andrea756

Nuovo Iscritto
Buongiorno, io e mia sorella abbiamo ereditato un immobile dai nostri genitori che sono mancati nel 2007. Fino ad oggi noi abitiamo e abbiamo la residenza in quella casa. Ora vorremmo venderla, ma durante l'atto di successione ricordo che il notaio mi chiese se avremmo vissuto per almeno cinque anni in quella casa, altrimenti c'erano da pagare delle tasse. Se ora la vendessimo, come si calcolano le tasse da pagare? Io so che se ci ho vissuto per almeno più della metà del tempo (quindi più di tre anni su cinque) la plusvalenza non esiste più, però chiedo conferma agli esperti del forum. Ci sono poi altre imposte? Insomma, mi conviene vendere? Grazie a tutti anticipatamente per le risposte.
 

acquirente

Nuovo Iscritto
L'acquirente decade dalle agevolazioni prima casa quando:
vende o dona l'abitazione prima che sia decorso il termine di 5 anni dalla data di acquisto, a meno che entro un anno non proceda al riacquisto di un altro immobile da adibire a propria abitazione principale.
La decadenza dell'agevolazione comporta il recupero delle imposte nella misura ordinaria (al netto di quanto già corrisposto) nonché l'applicazione di una sanzione pari al 30% delle maggiori imposte dovute, oltre gli interessi di mora. Precisamente:
- il residuo 4% di imposta di registro o il 6% di IVA;
- l'imposta ipotecaria del 2%;
- l'imposta catastale dell'1%.
Viene applicata, inoltre, una soprattassa del 30% e sono dovuti gli interessi legali del 2,5% dal 1° gennaio 2004, elevati al 3% dal 1° gennaio 2008 e ridotti all'1% dal 1° gennaio 2010.
Il contribuente può sanare il debito con il Fisco se, entro 60 giorni dalla notifica dell'avviso di accertamento, versa le imposte dovute più interessi e soprattassa ridotta ad 1/4 (un quarto).
Per la vendita della casa entro 5 anni dall'acquisto, oltre al ricalcolo delle imposte con l'applicazione delle aliquote ordinarie ed alla sanzione del 30%, è dovuta la tassazione con aliquota del 20% sulle plusvalenze, ma solo se l'immobile non sia stato adibito ad abitazione principale per la maggior parte del periodo di detenzione dell'abitazione.
L'Ufficio delle Entrate competente per territorio può esercitare l'azione di controllo e verifica sulla sussistenza dei requisiti "prima casa", entro il termine massimo di tre anni.
I tre anni decorrono quindi:-
- dalla data di cambio di residenza per la vendita della casa entro cinque anni dall'acquisto, senza ricomprarne un'altra nei dodici mesi successivi.
ciao
 

il tetto

Membro Attivo
Professionista
Caro Andrea 756 vai tranquillo nel tuo caso se hai avuto l'immobile per successione non sei soggetto a nessuna plusvalenza.
Però dovevi spegarti meglio in quanto nella successione probabilmente hai chiesto i benefici della prima casa (altrimenti non aveva senso quello dettoti dal notaio). Se la successione è stata fatta nel 2007 non sono passati ancora i 5 anni quindi se hai chiesto i benefici della prima casa vale quello scritto da Acquirente (obbligo di riacquisto entro un anno).
 

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