pierosolo

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Mio nonno insieme ai suoi fratelli erano proprietari in parti uguali di una casa.
Prima della sua morte mio nonno insieme ai suoi fratelli decisero in totale accordo tra loro, di dividere la casa dando a ciascun nipote la sua parte. Il tutto è stato indicato e sottoscritto mediante una scrittura privata fatta intorno agli anni ’60.

Mio padre per non scontentare un suo cugino decise per il momento di rinunciare ad una parte della sua proprietà per rendere più comodo il miniappartamento del parente. Le divisioni legalmente non sono mai state fatte e per un lungo periodo suo cugino ha goduto di questo privilegio .

A distanza di tempo mio padre ha la necessità di riavere indietro la sua parte spettante e ne richiede la cessione. Il cugino si oppone giustificando che la scrittura privata non ha alcuna valenza e che tutto quello che gli è stato concesso ormai risulta di sua proprietà. Tutto ciò viene rivendicato anche davanti al geometra che è stato chiamato per effettuare la divisione della proprietà.

A questo punto mi chiedo, che valenza ha la scrittura privata?

Come mio padre potrebbe ritornare in possesso della sua parte spettante?
 

gcaval

Nuovo Iscritto
A questo punto mi chiedo, che valenza ha la scrittura privata?

Nessuna. I trasferimenti di beni reali devono essere fatti mediante atto pubblico (notaio) e devono essere trascritti nei pubblici registri.

Come mio padre potrebbe ritornare in possesso della sua parte spettante?
La cosa dovresti approfondirla con un legale. Se tuo cugino, infatti, ha il possesso del bene da più di venti anni, dimostrabili, potrebbe chiedere l'usucapione. Ma è tutto da verificarsi in base alle carte.
Quindi, consiglio spassionato: rivolgiti ad un legale.
 

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