Rebert

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salve, sono Roberto, vi spiego brevemente il mio quesito per delucidazioni in merito.

Faccio parte di una famiglia di 4 figli con genitori ancora viventi. Nel 2020 è stata fatta la donazione a tutti gli eredi di beni mobili ed immobili. Il punto delicato è che per almeno 30 anni a questa parte uno dei genitori ha elargito e continua a farlo l'intera pensione ad uno dei figli, ( a nero senza tracce ) facendo risultare il conto corrente praticamente vuoto. Vorrei sapere se alla scomparsa del genitore e aperta quindi la successione ( anche senza traccia tipo assegno bonifico ecc e senza nessun " contratto scritto " ) ricapitalizzare e quindi dimostrare lesione di legittima e arricchimento ingiusto da parte di questo figlio.

grazie anticipato per l'interesse
 

Dimaraz

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Il punto delicato è che per almeno 30 anni a questa parte uno dei genitori ha elargito e continua a farlo l'intera pensione ad uno dei figli, ( a nero senza tracce )

"Oh bella ciao"...sei uno dei soliti "radical chic" che vedono evasione ovunque?
Mai sentito che le somme date dal genitore al figlio (per il solo rapporto famigliare e non per prestazioni lavorative) potessero essere "a nero".
L'unica irregolarità sarebbe una donazione rilevante (unica rata) che necessitava di atto pubblico...ma "a nero" proprio non esiste.

Il tuo genitore è libero di dare a chiunque (non solo a tuo fratello/sorella) ciò che percepisce...e tu non hai alcun diritto di discutere su tal cosa.

Quando si avrà la sua dipartita potrai decidere se citare in causa il tuo consanguineo ...ma non è detto che tu possa ottenere ragione.

Ci sono troppe cose non spiegate quindi evito ... spiegazioni/commenti.
 

Rebert

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Orientamento per nulla colto, anzi :sorrisone: a parte questo. Volevo solo opinioni in merito. Non c'è nessuna " donazione rilevante " e quindi nessun atto pubblico di queste quote. Il punto è che, a parte uno dei suoi soldi fa ciò che gli pare, non mi sembra equo ed etico " preferire " in questo modo un figlio rispetto agli altri. Non si parla dunque di spiccioli, ma di somme importanti cumulate nel tempo che possono " credo " andare a destabilizzare poi l'asse ereditario durante la successione e rimettere in gioco la donazione.
Chiedevo se durante la successione, ci fosse un modo per " bilanciare " la quota tra gli eredi, dimostrando la presunta donazione.
Se ha bisogno di chiarimenti o altre informazioni precedentemente " non spiegate " può chiedere, e ovviamente liberamente commentare. Sono qui per questo. Ripeto non voglio offendere nessuno, chiedo solo pareri in merito.
 

Dimaraz

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Chiedevo se durante la successione, ci fosse un modo per " bilanciare " la quota tra gli eredi, dimostrando la presunta donazione.
In Italia (contrariamente ad altri paesi) il "de cuius" può disporre liberamente solo di una quota dei propri lasciti (variabile in funzione degli eredi).
Supponendo che tale quota sia del 25% significa che 3 eredi hanno diritto ad almeno 1/4 del valore patrimoniale ma che uno di loro potrebhe ottenerne metà (25% di quota +25% disponibile assegnata dal de cuius)
Quanto sopra vale ovviamente solo in caso di testamento.
In assenza di testamento ...non esiste disponibile e tutti ricevono le quote di Legge.

Come anticipato ...solo all'apertura della Successione gli eredi legittimari che pensano di aver subito una lesione della loro quota ereditaria possono "cercare" di far valere le loro ragioni chiedendo Collazione e Riduzione di quanto ottenuto da altri.
Solo all'apertura potrai chiedere tale verifica che implica l'inserire nella Successione non solo quanto "rimasto" ma anche tutto quanto già ricevuto da tutti gli eredi come donazioni.
Il primo problema è che se tu intendi contestare hai l'onere di "provare" le donazioni "indebite" e poi sperate che un giudice ti dia ragione.

Perché le somme "modeste" vengono definite "liberalità" e valutate rapportando le risirse finanziarie di chi le effettua.

Non hai spiegato quale sua l'importo della "pensione" regalata e come faccia a vivere il tuo genitore se fosse vero che da 30anni la gira ditei ad un figlio.




non mi sembra equo ed etico " preferire " in questo modo un figlio rispetto agli altri
Su questo posso concordare in linea di principio...un genitore non dovrebbe avere "preferenze" e certi retaggi sul "primogenito maschio" non dovrebbero esistere che nei libri di storia antica.

Però è altresì vero che a volte certi figli non fanno nulla per meritarsi l'equità.
 

Rebert

Nuovo Iscritto
Conduttore
Ecco perfetto. Tutto chiaro. Quindi alla fine, in questo caso, ruota tutto intorno alla " qualità " della prova e alla discrezionalità del giudice come ho ipotizzato all'inizio.
Come " prova " dell' eventuale ingiusto arricchimento si intendono : conto corrente a figli, auto, stile di vita, acquisto case a figli ecc non in linea con " reddito " percepito da questo fratello ??

Per quanto riguarda l'etica mi trova pienamente d'accordo con lei. O limitare donazioni casomai a una figlia perchè donna ecc. Tutte situazioni tristi e spiacevoli. Sicuramente a volte certi figli sono immeritevoli ma a volte anche i genitori rovinano la quiete della famiglia per preferire figli che casomai li chiamano e li vanno a trovare una volta ogni due mesi. Alla fine la sintesi di tutto penso che sia legata al DNA umano. Genitore o figlio che sia. E' l'imperfezione umana.
 

chiacchia

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E' triste parlare di queste cose ma succedono, ti può solo consolare che quei soldi tuo padre li potrebbe sperperare al gioco e li sicuro non potresti fare niente, oggi che hai realizzato la cosa dovresti trovare il modo di certificare le uscite e conservarle come prove per un domani per aprire una lesione di legittima
 

Rebert

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Conduttore
Lui inteso genitore. Sicuramente sarebbe di giovamento. Almeno sarebbero serviti a lui e non ad " altri " .
@chiacchia chiedo se come prova " non certificata " sia valida dimostrazione di incongruenza tra dichiarato/reddito e proprietà/somme del tipo , buoni, acquisti case ecc che dimostrino anche se non esplicitamente dichiarati ( donazione diretta ) un " surplus " che vada oltre la capacità economica del soggetto ( fratello ).
In definitiva es : dichiaro 40.000/anno ma acquisto auto, case e buoni postali.
Impostandola cosi, e sottoposta eventualmente ad una ricostruzione logica a discrezione del giudice, dato che non vi sono assegni, contratti ecc di nessun genere potrei avere qualche opportunità o meno ?
 

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