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Gravi vizi immobile Agente Immobiliare mi consiglia diffida a presentare documenti
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<blockquote data-quote="violetta68" data-source="post: 22592" data-attributes="member: 11804"><p>Buonasera a tutti e complimenti a chi collabora a questo forum. La mia vicenda è la seguente: sottoscrivo proposta d'acquisto per un immobile pignorato più terreno in data 09/04/2010 che all'accettazione del venditore diventa contratto preliminare. Il rogito dovrà farsi entro il 30/06/2010. Condizioni sospensive: a)i creditori Tizio e Caio diano l’assenso alla cancellazione delle pregiudizievoli il giorno del Rogito Notarile;b)Il rogito avvenga in presenza di un Avvocato e le relative spese di consulenza saranno a carico della parte venditrice;c)eventuali creditori non nati al momento diano il parere favorevole alle cancellazioni delle pregiudizievoli ritenendosi pienamente soddisfatti;d)la pratica di chiusura del pignoramento avvenga presso il tribunale di…, presenti le parti creditizie, il giudice delegato e il notaio;e) tutte le spese di cancellazione dei pignoramenti siano a carico della parte venditrice;f) il rogito notarile avvenga presso il tribunale successivamente al pignoramento e comunque entro lo stesso giorno;g) le spese relative all’espletamento della pratica di Condono Edilizio (per ottenere la concessione edilizia in sanatoria ) vengano effettuate dal proprietario, prima del rogito notarile a proprie cure e spese. A metà giugno, dopo continui solleciti da parte del venditore a rogitare chiamo l’Agenzia che mi dice che i documenti non sono pronti. Decido di controllare all’ufficio urbanistico del comune, dove mi mostrano la planimetria (sempre richiesta ma che con una scusa o un’altra non mi era mai stata consegnata) di una casa che non era quella che avevo visto. Chiamo in Agenzia furibonda e mi dicono di rivolgermi al geometra che sta curando il tutto. Il geometra mi dice che ha dovuto ricominciare l'iter della pratica perchè era stata lasciata in sospeso. A luglio chiamo l'agenzia, mi arrabbio perchè non mi hanno fatto sapere nulla in quanto io contavo di fare i lavori per entrare in settembre, loro mi chiedono se voglio un altro immobile (???) penso che stiano mettendo alla prova la mia buona fede, non rispondo. Per quello in trattativa "devo aspettare la seconda settimana di settembre". A metà agosto, in accordo con il venditore, ritorno nell’immobile per vedere i lavori da fare e vedo che sta costruendo a 30 metri lineari su un altro terreno di sua proprietà una “casetta”: quattro mura di blocchi tirati su senza criterio dove mi comunica che andrà a vivere. Mi viene il sospetto che anche quella che sto comprando sia fatta nello stesso modo. Consulto l’Avvocato che mi dice di chiudere “bonariamente” con A.I. eVenditore. Chiamo l’A.I. a cui richiedo un colloquio, lui non mi fa nemmeno parlare, mi dice che anche lui è stufo del venditore inadempiente e che sa che la documentazione sarà pronta per metà settembre, mi propone di diffidarlo con una lettera scritta semplicemente da me(?)e di vedere altri immobili che secondo lui fanno al mio caso. La lettera di diffida la faccio scrivere da un avvocato: entro 20 giorni devo avere tutta la documentazione pena la risoluzione del contratto, diffida, in più, l’agenzia di consegnare l’assegno della caparra confirmatoria al proprietario. Il venditore chiama il mio Avv. e tra i suoi pianti e strepiti si rende disponibile a far vedere la casa da un mio geometra. Ahimè la struttura presenta gravi carenze nella costruzione (cordoli, mura portanti ecc.). Non voglio più andare avanti mi sento truffata. Le spese del Condono sono espressamente a carico del venditore (lui non ha una lira e dice che devo pagarli io prima del rogito). Io la casa non la voglio più anche perché è venuta a mancare qualsiasi tipo di fiducia negli uni e negli altri in una trattativa così delicata. I 20 giorni scadono il 14 settembre, il geometra sembra che sia a buon punto per la documentazione. Inutile dire che il sogno della mia vita è diventato un incubo. Grazie.