Testamento che nomina la moglie erede universale

Situazione:
Marco, proprietario di una casa vacanze al 50%, muore lasciando:
una moglie (separazione dei beni),
una ex moglie (divorzio avvenuto 35 anni fa),
due figli dal primo matrimonio,
nessun figlio dal secondo matrimonio.

Marco lascia anche un testamento olografo nel quale nomina l'attuale moglie "erede universale".
I figli di Marco non hanno nulla da obbiettare.

Domande:

1) La pubblicazione del testamento è obbligatoria? (Si desidera ridurre le spese al minimo)
2) Se i figli di Marco non obbiettano e non impugnano il testamento, la moglie di Marco può procedere alla voltura del 50% della casa a se stessa?
3) Quali potrebbero essere indicativamente i costi della voltura di cui al punto precedente consideranod che il valore della casa è di circa 50.000 euro?

Grazie in anticipo.

Alfredo

 

certamente

certo sarà lei che dovrà fare la successione sarà il Notaio che provvederà a notificare il passaggio di proprietà alla Conservatoria dei Registri Immobiliari.

Fai prima chiedere dei preventivi.

 

Il notaio provvederà alla pubblicazione del testamento, poi a cura dell'erede si procederà alla dichiarazione di successione ed alla domanda di voltura che potrà redigere e presentare chiunque, ovviamente con la sottoscrizione dell'erede.
Sebbene il testamento non rispetti le quote di legittima, resta valido fintanto che non venga impugnato da uno degli aventi diritto.

 

A mio parere i figli di Marco possono sempre cambiare idea dopo la morte del padre. Meglio documentarsi prima per prudenza, sempre che un atto di rinuncia da parte loro sia valido legalmente.

 

Non credo ci sia bisogno di un qualunque atto formale da parte dei figli. Basta che non impugnino il testamento.

 

La voltura a seguito di successione, sconta le imposte ipotecarie e catastali calcolate sul valore catastale, non sul valore venale . Quindi aliquote 2+1 % : quindi 3% di (rendita catastale *1,05 * 120) + qualche balzello supplementare in conservatoria (meno di 100 €)

 

Forse avevo interpretato male l'intervento, pensando ad una rinuncia dei figli all'apertura della successione.
Un atto di rinuncia preventivo, con il padre in vita, non avrebbe alcun valore.

 

... e quello successivo alla morte del de-cuius, passerebbe il diritto agli eventuali discendenti , se esistono.

 

Una rinuncia all'apertura di una successione è impossibile, da parte di chiunque.
Caso mai, è possibile ritardarla, tenendo in vita una persona morente.

 

Un erede potrebbe rinunciare all'eredità solo dopo l'apertura della successione.

 

.... adesso ci si mette pure @Nemesis a fare i giochi di parole .....
ah, la punteggiatura, questa sconosciuta ....