estate

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Ciao a tutti,
mio figlio è uno dei tanti ragazzi italiani all'estero (Inghilterra). E' iscritto all'AIRE e il suo reddito da lavoro è tassato in UK. In Italia ha un reddito diverso (quadro RL) di circa 4000 euro annui regolarmente dichiarati e ha in corso il riscatto della laurea per un importo di 3647 euro annui regolarmente certificati dall'INPS. Fino al reddito del 2013 la dichiarazione è stata fatta indicando nel RL il reddito e nel quadro RP rigo 21 il contributo versato. Sulla differenza pagava l'imposta su reddito. La cosa va avanti da anni e non ci sono mai state contestazioni da parte del fisco
Ora nel predisporre l'UNICO per l'anno d'imposta 2014 utilizzando il programma dell'Agenzia appena confermo il quadro RP rigo 21 si blocca ed appare un avviso che dice che non può essere compilato dai residenti all'estero.
In linea di principio penso che possa dedursi dal reddito imponibile in Italia le spese che ha sostenuto in Italia e contemplate nel quadro RP fino alla concorrenza del reddito imponibile.
Grazie a tutti per quanto vorrete suggerirmi.
 

Nemesis

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Ora nel predisporre l'UNICO per l'anno d'imposta 2014 utilizzando il programma dell'Agenzia appena confermo il quadro RP rigo 21 si blocca ed appare un avviso che dice che non può essere compilato dai residenti all'estero.
Ai soggetti non residenti spetta la deduzione relativa a queste spese (e non altre):
- le somme date spontaneamente a istituti religiosi e Paesi in via di sviluppo (rigo RP26 con codice 2);
- i canoni, livelli e censi che gravano sui redditi degli immobili (rigo RP26 con codice 6);
- le indennità corrisposte al conduttore per la perdita dell’avviamento (rigo RP26 con codice 6);
- le somme restituite al soggetto erogatore se hanno concorso a formare il reddito in anni precedenti (rigo RP26 con codice 6);
- le somme che non avrebbero dovuto concorrere a formare i redditi di lavoro dipendente e assimilati e che invece sono state tassate (rigo RP26 con codice 6);
- il 50% delle imposte arretrate (rigo RP26 con codice 6).
Tuo figlio potrebbe godere della deduzione delle spese in discussione se fosse un cosiddetto "non residente Schumacker". Ma dovrebbe possedere, tra gli altri, anche il seguente requisito: il reddito prodotto in Italia deve essere almeno pari al 75% del reddito da lui complessivamente prodotto.
 
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estate

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Grazie- Ma perchè se il reddito da cui si deducono è prodotto ed imponibile in Italia? Mio figlio con il reddito tassato in Italia paga l'onere di riscatto. Non riesco a capire quale si la logica di questa esclusione.
 

luca1971

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Ciao a tutti,
mio figlio è uno dei tanti ragazzi italiani all'estero (Inghilterra). E' iscritto all'AIRE e il suo reddito da lavoro è tassato in UK. In Italia ha un reddito diverso (quadro RL) di circa 4000 euro annui regolarmente dichiarati e ha in corso il riscatto della laurea per un importo di 3647 euro annui regolarmente certificati dall'INPS. Fino al reddito del 2013 la dichiarazione è stata fatta indicando nel RL il reddito e nel quadro RP rigo 21 il contributo versato. Sulla differenza pagava l'imposta su reddito. La cosa va avanti da anni e non ci sono mai state contestazioni da parte del fisco
Ora nel predisporre l'UNICO per l'anno d'imposta 2014 utilizzando il programma dell'Agenzia appena confermo il quadro RP rigo 21 si blocca ed appare un avviso che dice che non può essere compilato dai residenti all'estero.
In linea di principio penso che possa dedursi dal reddito imponibile in Italia le spese che ha sostenuto in Italia e contemplate nel quadro RP fino alla concorrenza del reddito imponibile.
Grazie a tutti per quanto vorrete suggerirmi.
Temo che per i residenti esteri il quadro rp contenga degli errori io ho problemi con rp42 ad esempii
 

estate

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Ho avuto conferma dal call centre dell'Agenzia che Nemesis mi ha dato un risposta corretta. Per la verità alla prima telefonata sono rimasti spiazzati e, gentilissimi, mi hanno detto che gli sembrava strano e mi hanno detto che avrebbero approfondito e mi avebbero richiamato. Ebbene mi hanno richiamato poco fa e mi hanno confermato che con effetto dal 2014, con una norma emanata a fine anno ma retroattiva da gennaio, questa spesa non è più deducibile dal reddito per i non residenti.
Quindi verserò l'imposta sull'intero reddito del quadro RL rendendo cosi molto più oneroso il costo effettivo del riscatto.
A margine della questione, e con riserva di approfondirla, resta l'interrogativo se una norma siffatta sia in violazione dell'art. 3 e 53 della costituzione. A mio parere il cittadino italiano residente all'estero, e sono tantissimi i giovani come mio figlio, deve essere assoggettato alla stessa imposizione fiscale per i redditi prodotti in Italia e con i medesimi criteri. E, di conseguenza, l'onere di riscatto pagato all'INPS con i redditi prodotti in Italia deve essere deducibile dal reddito imponibile in Italia.
Vorrei procedere in questo modo:
1) compilo l'Unico senza indicare il contributo di riscatto della laurea e verso l'intera imposta.
2) successivamente presente un Unico integrativo a favore e inserisco il contributo di riscatto chiedendo il riporto del credito derivante. L'agenzia sicuramente notificherà una rettifica eliminando l'onere e il credito ma senza irrogare sanzioni perchè il credito non è stato utilizzato. Avverso tale atto ricorrerò alla Commissione provinciale eccependo quanto in sintesi detto prima. Ovviamente bene argomentato ed esposto. Che ne dite? Mi infilo in una storia senza fine? Grazie
 

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