stemav

Membro Attivo
So che un figlio escluso da un'eredità può ottenere la sua quota di legittima, ma non so nulla sulla procedura da adottare e non mi è chiara la facilità e la rapidità con cui questo può accadere.

Poniamo il caso che un genitore, vedovo, abbia tre figli e decida di fare testamento lasciando tutto ciò che ha, beni mobili e immobili ad uno dei tre figli menzionando nel testamento che gli altri due figli hanno già ricevuto certe somme di denaro indicando la cifra approssimata non potendo calcolare quella esatta dal momento che il passaggio di denaro è avvenuto 20 anni fa in contanti in più tranche e non si possiede alcuna traccia di tale passaggio.
Al momento della successione, quale di questi scenari è possibile?

1. I due figli lasciati fuori dal testamento dicono (al notaio?) che non è vero che hanno ricevuto soldi e ottengono (dal notaio?) in modo facile l'immediato annullamento del testamento con eguale ripartizione dell'eredità.

2. I due figli devono fare causa al terzo figlio per ottenere la loro quota di legittima affidandosi necessariamente ad un avvocato ed ottengono la loro quota di legittima (che non è esattamente un terzo) in tempi:
2a. relativamente brevi, poche settimane
2b. medi, qualche mese
2c. molto lunghi, anni se non decenni

Nel frattempo il terzo figlio:
a. può non fare assolutamente nulla aspettando il verdetto
b. deve necessariamente munirsi di avvocato e pagarlo per tutto il tempo durante il quale si protrae la causa

Non indico, in quanto è esclusa, l'ipotesi che il figlio rinunci a quanto indicato nel testamento e decida di dividere in parti uguali con i fratelli.
 

erwan

Membro Assiduo
risposta 2 b/c.

quanto al figlio indicato nel testamento può scegliere al terzo punto tra l'alternativa a (e allora il processo sarà per voi più rapido) oppure b
 

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