Madmax83

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Salve a tutti, premetto che sono inesperto del settore e alla mia prima esperienza nella vendita di un immobile mi trovo in un problema abbastanza urgente da risolvere. Il caso è il seguente: sto per vendere un immobile ereditato dove è stato effettuato un condono nel 1989 su una parte del magazzino, sono in possesso della fattura del geometra in cui c'è scritto "aggiornamento catastale con denuncia di variazione al NCT n° xx/89 planimetria fabbricati mod. 26 e allegati" ma non ho il "rilascio della sanatoria del condono" che però il geometra sostiene di averci consegnato.
L'impiegata del notaio ci fa notare che, essendoci stato un condono, serve per forza quel documento ma a 10 giorni dalla stipula del rogito non riusciremo mai a procurarlo facendo domanda all'ufficio del comune in quanto ci hanno risposto di avere tempi di attesa di minimo due mesi (a causa del bonus 110%).
Il geometra (in pensione da anni quindi non so se aggiornato con le eventuali ultime disposizioni in materia) sostiene che si può portare lo stesso a buon fine la vendita in quanto basterebbe un'autocertificazione scritta da lui ed il sottoscritto per poi ovviamente consegnare il "rilascio della sanatoria del condono" in un secondo momento quando ne saremo in possesso tra 2/3 mesi.
Secondo il vostro parere o esperienza il notaio potrebbe accettare una cosa del genere?
L'immobile inoltre è senza corrente elettrica, caldaia, e linea dell'acqua (tutto scritto sul preliminare già accettato), può essere venduto lo stesso?
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Secondo il vostro parere o esperienza il notaio potrebbe accettare una cosa del genere?
I "notai" sono persone "variegate"...la risposta definitiva può dartela solo lui.


L'immobile inoltre è senza corrente elettrica, caldaia, e linea dell'acqua (tutto scritto sul preliminare già accettato), può essere venduto lo stesso?

Ovvio che si.
 

Jan80

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Credo che ti basti avere "solo" gli estremi del titolo edilizio in sanatoria..... Spesso nei comuni se ti servono solo gli estremi non fai la fila classica, dato che all'addetto basta 1 minuto per darteli! Prova a chiamare o a presentarti di persona
 

Madmax83

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Già fatto, minimo 60 giorni di attesa e 65 euro per la richiesta.... E dire che mi basterebbe una fotocopia per evitare di rimetterci 6.000 euro
 

griz

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Già fatto, minimo 60 giorni di attesa e 65 euro per la richiesta.... E dire che mi basterebbe una fotocopia per evitare di rimetterci 6.000 euro
questo è l'accesso agli atti per ottenere le copie, di solito per avere il n di protocollo o P.E. del condono con data del rilascio basta trovarla sui registri
 
U

User_57897

Ospite
A parte il fatto che il nostro paese è una variopinta distribuzione di "piccoli regni" che hanno preso nome come "comuni" in linea teorica, e non sempre pratica, le regole dovrebbero essere uguali per tutti i Cittadini Italiani. Purtroppo così non è. A volte si incontra un Notaio che fornisce le correte indicazioni per risolvere le problematiche, qualora ne riscontri alcune, a volte indica di procedere alla rettifica o completamento indicando di "almeno" incaicare un Tecnico Abilitato (parolina che sottintende un inghippo non da poco!) come se esistessero Tecnici non abilitati. In primo luogo se esiste una pratica di condono chiunque ne abbia il Diritto, a maggior ragione un proprietario, può ricevere tutte le informazioni, copie e allegati esistenti del proprio bene dal Comune: nessun Comune o addetto può in alcun modo lesinare o impedire l'acquisizione di atti di Diritto. Fatta questa lunga premessa, se non è esperto (e pare sia così) si affidi a un bravo Tecnico, si faccia dare un preventivo chiaro e completo per risolvere il problema insorto. Una volta assunti gli accordi con il Tecnico fornisca la documentazione necessaria al Notaio di fiducia e risolva i suoi problemi. Ultimo cenno: qualora dovesse riscontrare che una porzione (succede!) non dovesse esser conforme a quanto dichiarato in sanatoria (condono dell'anno ... ) verifichi se possibile "sanarlo"; in caso contrario conviene sempre "rimuovere" l'abuso; la rimozione dell'abuso non è sanzionabile. Comunque è sempre un Tecnico qualificato e corretto che le può fornire il consiglio migliore.
 

griz

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Professionista
il problema esposto in apertura non è la negazione di accesso agli atti ma il tempo che le amministrazioni indicano per concedere questo accesso, come noi tecnici sappiamo gli accessi avvengono sempre in un tempo ragionevole molto lontano dai termini massimi stabiliti, Nel caso sembra che il comune, adducendo difficoltà derivanti dal bonus 110% (??) dichiari di avere tempi lunghi e mettere così in difficoltà il postante per la vendita dell'immobile
 

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