ROCNAT

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Proprietario Casa
A giorni dovrò procedere alla divisione ereditaria di due terreni agricoli con mio fratello. A seguito di misurazioni tecniche è emerso che una parte di recinzione di un orto presente sulla particella spettante a mio fratello ricade sulla mia particella. Pur non volendo che mio fratello elimini la recinzione presente sul mio terreno (perché non vorrebbe), vorrei cautelare per il futuro i miei figli con una scrittura privata o una nota nel rogito di divisione con la quale fare impegnare mio fratello alla rimozione della parte invadente la mia particella, dietro nostra richiesta o in caso di necessario rifacimento della recinzione. Inoltre, sempre sul lato dello stesso confine e sul mio terreno, è presente, dai tempi di mio padre che curava questi terreni, una striscia di terreno battuto con relativa barra di accesso, e quindi non coltivato, che veniva utilizzata per il carico dei raccolti e che mio fratello vorrebbe lasciare mentre non vuole rimuovere la recinzione oltre confine. Anche qui vorrei cautelarmi, per evitare che una concessione bonaria di oggi divenga un domani diritto acquisito e definitivo per altri. Potete consigliarmi che tipo di scrittura privata fare o se farlo presente al notaio?
Grazie dei consigli e cordiali saluti.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Anche se tu trovi una scrittura in cui tuo fratello si impegnerà un domani a demolire la recinzione, lasci ai tuoi figli una grana grande grande, perché domani tuo fratello o i suoi eredi non demoliranno, dovranno fare una causa lunga 10 anni e magari il Giudice (persona e non essere infallibile) darà ragione agli eredi di tuo fratello.
Fate oggi compensazione con il terreno rubato dal recinto e il "battuto", a costo di fare nuovi frazionamenti ma dare a ogni fratello un terreno libero da servitù, promesse, casini.
Magari qualche metro in meno, ma nessun vincolo e occasioni di baruffe.
Vivrete meglio, e se per caso dovrai vendere il terreno sarà una proprietà libera da orpelli e servitù pendenti.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il tecnico che ha fatto le misurazioni ha ripristinato i confini catastali di due particelle adiacenti di egual valore. Avrebbe potuto procedere ad un frazionamento proponendo la divisione nel rispetto di certe situazioni esistenti e delle quote di spettanza. Parli di sconfinamento di una particella sull'altra. Che differenza è stata riscontrata? Sulla servitù di passaggio si può eliminare se non è essenziale e se siete d'accordo. E' evidente che ciascuno deve poter accedere al proprio terreno senza coinvolgere altre proprietà. Infine se la servitù è stata istituita da vostro padre, salvo che non raggiungiate un accordo, essa resterà perché esiste per "destinazione del padre di famiglia".
 

ROCNAT

Membro Attivo
Proprietario Casa
D'accordo con Giacomelli, però mi spego meglio.
Il nuovo confine rilevato dal tecnico è risultato essere di circa un metro all'interno del terreno spettante a mio fratello per tutta la lunghezza del terreno stesso (350 metri di lunghezza) e, conseguentemente, il recinto che secondo i vecchi confini era a norma (cioè dentro il terreno di mio fratello) ora ricade per un metro, e per 25 metri di lunghezza, dentro il mio terreno.
Mio fratello non si dà pace per questa "anomalia" e vorrebbe incaricare un altro suo tecnico per delle nuove misurazioni.
Per quanto riguarda il terreno battuto utilizzato per passaggio e carico merci, ricadente sul terreno a me spettante, nel vecchio atto non risulta alcuna servitù di passaggio; è stato realizzato anni fa, non ricordo quanti, ma gli accordi preliminari con mio fratello erano che il terreno sarebbe stato da me ripristinato allo stato naturale. Solo che io, per evitare sorprese, ho intenzione di far annotare sul rogito la clausola: "libero da servitù di passaggio".
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
per la II° parte sono d'accordo, per le questioni con tuo fratello trovo lecito che si richieda un parere di altro tecnico, ma fai intervenire anche il primo e cerca di entrarci anche tu, di capire i perché e per come, in modo di non lasciare nulla di inesplorato, chiedi a tutti una soluzione, un parere.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
per la II° parte sono d'accordo, per le questioni con tuo fratello trovo lecito che si richieda un parere di altro tecnico, ma fai intervenire anche il primo e cerca di entrarci anche tu, di capire i perché e per come, in modo di non lasciare nulla di inesplorato, chiedi a tutti una soluzione, un parere.
Serve un contraddittorio tra le parti. Nuove misurazioni del fratello significa rifare il rilievo, costerà cara la servitù. Mentre stampando il rilievo e sovrapponendolo con la mappa avremo già le risultanze effettive. Che io sappia ma Gianco lo può dire meglio di me, le tolleranze massime su un rilievo (ed è già poco preciso) non superano mai nel peggiore dei casi i 30/40cm (ovviamente su tutta la lunghezza della poligonale).
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Daniele, la tolleranza catastale è generalmente attorno a m 1,00-1,20 per misurazioni riferite alla mappa catastale di visura in scala 1:200. Per maggior precisione ti allegola tabella ufficiale catastale ricavata dal vecchio "Manuale del Geometra" Iurcotta del 1965.
Per confini imposti con la procedura Pregeo, riferiti ai punti fiduciali, la tolleranza scende a cm 10-20.
Vorrei aggiungere che la differenza riscontrata non è contestabile in alcun modo, visto che la dividente è materializzata da un muretto, se non ho capito male. E nel caso non fosse così. le misurazioni di due tecnici di parte, qualora risultassero differenti della tolleranza indicata prima, deve essere mediata. Una discordanza superiore deve portare al controllo incrociato delle operazioni topografiche: una delle due almeno riporta degli errori. La servitù se esiste ed è necessaria per l'accesso ad uno dei due terreni deve restare: non può essere eliminata.
 

Allegati

  • TOLLERANZE_CATASTALI.pdf
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Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Daniele, la tolleranza catastale è generalmente attorno a m 1,00-1,20 per misurazioni riferite alla mappa catastale di visura in scala 1:200. Per maggior precisione ti allegola tabella ufficiale catastale ricavata dal vecchio "Manuale del Geometra" Iurcotta del 1965.
Per confini imposti con la procedura Pregeo, riferiti ai punti fiduciali, la tolleranza scende a cm 10-20.
Vorrei aggiungere che la differenza riscontrata non è contestabile in alcun modo, visto che la dividente è materializzata da un muretto, se non ho capito male. E nel caso non fosse così. le misurazioni di due tecnici di parte, qualora risultassero differenti della tolleranza indicata prima, deve essere mediata. Una discordanza superiore deve portare al controllo incrociato delle operazioni topografiche: una delle due almeno riporta degli errori. La servitù se esiste ed è necessaria per l'accesso ad uno dei due terreni deve restare: non può essere eliminata.
Grazie Gianco per l'allegato, in effetti ho confuso le tolleranze del Pregeo con le altre. Partendo dal presupposto che come hai evidenziato tu visto che la dividente è materializzata da un muretto e partendo dal presupposto che l'eventuale rettifica dei confini (ed eventuale frazionamento) andranno comunque approvati dall'Agenzia delle Entrate, (vedi Pregeo) quindi l'errore è nel range di scarto che hai detto tu. Giusto??
 

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