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Divisione immobile: possibile l'assegnazione di quota pignorata ?
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<blockquote data-quote="Luigi Criscuolo" data-source="post: 198691" data-attributes="member: 15764"><p>scusa @[USER=41069]rocktherock[/USER] nell' O.P. sei stato molto evasivo nella descrizione del caso, si era capito che gli eredi erano più di uno, ma non si sapeva il rapporto di parentela tra gli eredi. Solo in un secondo momento hai specificato che uno degli eredi è il coniuge superstite ed è proprio costui che è l'interessato ad avere una quota di un particolare immobile perché sul medesimo immobile il coniuge superstite ha già una ipoteca essendo già proprietario della metà dell'immobile e su questa metà grava una ipoteca superiore al valore della metà dell'immobile? Se è così allora si capiscono tutti gli interventi che hai scritto.</p><p></p><p></p><p></p><p>guarda non è così che si fa la successione. Premesso che ogni erede legittimo concorre con la quota prevista dal c.c. se non c'é testamento, o secondo le quote lasciate tramite testamento, che però non possono essere inferiori alle quote legittime. Quindi se non c'é accordo tra gli eredi e si ricorre ad un Giudice questo per prima cosa nomina un CTU e tra le domande che gli porrà ci saranno:</p><p>1) Determinare l'ammontare dei beni caduti in successione ed il loro valore; 2) Appurare se esiste la possibilità di suddividere materialmente i beni caduti in successione secondo le quote spettanti agli eredi senza ricorrere a compensazioni in denaro; 3) prendere in considerazione anche l'ipotesi di conguagli in denaro tra gli eredi in caso di impossibilità di suddividere materialmente i beni. Il CTU manda ai CTPe/o agli avvocati delle parti le sue conclusioni. Tutti sanno di che morte morire. Gli avvocati diranno la loro in nome e per conto dei loro assistiti; dopo di che il Giudice emettera la sentenza 2) o 3) oppure farà mettere in vendita tutta la massa ereditaria e gli eredi si divideranno gli "schei".</p><p>Se una casa, proprietà indivisa al 50% tra due persone, è gravata da ipoteca sul 50% della proprietà di uno dei due comunisti, se non hanno rapporti di parentela, o uno dei due coniugi, se i due proprietari sono marito e moglie, chiaramente varrà meno del suo valore nominale e, se verrà messa in vendita, verrà venduta senz'altro a meno del valore di mercato.</p><p>Se c'é accordo tra gli eredi si può incaricare un professionista, magari iscritto al tribunale di Treviso, visto che scrivi da lì, come Consulente tecnico d' Ufficio (così mastica anche un pò di materie legali), e spiegandogli la situazione lui potrà vedere se è fattibile quello che chiedi.</p><p>In fine tra i forumisti c'é il Geom. Binotto mi sembra di Cornuda che dallo stile degli interventi che fa mi sembra una persona molto preparata. Se non lo trovi bazzicando in Propit lo puoi trovare consultando l'elenco degli iscritti al Colleggio dei Geometri della Provincia di Treviso.</p><p>Adesso basta perché mi si è asciugata la..... gola</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luigi Criscuolo, post: 198691, member: 15764"] scusa @[USER=41069]rocktherock[/USER] nell' O.P. sei stato molto evasivo nella descrizione del caso, si era capito che gli eredi erano più di uno, ma non si sapeva il rapporto di parentela tra gli eredi. Solo in un secondo momento hai specificato che uno degli eredi è il coniuge superstite ed è proprio costui che è l'interessato ad avere una quota di un particolare immobile perché sul medesimo immobile il coniuge superstite ha già una ipoteca essendo già proprietario della metà dell'immobile e su questa metà grava una ipoteca superiore al valore della metà dell'immobile? Se è così allora si capiscono tutti gli interventi che hai scritto. guarda non è così che si fa la successione. Premesso che ogni erede legittimo concorre con la quota prevista dal c.c. se non c'é testamento, o secondo le quote lasciate tramite testamento, che però non possono essere inferiori alle quote legittime. Quindi se non c'é accordo tra gli eredi e si ricorre ad un Giudice questo per prima cosa nomina un CTU e tra le domande che gli porrà ci saranno: 1) Determinare l'ammontare dei beni caduti in successione ed il loro valore; 2) Appurare se esiste la possibilità di suddividere materialmente i beni caduti in successione secondo le quote spettanti agli eredi senza ricorrere a compensazioni in denaro; 3) prendere in considerazione anche l'ipotesi di conguagli in denaro tra gli eredi in caso di impossibilità di suddividere materialmente i beni. Il CTU manda ai CTPe/o agli avvocati delle parti le sue conclusioni. Tutti sanno di che morte morire. Gli avvocati diranno la loro in nome e per conto dei loro assistiti; dopo di che il Giudice emettera la sentenza 2) o 3) oppure farà mettere in vendita tutta la massa ereditaria e gli eredi si divideranno gli "schei". Se una casa, proprietà indivisa al 50% tra due persone, è gravata da ipoteca sul 50% della proprietà di uno dei due comunisti, se non hanno rapporti di parentela, o uno dei due coniugi, se i due proprietari sono marito e moglie, chiaramente varrà meno del suo valore nominale e, se verrà messa in vendita, verrà venduta senz'altro a meno del valore di mercato. Se c'é accordo tra gli eredi si può incaricare un professionista, magari iscritto al tribunale di Treviso, visto che scrivi da lì, come Consulente tecnico d' Ufficio (così mastica anche un pò di materie legali), e spiegandogli la situazione lui potrà vedere se è fattibile quello che chiedi. In fine tra i forumisti c'é il Geom. Binotto mi sembra di Cornuda che dallo stile degli interventi che fa mi sembra una persona molto preparata. Se non lo trovi bazzicando in Propit lo puoi trovare consultando l'elenco degli iscritti al Colleggio dei Geometri della Provincia di Treviso. Adesso basta perché mi si è asciugata la..... gola [/QUOTE]
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