Buongiorno,
da circa due anni sono diventato amministratore di un mini condominio di famiglia costituito da due unità immobiliari date in locazione con destinazione d'uso residenziale, un locale commerciale locato ad una società e un magazzino seminterrato, anch'esso locato ma ad una impresa edile.
Ebbene, quest'ultima impresa edile, presente da più di due anni, in barba ad ogni regolamento condominiale e norme ambientali, solleciti e lamentele degli altri condomini, utilizza la rampa di accesso al magazzino come deposito permanente (quindi tutt'altro che temporaneo) dei rifiuti provenienti dalle proprie lavorazioni, quindi il risultato di demolizioni, sfridi di lavorazione, con la buona probabilità che si trattino di rifiuti, sicuramente speciali, ma anche pericolosi.
Anche se il T.U. Ambientale parla chiaro, la 152/06, questa impresa ignora completamente il concetto di "produttore di rifiuto", quello di deposito temporaneo, l'attribuzione dei vari CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) e soprattutto, lo smaltimento attraverso le ditte autorizzate.
Come detto in premessa, trattandosi di condominio a conduzione familiare, sebbene io sia formalmente nominato amministratore attraverso l'assemblea , mi ritrovo nell'imbarazzo di sorbirmi le frequenti lamentele degli altri condomini, per via del degrado e della decadenza del decoro condominiale alla vista del suddetto materiale accatastato, che ha sicuramente impatti anche dal punto di vista igienico sanitario.
Posto alcune foto.
Quali responsabilità dal punto di vista legale ho come amministratore se non intervengo?
Devo rivolgermi formalmente al proprietario dell'immobile (parente poco collaborativo e menefreghista) o direttamente al conduttore?
Devo inviare una prima raccomandata e/o rivolgermi alle autorità competenti?
Ovviamente vorrei evitare conseguenze legali per cercare di garantire l'equilibrio nei rapporti ma al momento niente si è mosso.
Grazie a chiunque sappia fornirmi indicazioni precise e circostanziate.
G.
da circa due anni sono diventato amministratore di un mini condominio di famiglia costituito da due unità immobiliari date in locazione con destinazione d'uso residenziale, un locale commerciale locato ad una società e un magazzino seminterrato, anch'esso locato ma ad una impresa edile.
Ebbene, quest'ultima impresa edile, presente da più di due anni, in barba ad ogni regolamento condominiale e norme ambientali, solleciti e lamentele degli altri condomini, utilizza la rampa di accesso al magazzino come deposito permanente (quindi tutt'altro che temporaneo) dei rifiuti provenienti dalle proprie lavorazioni, quindi il risultato di demolizioni, sfridi di lavorazione, con la buona probabilità che si trattino di rifiuti, sicuramente speciali, ma anche pericolosi.
Anche se il T.U. Ambientale parla chiaro, la 152/06, questa impresa ignora completamente il concetto di "produttore di rifiuto", quello di deposito temporaneo, l'attribuzione dei vari CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) e soprattutto, lo smaltimento attraverso le ditte autorizzate.
Come detto in premessa, trattandosi di condominio a conduzione familiare, sebbene io sia formalmente nominato amministratore attraverso l'assemblea , mi ritrovo nell'imbarazzo di sorbirmi le frequenti lamentele degli altri condomini, per via del degrado e della decadenza del decoro condominiale alla vista del suddetto materiale accatastato, che ha sicuramente impatti anche dal punto di vista igienico sanitario.
Posto alcune foto.
Quali responsabilità dal punto di vista legale ho come amministratore se non intervengo?
Devo rivolgermi formalmente al proprietario dell'immobile (parente poco collaborativo e menefreghista) o direttamente al conduttore?
Devo inviare una prima raccomandata e/o rivolgermi alle autorità competenti?
Ovviamente vorrei evitare conseguenze legali per cercare di garantire l'equilibrio nei rapporti ma al momento niente si è mosso.
Grazie a chiunque sappia fornirmi indicazioni precise e circostanziate.
G.