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Testo
<blockquote data-quote="AlbertoF" data-source="post: 78322"><p>Caro amico,</p><p>il ragionamento di base da fare è quello di sapere attraverso una reale valutazione quale è il valore di tutto il bene e quale è la consistenza del debito. Premetto che l'ipoteca, di regola, è sempre superiore al debito,nel caso di Equitalia è il doppio.</p><p>Se per esempio il valore del bene è 140, la quota 1/7 sarà di 20.Quindi il creditore in caso di vendita non prenderà più di 20.</p><p>Quindi le ipotesi sono 2 : si fa presente il caso ad Equitalia per sentire se sono disposti a chiudere il caso pagando al massimo 20</p><p>o si aspetta la vendita forzata nel qual caso però ,non conoscendo il prezzo di vendita finale, il creditore potrebbe prendere anche meno.(cioè 1/7 del ricavato) Per la differenza eventualmente incassata in meno se la vedrà poi il creditore a parte con eventuali azioni di recupero su stipendio od altro del debitore, fino al completo esaurimento del suo avere.</p><p>Ciao</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="AlbertoF, post: 78322"] Caro amico, il ragionamento di base da fare è quello di sapere attraverso una reale valutazione quale è il valore di tutto il bene e quale è la consistenza del debito. Premetto che l'ipoteca, di regola, è sempre superiore al debito,nel caso di Equitalia è il doppio. Se per esempio il valore del bene è 140, la quota 1/7 sarà di 20.Quindi il creditore in caso di vendita non prenderà più di 20. Quindi le ipotesi sono 2 : si fa presente il caso ad Equitalia per sentire se sono disposti a chiudere il caso pagando al massimo 20 o si aspetta la vendita forzata nel qual caso però ,non conoscendo il prezzo di vendita finale, il creditore potrebbe prendere anche meno.(cioè 1/7 del ricavato) Per la differenza eventualmente incassata in meno se la vedrà poi il creditore a parte con eventuali azioni di recupero su stipendio od altro del debitore, fino al completo esaurimento del suo avere. Ciao [/QUOTE]
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