emilia carla

Membro Junior
Proprietario Casa
Buongiorno e grazie per le esaurienti risposte che riuscite sempre a dare.
ecco il quesito :
Ho dato in affitto , circa due anni fa, un negozio in uno stabile degli anni '60.
E' adibito a esercizio di esposizione e vendita moto e riparazione di motocicli.
Il contratto di affitto recita : " il conduttore dichiara che prima della sottoscrizione del presente contratto ha richiesto ed ottenuto dagli enti preposti i nulla osta per esercitare la propria attività " ed ancora "il conduttore dichiara che l'immobile con tutti i suoi componenti è in perfetto stato di agibilità, adatto al proprio uso ed esente da difetti che possano influire sulla salute di chi vi svolge attività...."
Ora il conduttore richiede la sostituzione dei vetri delle vetrine sostenendo che non sono a norma per lo spessore del vetro : la spesa è notevole e non ho visto in Milano la corsa alla sostituzione dei vetri nelle migliaia di negozi che ci sono.
Potete illuminarmi ?
Grazie
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
So che esistono delle norme UNI le quali indicano le caratteristiche delle vetrate, ma non essendo esperto in questo, ti consiglierei di chiedere al conduttore cosa ha rilevato di anormale e magari con questi dati vai da un vetraio specializzato e verifica che e se la vetrina è a norma.
 

Franz

Membro Attivo
Impresa
anch'io sono di milano e anch'io sono incappato nello stesso problema, come locatore...posso dirti che =

1)la richiesta del conduttore è legittima, se i vetri non corrispondono alle norme della sicurezza sul lavoro(non mi ricordo l'articolo, forse 626)

2)la sostituizione dei vetri non è l'unica possibilità....esistono ditte che applicano ai vetri delle pellicole plastiche trasparenti adesive, per poi rilasciare attestati di conformità...lo scopo di tutto ciò è di evitare che i vetri vadano in frantumi, se succede per un urto, creando schegge taglienti pericolose per le persone
 
J

JERRY48

Ospite
In tema di locazione di immobili urbani, infatti, in una pronuncia della Cassazione civile del 14/03/2006, n. 5459, si legge che "nella categoria delle riparazioni di piccola manutenzione, a carico del conduttore ex art. 1609 del c.c., non rientrano quelle relative agli impianti interni alla struttura dell'immobile (elettrico, idrico, termico) per l'erogazione dei servizi indispensabili al suo godimento. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza di merito, che aveva definito di straordinaria manutenzione - e quindi a carico del locatore - gli interventi necessari per ricondurre l'immobile locato in buono stato locativo, da eseguirsi sugli impianti elettrico ed idrico, nonché la levigatura del pavimento e gli interventi sugli infissi esterni, tutti attribuibili al normale deterioramento del bene per uso e vetustà)".

Se il rifacimento globale delle vetrine del negozio si fa rientrare nella definizione di "intervento sugli infissi", che non è una riparazione dipendente da deterioramenti prodotti dall'uso, ma da alterazioni causate da vetustà, sembra potersi configurare una manutenzione di carattere straordinario, a carico del locatore, ai sensi del combinato disposto dell’art. 1576 del c.c. e dell’art. 1609 del c.c..
(fonte Brocardi.it)
 

Franz

Membro Attivo
Impresa
non è tanto lo spessore minimo(mi sembra è 8 mm) che conta, ma è più importante che sia vetro che contiene lastre di plastica trasparente(come quello delle banche)...serve ad evitare che il vetro vada in mille pericolosi pezzi, se una persona ci finisce contro
 

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