fabiope

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Buongiorno.
In una casa bifamigliare una metà è ad uso del proprietario, l'altra è locata. Gli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento prevedono una facile lettura dei rispettivi consumi pur avendo un'unico intestatario nelle utenze (il proprietario).
L'inquilino, in regola con i pagamenti del canone dell'affitto, non paga le spese che gli competono.
2 domande:
-è possibile disdire le utenze in modo da obbligarlo ad un allacciamento o ad una voltura "forzata"?
-esistono i presupposti per uno sfratto per morosità?
Sentitamente ringrazio e saluto.
 

maidealista

Fondatore
Membro dello Staff
Proprietario Casa
Dalla L. 392/78 :
Art.5. (Inadempimento del conduttore). Salvo quanto previsto dall'articolo 55, il mancato pagamento del canone decorsi venti giorni dalla scadenza prevista, ovvero il mancato pagamento, nel termine previsto, degli oneri accessori quando l'importo non pagato superi quello di due mensilità del canone, costituisce motivo di risoluzione, ai sensi dell'articolo 1455 del codice civile.
SUNIA Salerno, legge 392/78
:daccordo:
 

carlor

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L'esercizio arbitrario delle proprie ragioni (art. 392 C.P.), che si realizza ad esempio disdicendo un'utenza dell'inquilino, e la violazione di domicilio (art. 614 C.P.), che si realizza ad esempio entrando in sua assenza nell'appartamento da lui condotto, sono comportamenti che spesso frullano nella testa di un proprietario che ha locato l'appartamento ad un inquilino diventato moroso.
Questi comportamenti secondo me possono essere in atti solo allorché l'inquilino non è violento e non ha i soldi per pagarsi un avvocato. In caso contrario (inquilino violento e/o non indigente) è meglio (purtroppo) adire le vie legali.
 

guerrino26

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non è semplice disdire i contratti anche se i contatori sono separati e intestati al proprietario. l'inquilino potrebbe citarla per danni.Per fare ciò occorre copia annullamento contratto, poi si può dare disdetta di contratto, oppure in accordo con l'inquilino fare una voltura. Incaricare un avvocato comporta spese e tempi lunghi. ( come mai si è intestato i due contratti a suo nome? per pagare sul secondo immobile il prezzo maggiorato?)
 

fabiope

Nuovo Iscritto
Carlor: hai ragione ma questo lo supponevo.
Non è infatti mia intenzione ne introdurmi nella sua abitazione ne tantomeno disdire le sue utenze, che come dicevo per ragioni che spiegherò meglio (temevo di essere noioso) sono tutt'ora intestate a me.
La casa è una bifamigliare nata per ospitare però la stessa famiglia, poniamo genitori e figli: uno per parte.
Dunque: 1 solo contatore per ogni utenza - 1 solo intestatario per ogni utenza - ma gli impianti sono fatti in modo che sia possibile risalire alle letture dei rispettivi consumi, mi spiego?
Poi le cose non vanno mai come le si progettavano e allo stato attuale mezza casa è vuota, mezza locata. Non è stata fatta la voltura (anche perchè l'inquilino non pensasse di dover pagare anche eventuali consumi dell'altra metà casa nei suoi rari utilizzi), per molti anni tutto ok, poi smette di riconoscere le spese.
Dunque al limite la domanda era se posso disdire le mie di utenze, obbligandolo quindi a ribaltare la situazione o se preferisce a cercarsi un'altra abitazione... (non risiedendo nell'altra metà casa, potrei farlo senza che ciò mi porti problemi logistici come il rimanere senza luce o acqua o gas...)

Aggiunto dopo 4 minuti :

isabel e maidealista: ho spiegato a carlor che i contatori non sono due ed il perchè. avete voglia di prendere visione dell'approfondimento e dirmi ciò che ne pensate?
 

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