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<blockquote data-quote="quiproquo" data-source="post: 199301" data-attributes="member: 39257"><p>@[USER=38050]arciera[/USER]. Il mio De cuius (padre-padre), che tu non vuoi neanche solo abbozzare nella tua immensa galleria di figure genitoriali, prescinde dal merito di ciascuno...se io dovessi adottare quel percorso dovrei elargire quasi tutto alla mia prima figlia a "danno" della seconda (la prima è sempre presente...la seconda meno...)</p><p>ma non lo farò...perchè il mio parametro non è il merito, bensì il</p><p>BISOGNO di ciascuna che può essere diverso a vita o anche solo temporaneo...si naviga a vista e il padre timoniere aggiusta la "rotta" in virtù delle esigenze e non ipotizza scale premio o peggio ancora sanzionatorie...Certamente ci saranno pure i De cuius che tu indichi ma nessuno potrà dirci quanti sono i tuoi e quanti i miei. Come pure quanti eredi neri e quanti bianchi. Una cosa è certa per me è che se non ci fosse la legge bianchi o neri che fossero, non potrebbero litigare come ben conosciamo dalle cronache, e sia pure apparentemente costretti all'unità familiare,</p><p>realizzare l'accettazione delle scelte in vita e in assenza del testamento...Mentre mi sono convertito solo parzialmente a denti stretti in presenza di testamento: questi viene redatto mediamente</p><p>nell'ultimo quarto di vita quindi con possibilità di cadere in valutazioni meritorie occasionali non necessariamente di breve durata...dove sotto tale influsso il de cuius può commettere degli errori di valutazioni e come ben dici tu scambiare il nero con il bianco...Mentre resto fermo sulle "dazioni" che io chiamo elargizioni o provviste e il codice "Donazioni" che sono state fatte</p><p>durante il corso di tutta la vita, magari con il consenso anche tacito di tutti i componenti, basate,ripeto, non sul merito ma sulla oculata valutazione di quel bisogno in quel preciso lasso di tempo. </p><p>Qui, non mi smuove nessuno...venissero anche mille TIGRI a farmi desistere...non per caparbietà ( sarei pronto a redimermi quando l'interlocutore entrato serenamente e senza pregiudizi nella mia tesi mi scovi il punto debole tale da far cadere tutta l'impalcatura su cui si poggia...) ma per intima e consolidata convinzione maturata in almeno 5 decenni. Anche indirettamente sulle esperienze di tanti e tanti amici e conoscenti di vario livello</p><p>socio economico. Sarebbe interessante conoscere il parere di qualche propista che con più di un figlio (conditio sine qua non...) abbia già dato a tutti tutto quel che era necessario, magari fino all'azzeramento come è successo a un indomabile qpq.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="quiproquo, post: 199301, member: 39257"] @[USER=38050]arciera[/USER]. Il mio De cuius (padre-padre), che tu non vuoi neanche solo abbozzare nella tua immensa galleria di figure genitoriali, prescinde dal merito di ciascuno...se io dovessi adottare quel percorso dovrei elargire quasi tutto alla mia prima figlia a "danno" della seconda (la prima è sempre presente...la seconda meno...) ma non lo farò...perchè il mio parametro non è il merito, bensì il BISOGNO di ciascuna che può essere diverso a vita o anche solo temporaneo...si naviga a vista e il padre timoniere aggiusta la "rotta" in virtù delle esigenze e non ipotizza scale premio o peggio ancora sanzionatorie...Certamente ci saranno pure i De cuius che tu indichi ma nessuno potrà dirci quanti sono i tuoi e quanti i miei. Come pure quanti eredi neri e quanti bianchi. Una cosa è certa per me è che se non ci fosse la legge bianchi o neri che fossero, non potrebbero litigare come ben conosciamo dalle cronache, e sia pure apparentemente costretti all'unità familiare, realizzare l'accettazione delle scelte in vita e in assenza del testamento...Mentre mi sono convertito solo parzialmente a denti stretti in presenza di testamento: questi viene redatto mediamente nell'ultimo quarto di vita quindi con possibilità di cadere in valutazioni meritorie occasionali non necessariamente di breve durata...dove sotto tale influsso il de cuius può commettere degli errori di valutazioni e come ben dici tu scambiare il nero con il bianco...Mentre resto fermo sulle "dazioni" che io chiamo elargizioni o provviste e il codice "Donazioni" che sono state fatte durante il corso di tutta la vita, magari con il consenso anche tacito di tutti i componenti, basate,ripeto, non sul merito ma sulla oculata valutazione di quel bisogno in quel preciso lasso di tempo. Qui, non mi smuove nessuno...venissero anche mille TIGRI a farmi desistere...non per caparbietà ( sarei pronto a redimermi quando l'interlocutore entrato serenamente e senza pregiudizi nella mia tesi mi scovi il punto debole tale da far cadere tutta l'impalcatura su cui si poggia...) ma per intima e consolidata convinzione maturata in almeno 5 decenni. Anche indirettamente sulle esperienze di tanti e tanti amici e conoscenti di vario livello socio economico. Sarebbe interessante conoscere il parere di qualche propista che con più di un figlio (conditio sine qua non...) abbia già dato a tutti tutto quel che era necessario, magari fino all'azzeramento come è successo a un indomabile qpq. [/QUOTE]
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