Buona sera a tutti, premetto che sono un nuovo utente, pertanto spero mi perdonerete eventuali errori di utilizzo del forum.
Ho un appartamentino affittato a canone concordato dal 2014; l'inquilino mi ha mandato una richiesta di recesso nei tempi giusti e adesso sono alla svolta: far subentrare il nuovo inquilino nel contratto preesistente o cessare e sottoscriverne un altro?
Le mie perplessità sono legate alle variazioni delle tabelle che nel frattempo sono sopraggiunte che probabilmente hanno spinto al ribasso l'affitto massimo percepibile. In pratica la mia domanda è la seguente: in caso di cessazione e nuovo contratto, occorre tornare dalle associazioni dei proprietari per un ricalcolo e per la sottoscrizione del nuovo contratto oppure ci si può attenere a quanto risulta dal contratto precedente?
La cessazione sarebbe da parte mia preferibile per due motivi: allungare la scadenza (3+2 anzichè 1+2 residui) e risparmiare i 67 Euro del subentro.
Ringrazio anticipatamente.
Ho un appartamentino affittato a canone concordato dal 2014; l'inquilino mi ha mandato una richiesta di recesso nei tempi giusti e adesso sono alla svolta: far subentrare il nuovo inquilino nel contratto preesistente o cessare e sottoscriverne un altro?
Le mie perplessità sono legate alle variazioni delle tabelle che nel frattempo sono sopraggiunte che probabilmente hanno spinto al ribasso l'affitto massimo percepibile. In pratica la mia domanda è la seguente: in caso di cessazione e nuovo contratto, occorre tornare dalle associazioni dei proprietari per un ricalcolo e per la sottoscrizione del nuovo contratto oppure ci si può attenere a quanto risulta dal contratto precedente?
La cessazione sarebbe da parte mia preferibile per due motivi: allungare la scadenza (3+2 anzichè 1+2 residui) e risparmiare i 67 Euro del subentro.
Ringrazio anticipatamente.