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Salve, premesso che:
ho ereditato da mio padre un monolocale accatastato A/4 e acquistato oltre 20 anni fa. Leggendo gli atti ho scoperto: 1° l'atto notarile è solo una scrittura privata registrata dal notaio - 2° il venditore cedeva in questo atto una parte frazionata ( solo piano terra ) , con ricevuta del catasto di richiesta frazionamento, di una unità immobiliare più grande ( piano terra + primo piano ) - 3° Questo venditore aveva però acquistato piano terra e primo piano da un ulteriore frazionamento in verticale ( ossia in origine era tutta un'unica unità immobiliare "replicata" piano terra e primo ) ottenuto a seguito di regolare pagata domanda di condono nel 1985. In effetti, il venditore aveva acquistato con atto notarile ( che menzionava la domanda di condono con allegati finanche i bollettini di pagamento ) la parte frazionata a sinistra composta da un piano terra e un primo. Per essere chiaro ovviamente la rimanente parte frazionata ( di destra ) era composta da un ulteriore piano terra e primo contigui alla parte sinistra - 4° Il frazionamento oggetto della domanda di condono ha generato due sub che risultano al catasto in visura storica - 5° Sempre in visura storica risulta la suddivisione del sub della proprietà di sinistra in due ulteriori sub, dunque la mia proprietà da oltre venti anni ha il suo sub, la sua rendita catastale e sono sempre state pagate finora I.C.I. e T.A.R.S.U. Devo anche aggiungere che mio padre fece al catasto, dopo l'acquisto, regolare domanda di classamento dell'unità immobiliare acquistata e non vi fu risposta...storicamente è rimasta invariata A/4 - 6° Volendo vendere, ho chiesto ad un notaio se vi fossero problemi e lui mi ha consigliato di vedere se all'ufficio condoni risultasse una concessione in sanatoria ma...con grande sorpresa, ho scoperto che nella pratica del condono del 1985 non risulta pervenuta la documentazione necessaria, quali planimetrie ecc.. 7° Altra meraviglia è stato scoprire che il venditore, dopo qualche anno che ha venduto il monolocale a mio padre, ha venduto la parte frazionata "complementare" ( piano primo ) con mutuo da parte dell'acquirente che ha poi anch'egli rivenduto all'attuale proprietario che ha comprato con regolare atto notarile e...con mutuo..
Vorrei allora sapere:
se bisogna mettere le cose a posto, dando mandato ad un architetto/ingegnere ( meglio che ad un geometra...), e il risultato è assicurato e se posso coinvolgere obbligatoriamente gli altri proprietari nella spesa, visto che il condono iniziale potrebbe essere rigettato se non ultimato! La paura resta comunque nel dubbio che con questa mossa si regolarizzi "solo" il primo frazionamento e non il secondo che renderebbe "irregolare" la mia proprietà...quali possono esserte ulteriori risvolti? In particolare,.... se la vendita a mio padre fosse irregolare, non sarebbe per maggior ragione irregolare la seconda vendita? Potrei paradossalmente pretendere allora di aver acquistato "tutta" l'unità immobiliare e non solo la parte infrazionata avendo dato per primo i soldi al venditore? La parola agli esperti. Grazie anticipatamente.
 

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