Lira75

Membro Attivo
Scrivo per chiederVi se posso trovare una soluzione per ridurre la tassa dei rifiuti che è a carico della mia casa in montagna. Si tratta di una seconda casa che ho acquistato circa l'anno scorso e dove non ho residenza. Io infatti convivo e non ho ritenuto opportuno mettere la residenza la.
Specifico che i rifiuti non me li ritirano sotto casa, ma devo fare 10 minuti di mulattiera a piedi per portare i sacchetti al punto di ritiro.
Ho denunciato 200 mq di casa (è divisa - non al catasto - in 2 appartamenti) e 40 di cantina e ho ricevuto la bolletta per € 380 !!!! Questo casa la uso si e no 3 mesi l'anno!
Io abito solo metà delle stanze....alcuni mq non li utilizzo. Ho sentito dire che se ci sono delle stanze senza alcun mobile possono essere non dichiarate è vero?
Conoscete alcune agevolazioni di cui posso usufruire? Come posso farmi ridurre questa tassa?
E' assurda questa cifra!! E' un 'ulteriore tassa sulla proprietà altro che tassa sui rifiuti!!
Non voglio evadere le tasse, ma i nostri politici sono dei veri ladri!!!!:disappunto:
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Si può chiedere al comune dove è ubicato l'immobile solo la riduzione per l'uso stagionale, e non per la superfice, non utilizzando tutto l'appartamento. In pratica , il comune dovrebbe adottare la stessa normativa che si applica per gli italiani che risiedono all'estero, ed utilizzano la casa al paese, quando rientrano per le ferie. Il comune dove risiedo , alcuni anni fa, ha chiesto a quelli che avevano presentato detta domanda, gli storici dei consumi degli ultimi due anni, dei consumi di energia elettrica ed acqua. Questo naturalmente, per accertare l'utilizzo o meno dell'immobile da parte di terzi.
 
J

JERRY48

Ospite
Devi verificare se il regolamento della TARSU vigente nel comune ha istituito l'agevolazione prevista dall'art. 66, comma 3, del Dlgs 15/11/1993, n. 507.
La tariffa può essere ridotta di non più di 1/3 per le abitazioni stagionali.... Se il regolamento non ha introdotto l'agevolazione (per i comuni è facoltativa, non obbligatoria: Corte di Cassazione, sentenza 7/5/2007, n. 10361), non diritto alla riduzione.
Se l'agevolazione è stata approvata, ti spetta se si sono verificate le tre condizioni stabilite dall'art. 66, e cioè:

1) che il carattere stagionale o discontinuo sia stato specificato nella denuncia originaria o di variazione.

2) che tu abbia contemporaneamente indicato nella denuncia l'abitazione di residenza e l'abitazione principale.

3) che abbia dichiarato espressamente di non voler cedere l'alloggio in locazione o in comodato....

Tutto questo, da dichiarare, se ci sono i presupposti, prima del 1° gennaio 2013, affinchè abbia decorrenza annuale.
saluti
jerry48
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
anni fa mio padre che abitava più lontano di un km, ma mi aveva detto che valeva anche dopo i centro metri, aveva avuto una forte riduzione della tassa sui rifiuti. Non so se è legge, mio padre mi disse di sì, d'Italia o se sono i comuni a concederlo.
 

romrub

Membro Ordinario
Purtroppo la Tarsu è in effetti una tassa sulla proprietà che grava maggiormente sulle seconde case che di fatto di quel servizio ne usufruiscono marginalmente.
Se ti può essere di consolazione io pago per 129 mq (muri compresi) perchè producono spazzatura anche i muri! a Venezia terraferma, come seconda abitazione, € 640. A Venezia per 50 mq (sempre con i muri e seconda abitazione) ne pago di € 440. Quelle rare volte che mi riesce di andare, mi devo portare a Bologna i residui delle cena precedente e del pranzo, perchè non saprei dove lasciarli, nonostante paghi al comune di Venezia 90 €/mese di TARSU.
 

Lira75

Membro Attivo
Vi ringrazio per le vostre risposte, mi sento un po piu' consolata!! Provero' a sentire il comune..intanto vi dico che rispetto all'anno scorso non mi hanno applicato l'agevolazione che sono l'unica persona ad abitare la casa...quindi rispetto all'anno scorso pago di piu'...
 

angelo41

Nuovo Iscritto
Sono nelle stesse condizioni di "lira 75" ed a suo tempo chiesi la riduzione al Comune di Affile (tanto per dare a ciascuno il suo). Il Comune rispose picche (pago anch'io la stessa cifra) e per tigna chiesi la copia delle delibere con le quali si stabiliva la cifra da pagare. Mi risposero con un documento vecchio, risalente a prima della istituzione della Tarsu. Richiesi documenti più recenti, inoltre la copia Regolamento della Tarsu che ogni Comune è tenuto a trasmettere alla Direzione Federalismo Fiscale del Ministero della Economia e Finanze.
Non ottenni più risposta. Inoltrai allora un esposto alla Direzione di cui sopra, ed accertarono che quei
documenti, previsti dagli art.58,68 e 69 del D.Lgs n°507/93 e dal comma 2 dell'art.21 del D.Lgs n°22/97, non esistevano.
Allora mi rivolsi alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma, chiedendo il rimborso degli ultimi 5 anni perchè il Comune era privo di qualsiasi documentazione atta a chiedere la tassa e con quale criterio la quantificava. Nell'udienza pubblica il Comune risultò contumace.
La Commissione Tributaria Provinciale di Roma (tanto per dare a ciascuno il suo), in data 31.01.2012, respinse il ricorso senza motivazione per la prima istanza, quella del rimborso, e motivò con la mancanza di documentazione la seconda istanza, quella della riduzione.
A questo punto ditemi se non ho ragione a considerare Stato e Comuni una banda di ladri.
Attualmente sono in attesa per l'udienza di appello alla Commissione Tributaria Regionale e che Dio me la mandi buona.

Consiglio a "lira 75", dopo aver chiesto bonariamente la riduzione, di chiedere la documentazione per l'applicazione della Tarsu e regolarsi con la risposta che le daranno. Ogni anno ci deve essere una delibera del Consiglio Comunale e poi, eventualmente, contattare la Direzione del Federalismo Fiscale.
 

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