eventuali malintezionati introdottosi dagli abbaini), l'accesso al piano delle soffitte, 4, tutte abitate. Al piano delle soffitte le 4 unità sono servite da un corridoio ad L e porzione della parte lunga della L (che consente l'accesso a quello che era il servizio igienico comune delle soffitte) presenta la struttura ammalorata che necessità di essere sostituita. Ora il regolamento contrattuale, risalente all'inizio degli anni 20 quando lo stabile è stato frazionato, recita:
sono comuni ed in comproprietà in modo indivisibile ed inalienabile a favore di tutti i comproprietari....
c) tutti i locali di uso comune quali gli atrii di accesso, le scale, i pianerottoli, il tetto....ecc;
f) sono comuni e in proprietà come sopra fra tutti i possessori di cantine le rispettive scale di accesso alle medesime, i corridoi, sotterranei, ecc. ecc;
g) fra tutti i possessori di soffitte, la rispettiva scala -
ovvero quella che dal pianerottolo del 4° piano sale al 5° - e porte di accesso alle medesime che non siano incluse nell'interno delle soffitte.
Nella assemblea svoltasi da poco la maggioranza dei presenti, me compreso (teste e millesimi - e premetto che dei proprietari delle soffitte ne era presente solo 1 ), hanno deliberato che la ripartizione dei costi dell'intervento venisse suddiviso come recita l'art. 1125 facendo riferimento al sopracitato comma g del regolamento adducendo che se è la scala è in comproprietà tra i possessori delle soffitte allo stesso modo lo è il corridoio, anche se non menzionato nel relativo comma, e quindi devono farsi carico di metà del costo dell'intervento sulla struttura.
Ovviamente l'unico proprietario di soffitta presente non era d'accordo adducendo che se il corridoio fosse ad uso esclusivo del piano sarebbe stato scritto nel comma, esattamente com'è avvenuto per il comma precedente f) riferito alle cantine, conseguentemente si deve ritenere comune a tutto lo stabile.
Posso chiedere agli esperti del forum un parere ed una interpretazione del tutto?
L'amministratore è parso titubante nell'accettare tale ripartizione e ha consigliato a tutti di cercare una soluzione per evitare gli eventuali costi di una mediazione o peggio ancora di una causa che, rispetto al costo dell'intervento presenterebbero senz'altro costi maggiori.
Ringrazio in anticipo chiunque riesca a dipanare tale matassa.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Credo che sarebbe importante vedere l'elaborato planimetrico: vedresti se la scala dal 4° al 5° piano ed il disimpegno è bene comune non censibile unito agli altri o è comune solo alle quattro unità dell'ultimo piano.
 

gigasta

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie della risposta. Dagli elaborati grafici nulla evidenzia l'appartenenza della scala e relativo corridoio alle unità dell'ultimo piano.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Grazie della risposta. Dagli elaborati grafici nulla evidenzia l'appartenenza della scala e relativo corridoio alle unità dell'ultimo piano.
Gianco fa riferimento, credo, agli elaborati planimetrici catastali complessivi dell'intero immobile: ammesso che nel 1920 avessero avuto cura di identificare oltre ai beni censibili anche i beni non censibili in dettaglio: oggi constato che s fa così. Non so se in passato era strettamente obbligatorio
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Certamente che nel 1920 non erano richiesti. Però, credo che le quattro unità del 5° piano siano state accatastate di recente. In tal caso sarebbe stato richiesto l'elaborato per tutto lo stabile. Comunque, se non esistesse si potrebbe integrare adesso. Altrimenti si potrebbe andare a vedere gli atti pubblici dove dovrebbero essere indicate anche le parti comuni.
 

gigasta

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie Basty, si credo anch'io che Gianco si riferisse agli elaborati catastali. Andrò in catasto a sentire cosa mi dicono. Ho appena finito di leggere un atto di acquisto del 1922
dove viene acquistita anche una delle soffitte in questione e nulla dell'atto fa riferimento ad eventuale comproprietà del corridoio ne tanto meno della scala. L'unica voce in qualche modo riconducibile al tutto è quella in cui :" allo scopo di regolamentare tra i comproprietari dello intro caseggiato i rispettivi diritti e l'esercizio della comunione dello stabile si è compilato un regolamento che le parti dichiarano di accettare per se, per gli eredi e successori ed aventi causa, quale regolamento che le parti affermano di ben conoscere, previa firma delle parti stesse e di un notaio si allega questo atto sotto la lettera ? perchè ne faccia parte integrante e sostanziale.....". Mi domando: se nell'atto non vi è traccia di una eventuale comproprietà del corridoio e scala quale documento prevale? L'atto che non accenna a nulla o il regolamento con quel comma assurdo?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Ovviamente l'unico proprietario di soffitta presente non era d'accordo adducendo che se il corridoio fosse ad uso esclusivo del piano sarebbe stato scritto nel comma, esattamente com'è avvenuto per il comma precedente f) riferito alle cantine, conseguentemente si deve ritenere comune a tutto lo stabile.
Dubito che "gli atti pubblici" riportino qualcosa di più del regolamento che hai citato.
Sulla interpretazione dei punti g) ed f) confesso che sia la vostra che la interpretazione del proprietario della soffitta, sembrano avere pari ragione d'essere. Una per inclusione, l'altra per esclusione. Cosa risponderebbe un giudice? Sembra una scommessa 50-50.
e porte di accesso alle medesime che non siano incluse nell'interno delle soffitte.
per chi non conosce i luoghi pare strano accenni a porte di accesso non incluse all'interno delle soffitte: e cosa ci sarebbe al di la di queste porte, non ancora all'interno delle soffitte, se non il corridoio? Forse è l'unico vostro appiglio
 

gigasta

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie Gianco, stavo scrivendo quando hai risposto. Le soffitte mi risulta fosserò già presenti nelle planimetrie catastali
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto