basty

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Mi è stato fatto leggere un verbale di assemblea di condominio (2° convocazione) che ha avuto un esito che definirei fantozziano. Generando in me una serie di domande: (non sono direttamente interessato, è pura curiosità: mi capita di doverne venire a conoscenza leggendo i verbali ad un non vedente)

1) Chi stabilisce la sequenza della discussione dei punti all'odg? E' modificabile dall'assemblea e con quale maggioranza?
2) Una volta eletto il Presidente, può l'assemblea per dissensi sorti chiedere la sostituzione dello stesso e con quale maggioranza?
3) Una volta constatata la regolare costituzione dell'assemblea, se nel corso della stessa una parte decide di abbandonare la assemblea(=aventino), con quali millesimi si devono conteggiare gli esiti delle votazioni successive all'abbandono di alcuni?
Si fa cioè riferimento ai millesimi presenti al momento della dichiarazione di regolare costituzione dell'assemblea, o rispetto ai votanti presenti? Esempio: millesimi iniziali presenti 680, ma dopo l'aventino restano in assemblea 350mm rappresentanti più di 1/3 delle teste; nell'ipotesi che questi votino tutti a favore su un punto che richieda per l'approvazione 1/3 dei mm ed 1/3 delle teste, possono validamente deliberare?
 

Dimaraz

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1) Nessun vincolo di rispettare l'ordine con cui l'amministratore ha convocato.
Se c'è un Presidente suo il compito di dirigere e gestire.

2)Caso "anomalo" ...ma logico che sia la stessa per la nomina.(50%+1 dei votanti).

3)La validità di una maggioranza si misura sui voti espressi.
Chi abbandona l'assemblea prima del voto è assente.
 

basty

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Adesso vi dico come hanno concluso:
1) i dissidenti chiedevano di far precedere l'approvazione del consuntivo e preventivo prima di riconfermare l'amministratore. Il presidente non ha accettato di modificare la sequenza dell'odg:
2) Dopo l'abbandono di circa metà dei convenuti (condominio di circa 400 u.i.......) , le discussioni sono proseguite: ma tutti i punti all'odg non sono stati messi ai voti, dichiarando la mancanza del numero necessario per deliberare: erano presenti più di 1/3 dei m/m ed 1/3 delle teste.
ecco i punti:
- approvazione consuntivo gestione
- approvazione preventivo
- conferma amministratore (qui ci sta, essendo richiesto anche da rdc il 50%+1 dei condomini)
- modifica contratto portinaio
- varie...

Mi chiedo come si regoli l'amministrazione per quanto riguarda le rate d'acconto della gestione corrente. Dovrà pur far fronte alle spese correnti

E' sempre quel condominio costituito da 4 o cinque palazzi di diverse scale, che votano tutti assieme appassionatamente qualunque sia il problema, anche se i problemi dei vari palazzi sono diversi.

Rimane una litigiosità permanente, una crescente morosità e pignoramenti, e l'abitudine a contestare i consuntivi come ai tempi in cui la proprietà era un ente previdenziale: a quei tempi, a seguito di rimostranze, erano abituati ad ottenere "sconti"...;

.... presidente segretario ed amministratore non all'altezza della situazione sicuramente delicata.
 

Dimaraz

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A me pare che oltre ai citati anche 2/3 dei condòmini non sia all'altezza della situazione.

Mi chiedo come si regoli l'amministrazione per quanto riguarda le rate d'acconto della gestione corrente. Dovrà pur far fronte alle spese correnti

Nessun bilancio approvato l'amministratore può solo indire una nuova riunione preavvisando che in caso di mancata approvazione sarà costretto a "consegnare" il problema ad un Giudice con tutti i costi del caso a carico dei condòmini.
 

basty

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Aggiungasi che sono in corso lavori straordinari ingentissimi, la cui delibera è stata contestata e non so se sia già stata passata in giudicato:: e non mi risulta siano già stati raccolti fondi. E' in corso la richiesta di un finanziamento bancario, per una rateazione dei versamenti: ed alcuni non intendono usufruirne ma non sono ancora state stabilite le quote. (veniva contestata la regolarità delle convocazioni e dei conteggi dei presenti (3 o 4 dissidenti su circa 400, ed una dozzina di azioni legali contro morosi)).

Aggiungasi che ritengo (non ho avuto la voglia e l'interesse ad accertarmene) facciano di tutta la spesa un fascio: non ho avuto l'impressione trattino i vari palazzi alla stregua del condominio minimo, per cui un condomino (rappresentante l'ente previdenziale originariamente proprietario dell'intero quartiere) ha rilevato che uno dei palazzi in cui detiene ancora rilevanti quote, aveva già affrontato un intervento straordinario simile a quello oggi programmato.

Forse il titolo non lo permetteva, avevo posto mesi fa proprio una domanda in merito, ma secondo me è folle perseverare in questa modalità: mi chiedo come possano gestire una realtà così ampia: sarebbe molto meglio considerare i 4 palazzi separatamente ed il parco con gli accessori (box e viabilità) a livello di supercondominio.
Poi chiamali 4 condomini+ supercondominio, o condominio formato da 4 condomini minimi: comunque affari loro.

hai detto bene: gli aventiniani sono altrettanto sprovveduti di quelli rimasti: per questo mi ricordavano la famosa scenetta di fantozzi.
 

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