piernick

Nuovo Iscritto
Salve, sono un nuovo iscritto, ho provato a cercare post inerenti alla mia domanda, ma non ho trovato nulla di realmente simile, almeno credo.
Sto vendendo la mia casa ed ho un dubbio su una modifica che ho fatto all'abitazione per adattarla meglio alle mie necessità: ho spostato la cucina nel soggiorno, recuperando così una stanzetta per mio figlio. Non ho modificato nessun muro ne cambiato dimensioni di stanze. La cucina aveva la sua finestra ed anche ora la situazione non è variata. Devo aggiornare la planimetria catastale o la modifica è ininfluente?
Tra l'altro ho scoperto che la planimetria catastale non è stata rasterizzata (digitalizzata) e mi è stato detto che questa cosa deve essere fatta.
Potete aiutarmi....
Grazie
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Ciao piernik
Per poter vendere devi per forza procedere prima alla rasterizzazione della planimetria esistente al catasto mediante una tua segnalazione o all'occasione della variazione da fare, poi presentazione di scia ai sensi dell'art.6 comma 7 del d.p.r. 380/01 per le modifiche apportate, se di già non comunicati, successiva variazione della planimetria catastale.
Per fare questo hai bisogno di un tecnico che ti assista passo passo.
Ciao salves
 

romrub

Membro Ordinario
Visto che un mio inquilino circa quarant'anni fa ha fatto un qualcosa di analogo, per recuperare una stanza, partecipo alla discussione affiancandomi a piernik e chiedo:
-In cosa consiste la rasterizzazione della planimetria catastale, a carico di chi è tale operazione, e come ci si accerta che sia stata fatta?
-Come può risultare dalla planimetria catastale l'uso della stanza? Nel mio caso l'inquilino ha fatto un muricciolo di circa un metro di altezza per separare la zona cucina dalla zona soggiorno, deve risultare sulla planimetria?

Devo dire che il quesito mi ha messo in curiosità, perchè quando abbiamo ereditato l'appartamento, la sistemazione era già questa, e non so se quando sono stati fatti i lavori, siano stati poi regolarizzati.
Devo poi aggiungere che l'edificio ha qualche centinaio di anni, e posso sempre autocertificare che la variazione è stata fatta subito dopo l'accatastamento (la mia famiglia è entrata in quell'appartamento nel 1914).
La cosa potrebbe essere sostenibile o no? Grazie, ciao.
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
La rasterizzazione consiste nella mancata automazione ai terminali (computer) dell'Agenzia del Territorio della planimetria ultima in possesso dell'Agenzia stessa, i motivi possono essere vari ossia illeggibilità del grafico da parte dgli strumenti tecnologici attuali, smarrimento della stessa planimetria da parte dell'agenzia, esistenza di planimetria molto obsoleta che non permette la sua corretta visione grafica agli attuali parametri tecnologici, uso della stessa da parte dell'ufficio e posizionata male in altro fascicolo, dimenticanza di procedura della rasterizzazione da parte dell'ufficio, comunque qualsiasi uno di questi motivi scaturisce l'onere per il proprietario attuale ottemperare a ciò. La mancanza di questo può essere rilevato richiedendo una planimetria se viene consegnata quella è l'ultima in possesso all'Agenzia, altrimenti la stessa invita a procedere alla richiesta di rasterizzazione mediante una semplice segnalazione che consiste nel reperire il fascicolo e procedere all'attivita tecnologica. Se nel fascicolo non si trova o quanto è rappresentato non è tecnologicamente leggibile il proprietario viene invitato a depositare una planimetria mediante incarico a tecnico abilitato che procede ad una docfa per mancanza di planimetria.

Nelle planimetrie sia negli anni passati che adesso viene indicato almeno il vano adibito a cucina con indicazione di K, nella mia realtà viene richiesto l'indicazione in tutti i vani.

Se quanto modificato dall'inquilino non comporta variazioni di destinazione dei vani ne modifica di superfici e forma dei vani non occorre variazione planimetrica al catasto.

Per quanto riguarda l'aspetto urbanistico se le opere sono antecedenti alla legge 457/78 non esisteva una particolare normativa relativa ai lavori interni anzi non erano a che ricordi io suscettibili di autorizzazioni, se realizzati dopo tle data occorreva almeno una comunicazione con asseverazione tecnica così pressappoco come è previsto adesso.

Non so se sono stato soddisfacente nella mia spiegazione ed espressione in ogni caso non esitare a chiedere ulteriori delucidazioni.

Ciao salves
 

romrub

Membro Ordinario
Salves, sei stato esaustivo, hai fugato i miei dubbi: della planimetria sono già in possesso, quindi non ho la necessità di smuovere le cose al catasto, i lavori sono antecedenti al '78, e penso siano autocertificabili.
Ti ringrazio per la cortese, pronta e valida consulenza. Ciao.
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
se non hai fatto opere edili per modificare la situazione precedente, non serve fare alcuna variazione catastale e nulla dichiarare. Chi compera metterà la cucina dove stava prima.
 

piernick

Nuovo Iscritto
I lavori che ho fatto sono prolungare i tubi fino al muro parallelo sotto traccia... la situazione è facilmente ripristinabile. Non vorrei fasciarmi troppo la testa per una modifica molto semplice.
Grazie a tutti per le risposte
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto