elisa86

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Buongiorno,
Questo è il mio dubbio:in presenza di un coniuge separato e un figlio, senza testamento andrebbe il 50% per uno, mi pare.
E con testamento, seppure dichiarando il figlio erede universale, quanto andrebbe comunque per legge al coniuge, salvo rinuncia? Il 25% o il 33%?
Ringrazio chi mi chiarirà le idee:)
 

Nemesis

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Proprietario Casa
Premesso che:
- ex art. 548, comma 1 c.c. il coniuge cui non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato, ai sensi del secondo comma dell'art. 151 c.c., ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato;
- ex art. 548, comma 2 c.c., il coniuge cui è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato ha diritto soltanto a un assegno vitalizio se al momento dell'apertura della successione godeva degli alimenti a carico del coniuge deceduto. L'assegno è commisurato alle sostanze ereditarie e alla qualità e al numero degli eredi legittimi, e non è comunque di entità superiore a quella della prestazione alimentare goduta. La medesima disposizione si applica nel caso in cui la separazione sia stata addebitata a entrambi i coniugi.
Ciò premesso:
- nel caso di successione legittima (senza testamento), come da te correttamente indicato, il coniuge e il figlio ereditano in parti uguali (ex art. 581 c.c.).
- nel caso di successione necessaria (con testamento), sia il coniuge sia il figlio hanno riservate le quote di 1/3 ciascuno. Il restante 1/3 è la quota liberamente disponibile (ex art. 542 c.c.).
 

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