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Locazione, Affitto e Sfratto
Cedolare secca ed affitto "ad uso foresteria"
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<blockquote data-quote="mapeit" data-source="post: 145772" data-attributes="member: 17237"><p>Riporto quanto scritto nella circolare 26/E dell'Agenzia delle Entrate:</p><p> </p><p><strong>1.2 Contratti di locazione per i quali è possibile optare per il regime della</strong></p><p><strong>cedolare secca.</strong></p><p><em>Il regime della cedolare secca può trovare applicazione in relazione ai </em><em>contratti di locazione aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo locati per </em><em>finalità abitative e le relative pertinenze.</em></p><p><em>L’opzione può essere esercitata anche per i contratti di locazione di </em><em>durata inferiore a trenta giorni nell’anno, per i quali non sussiste l’obbligo di </em><em>registrazione in termine fisso.</em></p><p><em>La disposizione recata dall’articolo 3 del decreto legislativo fa </em><em>riferimento agli immobili abitativi e, pertanto, il regime di tassazione sostitutivo </em><em>risulta applicabile solo con riferimento ai contratti di locazione aventi ad oggetto </em><em>fabbricati censiti nel catasto dei fabbricati nella tipologia abitativa (categoria </em><em>catastale A, escluso A10) ovvero per i quali è stata presentata domanda di </em><em>accatastamento in detta tipologia abitativa.</em></p><p><em>Sono esclusi gli immobili che, pur avendo i requisiti di fatto per essere </em><em>destinati ad uso abitativo, sono iscritti in una categoria catastale diversa (ad </em><em>esempio fabbricati accatastati come uffici o negozi).</em></p><p><em>Tenuto conto che la norma consente l’applicazione della cedolare secca </em><em>solo per gli immobili abitativi locati con finalità abitative, escludendo quelle </em><em>effettuate nell’esercizio di un’attività di impresa, o di arti e professioni, <strong>occorre </strong></em><strong><em>porre rilievo, al fine di valutare i requisiti di accesso al regime, anche all’attività </em></strong><em><strong>esercitata dal locatario ed all’utilizzo dell’immobile locato</strong>. </em></p><p><strong><em><u>Esulano</u> dal campo di applicazione della norma in commento, i contratti </em><em>di locazione conclusi con conduttori che agiscono nell’esercizio di attività di </em><em>impresa o di lavoro autonomo, <u>indipendentemente dal successivo utilizzo </u></em><em><u>dell’immobile per finalità abitative di collaboratori e dipendenti</u>.</em></strong></p><p><em>Sono altresì esclusi dall’applicazione della norma in commento anche i </em><em>contratti di locazione di immobili accatastati come abitativi, ma locati per uso </em><em>ufficio o promiscuo.</em></p><p> </p><p> </p><p>Secondo me quindi, indipendentemente dall'autorevole parere di Fisco Oggi, non è affatto scontato che si possa usufruire dell'opzione per la cedolare secca affittando i locali ad uso foresteria ad una s.r.l.</p><p>Qualcuno sa indicare una circolare dell'Agenzia delle Entrate più recente che lo affermi con sicurezza ?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mapeit, post: 145772, member: 17237"] Riporto quanto scritto nella circolare 26/E dell'Agenzia delle Entrate: [B]1.2 Contratti di locazione per i quali è possibile optare per il regime della[/B] [B]cedolare secca.[/B] [I]Il regime della cedolare secca può trovare applicazione in relazione ai [/I][I]contratti di locazione aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo locati per [/I][I]finalità abitative e le relative pertinenze.[/I] [I]L’opzione può essere esercitata anche per i contratti di locazione di [/I][I]durata inferiore a trenta giorni nell’anno, per i quali non sussiste l’obbligo di [/I][I]registrazione in termine fisso.[/I] [I]La disposizione recata dall’articolo 3 del decreto legislativo fa [/I][I]riferimento agli immobili abitativi e, pertanto, il regime di tassazione sostitutivo [/I][I]risulta applicabile solo con riferimento ai contratti di locazione aventi ad oggetto [/I][I]fabbricati censiti nel catasto dei fabbricati nella tipologia abitativa (categoria [/I][I]catastale A, escluso A10) ovvero per i quali è stata presentata domanda di [/I][I]accatastamento in detta tipologia abitativa.[/I] [I]Sono esclusi gli immobili che, pur avendo i requisiti di fatto per essere [/I][I]destinati ad uso abitativo, sono iscritti in una categoria catastale diversa (ad [/I][I]esempio fabbricati accatastati come uffici o negozi).[/I] [I]Tenuto conto che la norma consente l’applicazione della cedolare secca [/I][I]solo per gli immobili abitativi locati con finalità abitative, escludendo quelle [/I][I]effettuate nell’esercizio di un’attività di impresa, o di arti e professioni, [B]occorre [/B][/I][B][I]porre rilievo, al fine di valutare i requisiti di accesso al regime, anche all’attività [/I][/B][I][B]esercitata dal locatario ed all’utilizzo dell’immobile locato[/B]. [/I] [B][I][U]Esulano[/U] dal campo di applicazione della norma in commento, i contratti [/I][I]di locazione conclusi con conduttori che agiscono nell’esercizio di attività di [/I][I]impresa o di lavoro autonomo, [U]indipendentemente dal successivo utilizzo [/U][/I][I][U]dell’immobile per finalità abitative di collaboratori e dipendenti[/U].[/I][/B] [I]Sono altresì esclusi dall’applicazione della norma in commento anche i [/I][I]contratti di locazione di immobili accatastati come abitativi, ma locati per uso [/I][I]ufficio o promiscuo.[/I] Secondo me quindi, indipendentemente dall'autorevole parere di Fisco Oggi, non è affatto scontato che si possa usufruire dell'opzione per la cedolare secca affittando i locali ad uso foresteria ad una s.r.l. Qualcuno sa indicare una circolare dell'Agenzia delle Entrate più recente che lo affermi con sicurezza ? [/QUOTE]
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