basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Che una variazione delle rendite catastali si rifletta su IRPEF e IMU non ci piove.

Ma mi chiedo da quando.

Assumiamo che il Catasto rettifichi la consistenza e quindi la rendita proposta a seguito di un frazionamento avvenuto il 30/07/2018, e comunichi la nuova rendita comunicando come data di variazione il 17/06/2019.

Se non ricordo male, un conto è una variazione della proprietà durante l'anno, dove si considerano i giorni o i mesi di possesso, altra è una variazione d'ufficio dell'accatastamento. In questo caso il valore da considerare ai fini IMU è la rendita al 01 gennaio? Quindi acconti e saldi 2019 restano invariati? La nuova rendita sarà utilizzata a partire dal 2020?

Quanto ai fini Redditi PF19, non dovrebbe interessare la dichiarazione di quest'anno, che riguarda i redditi 2018, mentre come ci si comporterà nel 2020? Tot giorni con la rendita vecchia e tot gg con quella nuova o anche li si considera la nuova per tutto l'anno? Considerando che la variazione consiste in una rettifica della rendita proposta, sarebbe logico adottare fin dall'inizio 2020 la nuova rendita. (anche se meno conveniente)

Qui serve il prof....
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
rispondo solo in merito ad IMU
Se non ricordo male, un conto è una variazione della proprietà durante l'anno, dove si considerano i giorni o i mesi di possesso, altra è una variazione d'ufficio dell'accatastamento.
da dove ti risulta questo ?
la norma in materia di IMU considera la rendita al momento senza alcuna distinzione come essa si sia prodotta o modificata.
se la data di variazione e quindi di NUOVA rendita è ufficialmente il 17/06/2019
sappiamo che l'IMU è proporzionale ai giorni > il mese si considera per intero con 15 o più giorni .......da questa considerazione tratta dalla stessa norma è possibile dire :

1) dal 1° gennaio al 30 di di giugno applicherai la vecchia rendita.
2) dal 1° di luglio al 30 dicembre applichi la nuova rendita vigente dal 17/06/2019 > questo perchè sul mese di giugno la vecchia rendita è stata vigente per un numero di giorni maggiore di 15.

In virtù di questa variazione ti compete anche la comunicazione (dichiarazione) all'ufficio tributi del comune
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Parto dal fondo con alcune considerazioni di dissenso, ma proprio per questo mi è gradito il vostro parere.

1)
In virtù di questa variazione ti compete anche la comunicazione (dichiarazione) all'ufficio tributi del comune
Secondo me no: si era discusso qui anche recentemente: e mi pare che @Nemesis lo avesse confermato. La dichiarazione è dovuta quando il Comune non ha elementi per venire a conoscenza della rendita catastale. Ora il dato catastale è pubblico ed i Comuni vi accedono regolarmente. Dovrebbero quindi ritenersi informati.
2)
da dove ti risulta questo ?
In passato, il catasto aveva d'ufficio variato a mia insaputa l'accatastamento dell'appartamento dove abito insieme a molti altri della zona e che avevo acquistato poco prima. Mi chiedevano la differenza più sanzioni ed interessi. Avevo fatto ricorso non essendomi mai stata comunicata la variazione, ed avevo avuto ragione. Mi avevano detto che dovevo considerare come riferimento IMU, il primo gennaio. E così avevo fatto per l'anno successivo. E nulla dovuto per l'anno dell'avviso.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Avevo fatto ricorso non essendomi mai stata comunicata la variazione, ed avevo avuto ragione. Mi avevano detto che dovevo considerare come riferimento IMU, il primo gennaio. E così avevo fatto per l'anno successivo. E nulla dovuto per l'anno dell'avviso.
se hai questa evidenza perchè chiedi quello che segue
In questo caso il valore da considerare ai fini IMU è la rendita al 01 gennaio?
e comunque il comune potrà anche interpretare diversamente, trattandosi di situazioni non proprio contemplate dalla norma e/o circolari esplicative del caso.

Credo che si debba fare la medesima considerazione ai fini della dichiarazione......consulta le modalità di compilazione della dichiarazione ove sono contemplate le situazioni di esclusione.
Nel dubbio ........
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Parto dal fondo con alcune considerazioni di dissenso, ma proprio per questo mi è gradito il vostro parere.

1)

Secondo me no: si era discusso qui anche recentemente: e mi pare che @Nemesis lo avesse confermato. La dichiarazione è dovuta quando il Comune non ha elementi per venire a conoscenza della rendita catastale. Ora il dato catastale è pubblico ed i Comuni vi accedono regolarmente. Dovrebbero quindi ritenersi informati.

Secondo me no: si era discusso qui anche recentemente: e mi pare che @Nemesis lo avesse confermato. La dichiarazione è dovuta quando il Comune non ha elementi per venire a conoscenza della rendita catastale. Ora il dato catastale è pubblico ed i Comuni vi accedono regolarmente. Dovrebbero quindi ritenersi informati.

Sono d'accordo.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Scusa @Nemesis se sollecito un tuo parere: come dovrò procedere con questa variazione della rendita catastale?
Ci sono opinioni contrastanti
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Nel frattempo, ho reperito in rete questo articolo: che per un verso conferma quanto ricordavo, ma per il caso specifico prefigura pure la retroattività: cosa che avrebbe la sua logica, salvo il fatto che la variazione ha comunque una data (e normalmente costituisce decorrenza)
http://www.marcheseimagest.it/2017/...ntervengono-variazioni-catastali-corso-danno/

Cosa ne pensate?

allego anche la risposta dell'ente di consulenza enti locali della valle d'aosta.
Mi sa che dovrò prenderne atto. Certo che se insieme alla notifica e promemoria in merito alle possibilità di ricorso indicassero anche le conseguenze fiscali, sapremmo come comportarci.
 
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