Vendita Immobile - Richiesta chiarimenti

[Kronos]

Buongiorno a tutti,

Innanzitutto grazie a coloro che sapranno fornirmi qualche dritta in merito al mio quesito:

Mio padre attualmente è ricoverato in casa di riposo da circa un anno. È affetto da Parkinson, depressione e crisi epilettiche; patologie che ben rispondono alle terapie. Percepisce invalidità civile per deficit motorio.

Vengo al dunque: mio padre ed io siamo proprietari di un immobile 2/3 mio padre e 1/3 io.
Essendo la casa disabitata, mio padre vorrebbe venderla, sia per spese e tasse di manutenzione, sia per stare più tranquillo e garantirmi un po' più di tranquillità a livello economico (incasserei ovviamente la mia quota).
Dubbi:
1) Siamo due fratelli, non abbiamo alcun rapporto da più di 20 anni e mio padre fin prima di ammalarsi, si era recato da un notaio per cercare di escludere mio fratello dell'eredità. Questo perché, ha firmato una fideiussione a suo favore di 100 milioni circa 25 anni e, da allora, non abbiamo avuto più rapporti.
2) prima di entrare in casa di riposo, mio padre, si era lasciato andare chiudendosi in sé stesso e rifiutando qualsiasi aiuto. Mi sono rivolto all'assistente sociale che mi consigliò di far nominare un amministratore di sostegno per inserirlo in struttura.. non è stato necessario in quanto riuscii ugualmente a farlo ricoverare.

A fronte di quanto descritto, viste le patologie, possiamo comunque vendere? Mio padre può fare testamento?

Grazie!

 

[Gianco]

Se è in grado di intendere e volere può stipulare e redigere un testamento. Sarà il notaio a verificare la sua capacità cognitiva nel momento in cui dovrà sottoscrivere il rogito o il testamento.

 

[Kronos]

Se è in grado di intendere e volere può stipulare e redigere un testamento. Sarà il notaio a verificare la sua capacità cognitiva nel momento in cui dovrà sottoscrivere il rogito o il testamento.

Grazie mille!
I miei timori sono legati alla facilità con la quale mio fratello cita in giudizio persone, fallisce e riapre attività..

Esiste una documentazione medica nello storico, in cui si parla di deterioramento cognitivo (poi smentito da altre visite) e una relazione dell'assistente sociale che peraltro non ha mai visto mio padre, dove viene descritto come una persona incapace di prendersi cura di sé e del proprio patrimonio per cui si chiede la nomina di un amministratore di sostegno cosa che come ho scritto, non è stata necessaria.

La casa di riposo, venuta a conoscenza dei conflitti pregressi, mi aveva chiesto di nominare un amministratore di sostegno.. anche e soprattutto per autotutelarsi.

Questo materiale può in qualche modo, qualora il notaio dia il nulla osta a procedere con rogito e testamento, ad impugnare il testamento?

Forse sto andando un po' in là con la fantasia.. ma non voglio avere problemi con avvocati, giudici tutelari o chissà cos'altro..

 

[Gianco]

Davanti a queste ipotesi contrastanti e per avere le spalle coperte, occorre che uno specialista lo visiti e rilasci un apposito certificato.

 

[Kronos]

Concordo.. mi serviva l'opinione di una voce lontana dal coro. Le poche persone a me vicine, la fanno piuttosto facile.

Grazie di cuore

 

[Gianco]

Con un certificato medico ufficiale sei in una botte di ferro.

 

[Kronos]

Dovrò richiederlo ad un medico specifico ( es neurologo) e che contenga la capacità di intendere e di volere di mio padre. Corretto?

Tale certificato non andrà ad inficiare le prestazioni di cui gode? (Invalidità civile, contributo regionale per la retta in casa di riposo).

 

[Gianco]

Il certificato te lo consiglierà il medico di base. Comunque l'incapacità d'intendere e volere non va in contrasto con l'invalidità civile.

 

[Franci63]

Per fare testamento pubblico (davanti al notaio) sarà il notaio stesso a parlare e fare domande a tuo padre appositamente per valutare la sua capacità di intendere e volere .Il notaio può venire anche alla casa di riposo.
Se lo ritiene in grado può aiutarlo a fare un testamento pubblico, e questo sarà perfettamente valido, altrimenti ci vorrà un amministratore di sostegno.
Per quanto riguarda tuo fratello , tuo padre non può estrometterlo completamente per testamento ,poiché la legge riserva ad alcune categorie di parenti (tra cui i figli) una quota dell’eredità .
Se siete solo due fratelli ,tuo fratello deve avere almeno 1/3 dell’ eredità,1/3 a te , e l’altro terzo tuo padre può lasciarlo a chi vuole (anche a te).

 

[Kronos]

Grazie per il messaggio. Per quanto riguarda l'immobile, io sono proprietario di 1/3 e mio padre 2/3. A mio fratello, esclusa la quota disponibile, spetta 1/6.
Per i beni mobili è sufficiente un testamento.
I dubbi sono più che altro legati al pregresso, ovvero a quando mio padre non voleva curarsi e le sue condizioni di salute erano precarie. In quel periodo è stato diagnosticato Parkinson con vasculopatia ischemica cronica, depressione, deficit cognitivo, epilessia. L'assistente sociale ha rilasciato una relazione dove afferma che non è in grado di prendersi cura di sè e del proprio patrimonio. Anche la casa di riposo, solo inizialmente, mi ha quasi imposto di nominare un amministratore di sostegno.. io mi sono opposto perché vedevo mio padre migliorare e felice di essere in struttura.

Ora permangono solo problemi legati alla deambulazione, per gli altri è migliorato e, anche a detta del curante, non manifesta deficit cognitivi.
Da circa un anno si è ripreso decisamente. Ha più memoria di me..

Anche prima della malattia ci sono mail intercorse con il notaio e preventivi per sistemare il tal senso la situazione.

Vorrei solo portare avanti le sue volontà, ma qualora ci fosse la minima possibilità che la vendita o testamento, mi creino contenziosi, lasciarei perdere tutto.

Mio padre è sempre stato un po' pigro per le questioni burocratiche etc ed ora manda avanti me su tutto..