cristian70

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Buongiorno a tutti
posto anch'io il mio quesito circa la successione tra cugini di primo grado, ho letto qualche post precedente e mi pare che la risposta è già stata data, tuttavia mi restano dei dubbi circa il riparto prospettato dal nostro legale (al quale darei credito in quanto "professionista").
Il tutto origina dalla morte di una mia cugina di primo grado, morta senza lasciare testamento, senza figli, senza genitori e senza zii, i parenti più prossimi sono i cugini di primo grado.
Il nostro legale, ci ha prospettato un riparto dell'asse ereditario da effettuarsi in capo agli zii (nessuno in vita) e quindi tra fratelli; attuando di fatto una successione per stirpe.
considerando che uno dei cugini non era più in vita la momento della successione, vi chiedo se questa interpretazione è corretta, oppure deve applicarsi una successione per specie, non considerando il cugino defunto.
Grazie per l'attenzione prestatami.
Buona giornata
 

Dimaraz

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Non ho compreso la "genealogia" ...ma in linea di principio ereditano i parenti più prossimi per parità di grado più basso. Se uno di questi è morto subentrano i discendenti.

Apparentemente la proposta fatta è corretta.
 

cristian70

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Ciao Hai ragione sono stato un po' contorto nel descrivere il grado di parentela Comunque noi siamo i figli dei fratelli dei genitori del defunto ovvero i cugini di primo grado gli unici ad oggi in vita.
Essendo gli unici eredi dovremmo ereditare tutti quanti in parti uguali.
Invece il nostro legale ci ha prospettato una ripartizione calcolata in modo diverso.
Prima ha applicato un riparto tra gli zii del defunto (erano già deceduti) e quindi tra i figli di questi.
Nello specifico 8 zii del defunto e 16 cugini.
Essendo gli zii defunti al momento della successione, il riparto andrebbe fatto direttamente tra i 16 cugini, senza applicare preventivamente un riparto tra le 8 quote degli zii.
Lo so, mi incasino sempre di più.
Sorry
 

Gianco

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L'eredità va ripartita fra i fratelli del genitore del defunto e poi, essendo costoro deceduti, ciascuna quota va ripartita fra i figli.
 

cristian70

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Leggendo l'art. 572 cod. civ. “Se alcuno muore senza lasciare prole, né genitori, né altri ascendenti, né fratelli o sorelle o loro discendenti, la successione si apre a favore del parente o dei parenti prossimi, senza distinzione di linea....... in assenza degli ascendenti di cui all’art. 569 cod. civ., l’intera eredità e' devoluta al parente più prossimo.
Per cui se i parenti viventi sono tutti di pari grado divideranno l’eredità in parti uguali.
Questo è quanto avrei capito applicabile alla nostra situazione.
Grazie comunque per il supporto
 

ermi69

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Un saluto a tutti...
Scusate la mia ignoranza, ma la rappresentazione non è valida solo per la discendenza di figli e la discendenza di fratelli ?

La successione per rappresentazione

Riporto:
"La Cassazione, ripercorrendo i precedenti in materia e aderendo a un orientamento piuttosto restrittivo, con la Sentenza n. 22840/2009[1], ha chiarito l’ambito di applicazione dell’istituto della rappresentazione sia nella successione legittima che in quella testamentaria, affermando che esso è circoscritto dall’art. 468 c.c., nel senso che la rappresentazione ha luogo a favore dei discendenti del chiamato che, nella linea retta, sia figlio e, in quella collaterale, fratello o sorella del defunto; ne consegue che sono esclusi dalla rappresentazione i discendenti del nipote ex filio e i discendenti ex frate.
Vale a dire, facendo degli esempi, che nel primo caso sono esclusi dalla successione per rappresentazione i discendenti qualora il de cuius è il nonno di chi non può o non vuole accettare l’eredità (o il legato); nel secondo, sono esclusi dalla successione per rappresentazione i discendenti qualora il de cuius è lo zio di chi non può o non vuole accettare l’eredità (il legato)."

Mi scuso se ho riportato una sciocchezza o se mi è sfuggito qualcosa dei vari meccanismi di una successione.
 

Nemesis

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Mi scuso se ho riportato una sciocchezza
Non hai riportato una sciocchezza. Infatti nella fattispecie in discussione non ha luogo la rappresentazione. I cugini sono chiamati all'eredità non perché rappresentano i loro genitori, ma perché sono i parenti più prossimi ancora in vita.
 

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