55a

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti!
La mia domanda è posta per capire che tipo di tassazione si applica ai proprietari incappati nell'art. 3 comma 8 del dlgs. 23/2011.
Le conseguenze di questo dlgs sono canone imposto d'ufficio dall'Agenzia delle Entrate pari a tre volte la rendita catastale e contratto 4 + 4
Per l'IMU è chiaro che si paga con l'aliquota seconda casa quindi 0,76 %, per ora, salvo conguaglio di fine anno deciso dal Comune di competenza.
Per l'IRPEF si può applicare cedolare secca con tassazione al 21% o bisogna applicare tassazione ordinaria e quindi aliquota rapportata ai redditi?
Grazie per le risposte
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Sì, se invii entro 30 gg dalla registrazione del contratto la raccomandata con cui rinunci ad applicare gli aumenti di canone a qualsiasi titolo durante il periodo di adesione.
 

55a

Membro Attivo
Proprietario Casa
Se è come dici tu è una beffa nella beffa.
Oltre a percepire un canone risibile devi anche rinunciare al misero aumento istat.
Detraendo IMU e tassazione ordinaria cosa rimane?
forse due caffè al giorno.:disappunto:
 

tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
I contratti vanno registrati (per l'intero importo e nei tempi previsti). Essere in regola, come vedi, conviene.
 

giolucianipinsi

Membro Ordinario
infatti un mio vicino ha un appartamento sfitto e non lo affitta. I due caffé al giorno sarebbero una centesima parte dei costi per buttare fuori l'inquilino che decidesse di non pagare, e che lascerebbe sicuramente la caldaia inutilizzabile e gli infissi da rifare... Dico anche a te quel che ho detto ad altri sul forum: se incassi l'affitto e non ti lasciano danni, compra spumante e brinda! Alle tasse ci penserai dopo...
 

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