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<blockquote data-quote="Daniele 78" data-source="post: 201309" data-attributes="member: 40390"><p>@[USER=28028]alberto bianchi[/USER] nelle discariche ci finiscono gli stessi identici materiali che poi rendi al reciclo. Non capisco perché mentre le discariche sono pubbliche questi impianti (quelli del reciclo) devono essere privati pur avendo lo stesso compito delle discariche, intervenire nel ciclo dei rifiuti urbani. A mio avviso delle partecipate (a controllo pubblico ma anche con capitali privati) che si occupano seriamente del problema è la soluzione migliore. Una massimo 2 partecipate per Comune che si occupano dei servizi principali e che aiutano il pubblico a dare servizi. Partecipare non significa sprecare denaro (come si evince anche dai rapporti di Cottarelli), in tutto il mondo esistono le partecipate. Partecipare nel pubblico significa mettersi insieme per avere più possibilità di garantire un servizio adeguato ai cittadini, un servizio che funziona e che non crea problemi all'ambiente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Daniele 78, post: 201309, member: 40390"] @[USER=28028]alberto bianchi[/USER] nelle discariche ci finiscono gli stessi identici materiali che poi rendi al reciclo. Non capisco perché mentre le discariche sono pubbliche questi impianti (quelli del reciclo) devono essere privati pur avendo lo stesso compito delle discariche, intervenire nel ciclo dei rifiuti urbani. A mio avviso delle partecipate (a controllo pubblico ma anche con capitali privati) che si occupano seriamente del problema è la soluzione migliore. Una massimo 2 partecipate per Comune che si occupano dei servizi principali e che aiutano il pubblico a dare servizi. Partecipare non significa sprecare denaro (come si evince anche dai rapporti di Cottarelli), in tutto il mondo esistono le partecipate. Partecipare nel pubblico significa mettersi insieme per avere più possibilità di garantire un servizio adeguato ai cittadini, un servizio che funziona e che non crea problemi all'ambiente. [/QUOTE]
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