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Riscaldamento elettrico a pavimento: qualcuno lo ha provato?
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<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 297159" data-attributes="member: 15764"><p>questo sistema veniva usato nei capannoni industriali ma le sorgenti erano appese al soffitto e non coperte dallo spessore del pavimento. In effetti tutti i corpi solidi presenti nel raggio d'azione delle onde infrarosse risultavano alla temperatura desiderata (22°).</p><p>Le persone presenti, non sentivano freddo, secondo me perché si trovavano in una specie di grosso forno a micronde.</p><p></p><p>questo impedisce l'applicazione al 80% degli edifici già costruiti. Dai un'occhiata ai cartelli esposti nei negozi delle agenzie immobiliari: le case per il 90% sono in classe G) la peggiore dal punto di vista del risparmio energetico. La casa di tua proprietà in che classe è?</p><p></p><p>questo non è esatto. L'aria come mezzo (come anche l'acqua) tende ad avere la stessa temperatura e per questo motivo la massa più calda cerca di mescolarsi con la massa meno calda. Il mescolamento avviene con movimenti convettivi. Se in una stanza la cui temperatura dell'aria è di 16° e ci sono mobili che hanno una temperatura di 21° , l'aria che arriva a contatto con il mobile si scalda ed essendo più calda della massa d'aria circostante sale verso l'alto con movimenti convettivi mescolandosi con il resto dell'aria.</p><p>Questo processo è l'inverso del processo che causa la condensa sui muri: quando l'aria calda, che ha una umidità relativa consona con la sua temperatura, arriva a contatto con un muro freddo si raffredda, se raggiunge la temperatura di rugiada (che è quella che forma anche la brina quando il fenomeno si ha con temperature sotto lo zero), materializza sul muro la parte della umidità in eccesso rispetto alla nuova temperatura assunta.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 297159, member: 15764"] questo sistema veniva usato nei capannoni industriali ma le sorgenti erano appese al soffitto e non coperte dallo spessore del pavimento. In effetti tutti i corpi solidi presenti nel raggio d'azione delle onde infrarosse risultavano alla temperatura desiderata (22°). Le persone presenti, non sentivano freddo, secondo me perché si trovavano in una specie di grosso forno a micronde. questo impedisce l'applicazione al 80% degli edifici già costruiti. Dai un'occhiata ai cartelli esposti nei negozi delle agenzie immobiliari: le case per il 90% sono in classe G) la peggiore dal punto di vista del risparmio energetico. La casa di tua proprietà in che classe è? questo non è esatto. L'aria come mezzo (come anche l'acqua) tende ad avere la stessa temperatura e per questo motivo la massa più calda cerca di mescolarsi con la massa meno calda. Il mescolamento avviene con movimenti convettivi. Se in una stanza la cui temperatura dell'aria è di 16° e ci sono mobili che hanno una temperatura di 21° , l'aria che arriva a contatto con il mobile si scalda ed essendo più calda della massa d'aria circostante sale verso l'alto con movimenti convettivi mescolandosi con il resto dell'aria. Questo processo è l'inverso del processo che causa la condensa sui muri: quando l'aria calda, che ha una umidità relativa consona con la sua temperatura, arriva a contatto con un muro freddo si raffredda, se raggiunge la temperatura di rugiada (che è quella che forma anche la brina quando il fenomeno si ha con temperature sotto lo zero), materializza sul muro la parte della umidità in eccesso rispetto alla nuova temperatura assunta. [/QUOTE]
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