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Locazione, Affitto e Sfratto
Contratto di locazione e tutela privacy del conduttore (dati personali sensibili)
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<blockquote data-quote="uva" data-source="post: 348104" data-attributes="member: 42040"><p>Una signora ha presentato una proposta di locazione per un appartamento uso abitazione (che il locatore ha accettato dopo un attimo di comprensibile sconcerto) mostrando carta d'identità e codice fiscale ancora relativi al nome di battesimo maschile.</p><p>Dice che ha già iniziato, tramite un avvocato specializzato nel settore, la pratica legale per cambiare l'identità di genere; e prevede andrà a buon fine entro fine anno. </p><p>La pratica viene svolta in Italia, perché la persona ha la doppia cittadinanza: francese per nascita e italiana acquisita per matrimonio con una cittadina italiana, dalla quale si sta separando.</p><p></p><p>Ora preparo il contratto, ovviamente col nominativo maschile che risulta dai documenti.</p><p>Nominativo che dovrò comunicare all'Amministratore del condominio per l'aggiornamento dell'anagrafe condominiale, dopo il recesso del precedente inquilino.</p><p></p><p>Non so bene come regolarmi per non violare la privacy della persona, trattandosi di dati personali sensibili.</p><p>Nei contratti scrivo abitualmente una clausola per la quale il conduttore autorizza il locatore a comunicare a terzi i suoi dati personali anagrafici in relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (l. 31/12/1996, n. 675).</p><p>E' sufficiente, oppure devo specificare che autorizza a comunicare anche i dati sensibili, come il cambiamento di genere?</p><p>Inoltre aggiungerei una clausola per la quale il conduttore si impegna a trasmettere al locatore il proprio documento di identità e codice fiscale aggiornati appena avrà completato la variazione, in modo da aggiornare conseguentemente il contratto di locazione all'Agenzia delle Entrate e il registro dell'anagrafe condominiale.</p><p></p><p>Può andare bene così o occorrono altre clausole più specifiche per questo caso?</p><p>Grazie dei vostri consigli.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uva, post: 348104, member: 42040"] Una signora ha presentato una proposta di locazione per un appartamento uso abitazione (che il locatore ha accettato dopo un attimo di comprensibile sconcerto) mostrando carta d'identità e codice fiscale ancora relativi al nome di battesimo maschile. Dice che ha già iniziato, tramite un avvocato specializzato nel settore, la pratica legale per cambiare l'identità di genere; e prevede andrà a buon fine entro fine anno. La pratica viene svolta in Italia, perché la persona ha la doppia cittadinanza: francese per nascita e italiana acquisita per matrimonio con una cittadina italiana, dalla quale si sta separando. Ora preparo il contratto, ovviamente col nominativo maschile che risulta dai documenti. Nominativo che dovrò comunicare all'Amministratore del condominio per l'aggiornamento dell'anagrafe condominiale, dopo il recesso del precedente inquilino. Non so bene come regolarmi per non violare la privacy della persona, trattandosi di dati personali sensibili. Nei contratti scrivo abitualmente una clausola per la quale il conduttore autorizza il locatore a comunicare a terzi i suoi dati personali anagrafici in relazione ad adempimenti connessi col rapporto di locazione (l. 31/12/1996, n. 675). E' sufficiente, oppure devo specificare che autorizza a comunicare anche i dati sensibili, come il cambiamento di genere? Inoltre aggiungerei una clausola per la quale il conduttore si impegna a trasmettere al locatore il proprio documento di identità e codice fiscale aggiornati appena avrà completato la variazione, in modo da aggiornare conseguentemente il contratto di locazione all'Agenzia delle Entrate e il registro dell'anagrafe condominiale. Può andare bene così o occorrono altre clausole più specifiche per questo caso? Grazie dei vostri consigli. [/QUOTE]
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