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Successione, Eredità, Donazione e Famiglia
Risoluzione di donazione e contestuale vendita degli immobili.
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<blockquote data-quote="nalon" data-source="post: 202123" data-attributes="member: 8406"><p>Un genitore possedeva 2 immobili a reddito:</p><p>un appartamento uso ufficio e affittato, ed un negozio affittato.</p><p></p><p>Nel 2008 decide di fare donazioni ai suoi unici due figli dei suoi rispettivi immobili posseduti.</p><p></p><p>Nel 2014 il padre e' ancora in vita, e idue figli sono ancora proprietari degli immobili a reddito.</p><p>Poiché sia i figli che il padre vivono in altra regione, e poiché nelle loro zone il mercato immobiliare sta divenendo molto accessibile, i due figli con il ricavato della vendita degli immobili ricevuti in donazione potrebbero realizzare rispettivamente un ottimo affare abitativo nelle zone dove vivono.</p><p></p><p>Il padre, consapevole che gli immobili donati non sono ipotecabili favorevolmente da una banca, e nella vendita si potrebbe andare incontro a resistenze da parte dei futuri acquirenti a causa della possibile futura impugnazione della donazione, ha deciso di fare un passo indietro e ricominciare la spartizione ereditaria.</p><p></p><p>Il progetto del padre è il seguente:</p><p></p><p>1) mettere in vendita gli immobili,</p><p></p><p>2) appena trovati gli acquirenti ed aver raggiunto l'accordo sul prezzo, risolvere la donazione dei due immobili fatta nel 2008 con atto unico, e procedere contestualmente alla vendita,</p><p></p><p>3) donare ai due figli il ricavato rispettivamente di spettanza al fine di poter acquistare le loro prima casa, magari condizionando la donazione appunto a tal fine. </p><p></p><p>A questo punto il padre, si chiede, qual' è l'iter?, quali sono i tempi?, quali sono i costi? e i benefici?</p><p></p><p>I figli a loro volta si chiedono, se lo Stato non si vorrà rifare sul genitore pensionato per la realizzazione di una plusvalenza che lo renderebbe un Vecchio Ricco? </p><p>Ed inoltre se vista la provenienza dei capitali e gli atti precedentemente annullati, potranno usufruire dei benefici prima casa? </p><p></p><p>Grazie</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="nalon, post: 202123, member: 8406"] Un genitore possedeva 2 immobili a reddito: un appartamento uso ufficio e affittato, ed un negozio affittato. Nel 2008 decide di fare donazioni ai suoi unici due figli dei suoi rispettivi immobili posseduti. Nel 2014 il padre e' ancora in vita, e idue figli sono ancora proprietari degli immobili a reddito. Poiché sia i figli che il padre vivono in altra regione, e poiché nelle loro zone il mercato immobiliare sta divenendo molto accessibile, i due figli con il ricavato della vendita degli immobili ricevuti in donazione potrebbero realizzare rispettivamente un ottimo affare abitativo nelle zone dove vivono. Il padre, consapevole che gli immobili donati non sono ipotecabili favorevolmente da una banca, e nella vendita si potrebbe andare incontro a resistenze da parte dei futuri acquirenti a causa della possibile futura impugnazione della donazione, ha deciso di fare un passo indietro e ricominciare la spartizione ereditaria. Il progetto del padre è il seguente: 1) mettere in vendita gli immobili, 2) appena trovati gli acquirenti ed aver raggiunto l'accordo sul prezzo, risolvere la donazione dei due immobili fatta nel 2008 con atto unico, e procedere contestualmente alla vendita, 3) donare ai due figli il ricavato rispettivamente di spettanza al fine di poter acquistare le loro prima casa, magari condizionando la donazione appunto a tal fine. A questo punto il padre, si chiede, qual' è l'iter?, quali sono i tempi?, quali sono i costi? e i benefici? I figli a loro volta si chiedono, se lo Stato non si vorrà rifare sul genitore pensionato per la realizzazione di una plusvalenza che lo renderebbe un Vecchio Ricco? Ed inoltre se vista la provenienza dei capitali e gli atti precedentemente annullati, potranno usufruire dei benefici prima casa? Grazie [/QUOTE]
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