Nel caso di liti condominiali il c.c. prescrive che l'amministratore deve avere l'autorizzazione dell'assemblea condominiale che deve deliberare con il quorum della maggioranza dei presenti che abbiano almeno 500/1000. Però nel caso di procedimento di decreto ingiuntivo nei confronti di condomini morosi l'amministratore è autorizzato a promuovere l'azione legale senza aspettare il beneplacito della assemblea.
Sarebbe importante che l'amministratore, quando riceve l'incarico, si facesse approvare dall'assemblea il nome dell' avvocato che lui interpellerà in caso di azioni legali per morosità in modo che, terminato l'iter del decreto ingiuntivo, non ci sia qualche condomino che contesti la scelta del professionista e l'importo del suo onorario.
Qquando si inizia una causa per morosità di un condomino si deve ricorrere ad un avvocato il quale vuole, e deve, essere pagato. La prassi vuole che l'avvocato chieda un anticipo quando riceve l'incarico ed il saldo quando c'è stata l'ultima udienza (ma prima della sentenza). Quindi la richiesta di soldi per costituire un apposito fondo cassa appare più che legittimo. Ho qualche dubbio su quanto ho estrapolato in quanto è vero che il giudice, validando il decreto ingiuntivo nell'importo include anche l'onorario della parte richiedente il decreto, tuttavia non è detto che tale importo coincida con la richiesta del legale. La differenza va inclusa nelle spese e ripartita tra i condomini proporzionalmente ai loro millesimi. Ma se il condomino si trova nella impossibilità di pagare la strada del recupero crediti è molto lunga e non è detto che i soldi anticipati per l'onorario dell'avvocato rientrino.
questo secondo me non è legittimo. Le spese vanno distribuite in base ai millesimi di proprietà.
Poi leggi qua:
Condominio e competenze avvocati. Come ripartire le spese