Buongiorno, vorrei sottoporre alla vostra attenzione il mio problema sperando che nella discussione qualcuno mi possa aiutare: nel 1980 acquistammo con un parente un terreno su una lottizzazione, comproprietà 50% a lui e l'altro 50% a me e mia moglie in comunione dei beni. La proprietà è indivisa ma di fatto dall'acquisto ad oggi lui, deceduto ne 2106, ne ha utilizzato una parte costruendovi dei manufatti e noi l'altra parte facendo due tettoie per coprire una roulotte e un piccolo prefabbricato da cantiere. Per i nostri manufatti nel 1994 chiedemmo il condono (pratica ancora non definita) pagando tutte le oblazione previste.
Nel 2012 L'Agenzia delle entrate ha accatastato d'ufficio uno dei manufatti costruiti dal nostro parente (una grande tettoia) e successivamente alla sua morte ha inviato a me e mia moglie la richiesta di pagamento della sanzione per quell'abuso. Sanzione da noi immediatamente pagata. Nessun avviso all'erede del nostro parente. Qualche mese fa abbiamo fatto demolire quella tettoia a nostre spese e abbiamo fatto demolire anche manufatti costruiti nella "nostra" metà per i quali avevamo chiesto il condono, chiedendo anche all'erede proprietario del 50%, che è sempre stato a conoscenza dell'abuso, di demolire i manufatti restanti costruiti a suo tempo dal nostro parente, senza avere risposta positiva. Durante questi giorni mia moglie ed io abbiamo ricevuto un invito a comparire dai Carabinieri Forestale per spiegare la presenza di quei manufatti, nella lettera di convocazione viene invitata, in modo informale e non in indirizzo, anche la persona che ha ereditato. Che significa? Abbiamo speso molti soldi nel tempo sia per la richiesta di condono che per le successive opere di demolizione e di ripristino della situazione, non è possibile che l'erede non venga coinvolto dagli uffici competenti sia per sanare che per eventualmente demolire. Dobbiamo continuare a provvede noi? Mi sembra ingiusto e immorale!
Grazie
Nel 2012 L'Agenzia delle entrate ha accatastato d'ufficio uno dei manufatti costruiti dal nostro parente (una grande tettoia) e successivamente alla sua morte ha inviato a me e mia moglie la richiesta di pagamento della sanzione per quell'abuso. Sanzione da noi immediatamente pagata. Nessun avviso all'erede del nostro parente. Qualche mese fa abbiamo fatto demolire quella tettoia a nostre spese e abbiamo fatto demolire anche manufatti costruiti nella "nostra" metà per i quali avevamo chiesto il condono, chiedendo anche all'erede proprietario del 50%, che è sempre stato a conoscenza dell'abuso, di demolire i manufatti restanti costruiti a suo tempo dal nostro parente, senza avere risposta positiva. Durante questi giorni mia moglie ed io abbiamo ricevuto un invito a comparire dai Carabinieri Forestale per spiegare la presenza di quei manufatti, nella lettera di convocazione viene invitata, in modo informale e non in indirizzo, anche la persona che ha ereditato. Che significa? Abbiamo speso molti soldi nel tempo sia per la richiesta di condono che per le successive opere di demolizione e di ripristino della situazione, non è possibile che l'erede non venga coinvolto dagli uffici competenti sia per sanare che per eventualmente demolire. Dobbiamo continuare a provvede noi? Mi sembra ingiusto e immorale!
Grazie