</p><p>Violetta</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="violetta68, post: 22592, member: 11804"] Buonasera a tutti e complimenti a chi collabora a questo forum. La mia vicenda è la seguente: sottoscrivo proposta d'acquisto per un immobile pignorato più terreno in data 09/04/2010 che all'accettazione del venditore diventa contratto preliminare. Il rogito dovrà farsi entro il 30/06/2010. Condizioni sospensive: a)i creditori Tizio e Caio diano l’assenso alla cancellazione delle pregiudizievoli il giorno del Rogito Notarile;b)Il rogito avvenga in presenza di un Avvocato e le relative spese di consulenza saranno a carico della parte venditrice;c)eventuali creditori non nati al momento diano il parere favorevole alle cancellazioni delle pregiudizievoli ritenendosi pienamente soddisfatti;d)la pratica di chiusura del pignoramento avvenga presso il tribunale di…, presenti le parti creditizie, il giudice delegato e il notaio;e) tutte le spese di cancellazione dei pignoramenti siano a carico della parte venditrice;f) il rogito notarile avvenga presso il tribunale successivamente al pignoramento e comunque entro lo stesso giorno;g) le spese relative all’espletamento della pratica di Condono Edilizio (per ottenere la concessione edilizia in sanatoria ) vengano effettuate dal proprietario, prima del rogito notarile a proprie cure e spese. A metà giugno, dopo continui solleciti da parte del venditore a rogitare chiamo l’Agenzia che mi dice che i documenti non sono pronti. Decido di controllare all’ufficio urbanistico del comune, dove mi mostrano la planimetria (sempre richiesta ma che con una scusa o un’altra non mi era mai stata consegnata) di una casa che non era quella che avevo visto. Chiamo in Agenzia furibonda e mi dicono di rivolgermi al geometra che sta curando il tutto. Il geometra mi dice che ha dovuto ricominciare l'iter della pratica perchè era stata lasciata in sospeso. A luglio chiamo l'agenzia, mi arrabbio perchè non mi hanno fatto sapere nulla in quanto io contavo di fare i lavori per entrare in settembre, loro mi chiedono se voglio un altro immobile (???) penso che stiano mettendo alla prova la mia buona fede, non rispondo. Per quello in trattativa "devo aspettare la seconda settimana di settembre". A metà agosto, in accordo con il venditore, ritorno nell’immobile per vedere i lavori da fare e vedo che sta costruendo a 30 metri lineari su un altro terreno di sua proprietà una “casetta”: quattro mura di blocchi tirati su senza criterio dove mi comunica che andrà a vivere. Mi viene il sospetto che anche quella che sto comprando sia fatta nello stesso modo. Consulto l’Avvocato che mi dice di chiudere “bonariamente” con A.I. eVenditore. Chiamo l’A.I. a cui richiedo un colloquio, lui non mi fa nemmeno parlare, mi dice che anche lui è stufo del venditore inadempiente e che sa che la documentazione sarà pronta per metà settembre, mi propone di diffidarlo con una lettera scritta semplicemente da me(?)e di vedere altri immobili che secondo lui fanno al mio caso. La lettera di diffida la faccio scrivere da un avvocato: entro 20 giorni devo avere tutta la documentazione pena la risoluzione del contratto, diffida, in più, l’agenzia di consegnare l’assegno della caparra confirmatoria al proprietario. Il venditore chiama il mio Avv. e tra i suoi pianti e strepiti si rende disponibile a far vedere la casa da un mio geometra. Ahimè la struttura presenta gravi carenze nella costruzione (cordoli, mura portanti ecc.). Non voglio più andare avanti mi sento truffata. Le spese del Condono sono espressamente a carico del venditore (lui non ha una lira e dice che devo pagarli io prima del rogito). Io la casa non la voglio più anche perché è venuta a mancare qualsiasi tipo di fiducia negli uni e negli altri in una trattativa così delicata. I 20 giorni scadono il 14 settembre, il geometra sembra che sia a buon punto per la documentazione. Inutile dire che il sogno della mia vita è diventato un incubo. Grazie. Violetta [/QUOTE]
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