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Relazione ipocatastale, notaio o professionista?
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<blockquote data-quote="rommel1970" data-source="post: 342463" data-attributes="member: 15485"><p>ciao a tutti, riprendo questo vecchio post, sperando che non sia andato perso nel mare magnum di questo fantastico sito.</p><p>dopo tre anni dal deposito della relazione ipocatastale (attraverso tecnico incaricato e non notaio) per dare il via ad una esecuzione immobiliare della quale io sono il promotore, il giudice (che nel mentre è stato cambiato) ha intimato di procedere entro sessanta giorni, "ritenuto che sia necessario che il creditore depositi <strong>relazione notarile</strong> che attesti la continuità delle trascrizioni nel ventennio anteriore al pignoramento, visto l’art. 567, comma 3, c.p.c.".</p><p>rassegnato, ho contattato il tecnico incaricato, poiché il mio avvocato non vuole opporsi al G.E., il quale ha già avuto un primo colloquio con un notaio del quale è un collaboratore.</p><p>ebbene, sembrerebbe che nelle trascrizioni non ci sia piena continuità per via di una mancata accettazione di eredità, cioè, mi spiego meglio:</p><p>il terreno dove insiste la palazzina della quale alcune unità immobiliari sono oggetto di esecuzione da parte mia, è stato regolarmente acquistato dall'impresario realizzatore, ma sembrerebbe che gli eredi non abbiano proceduto all'accettazione tacita di eredità...</p><p>possibile? non avrebbe dovuto sorvegliare il notaio che effettuò la compravendita?</p><p>se così fosse, vedrei sfumare tutto?</p><p>grazie</p><p>g.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="rommel1970, post: 342463, member: 15485"] ciao a tutti, riprendo questo vecchio post, sperando che non sia andato perso nel mare magnum di questo fantastico sito. dopo tre anni dal deposito della relazione ipocatastale (attraverso tecnico incaricato e non notaio) per dare il via ad una esecuzione immobiliare della quale io sono il promotore, il giudice (che nel mentre è stato cambiato) ha intimato di procedere entro sessanta giorni, "ritenuto che sia necessario che il creditore depositi [B]relazione notarile[/B] che attesti la continuità delle trascrizioni nel ventennio anteriore al pignoramento, visto l’art. 567, comma 3, c.p.c.". rassegnato, ho contattato il tecnico incaricato, poiché il mio avvocato non vuole opporsi al G.E., il quale ha già avuto un primo colloquio con un notaio del quale è un collaboratore. ebbene, sembrerebbe che nelle trascrizioni non ci sia piena continuità per via di una mancata accettazione di eredità, cioè, mi spiego meglio: il terreno dove insiste la palazzina della quale alcune unità immobiliari sono oggetto di esecuzione da parte mia, è stato regolarmente acquistato dall'impresario realizzatore, ma sembrerebbe che gli eredi non abbiano proceduto all'accettazione tacita di eredità... possibile? non avrebbe dovuto sorvegliare il notaio che effettuò la compravendita? se così fosse, vedrei sfumare tutto? grazie g. [/QUOTE]
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