esselte50

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera a tutti, cercherò di essere breve e concisa.
Condominio di 24 appartamenti riscaldamento centralizzato con contaore. Si stava pensando di sostituire i contaore con i contacalorie.
Un nuovo condomino (non autorizzato dall'assemblea) ristrutturando l'appartamento ha installato il riscaldamento a pavimento, di conseguenza non ha i termosifoni. Si è comunque allacciato alla caldaia condominiale e ai relativi contaore.
Per lui, niente contacalorie o sbaglio? Questo può precludere l'installazione dei contacalorie?
Chiedo, perché mi sa che nella prossima riunione condominiale ci saranno scintille.
E se i condomini dovessero decidere di proseguire con l'introduzione dei contacalorie, come verrebbero conteggiati i consumi di questo condomino?
Ringrazio in anticipo per la Vs. cortese attenzione, e cordiali saluti.
P.S. so che vi ho già "presentato" questo condomino ma non ricordo a che proposito e non sono riuscita a rintracciare il post.
 

Maivertu

Membro Attivo
Proprietario Casa
Guarda che se l'impianto è progettato per termosifoni tradizionali (ad alta temperatura), non può funzionare con il riscaldamento a pavimento (a bassa temperatura). salterebbero le mattonelle, per l'eccessiva dilatazione .quando ha ristrutturato il condomino ?l'impianto è mai entrato in funzione oppure questo inverno sarà il primo ? Chi è il genio di installatore che ha avvallato una simile fesseria ? Secondo me se si rompe un tubo si allaga il palazzo con danni che non oso immaginare
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Chi è il genio di installatore che ha avvallato una simile fesseria ?
Nessuna "fesseria" se chi ha lavorato sa ilfarto suo.
Basta che prima dell'ingresso nell'impianto radiante vi sia un miscelatore come in tutti gli impianti delle villette dove la caldaia serve sia il riscaldamento che la "sanitaria".
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Nessuna "fesseria" se chi ha lavorato sa ilfarto suo.
SI, però ci sarà una miscelazione continua durante il periodo di funzionamento del riscaldamento. Questo consumo di acqua fredda deve essere contabilizzata ed addebitata al condomino. A Trieste credo che la temperatura sui vecchi impianti di riscaldamento a caloriferi sia attorno ai 70/80 gradi; con l'impianto a pavimento la temperatura sarà attorno ai 35°. L'impianto di miscelazione dovrà essere messo a valle del punto di installazione del contacalorie e a valle del punto di prelievo del contatore dell'acqua fredda.
Se così non fosse prevedo scintille tra condomini nel caso in cui non ci fosse la contabilizzazione personale del consumo di acqua potabile.
 

esselte50

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno, grazie a tutti per il Vs. intervento.
Il condomino ha già usato il riscaldamento e acqua centralizzata per il periodo 22/23. Il consumo dell'acqua viene conteggiato a"persona".

Ho avuto conferma direttamente da lui alcuni giorni fa del riscaldamento a pavimento (ad oggi non tutti i condomini ne sono a conoscenza) in quanto si è lamentato dei costi. Mi parlava di 7.000,- che a casa aveva 34 gradi e si lamentava di non poter abbassare la temperatura.
Prevedo che in assemblea si scatenerà il finimondo.

Mi confermate che comunque avrebbe dovuto chiedere l'autorizzazione al
condominio prima di inizare i lavori?

Abbiate pazienza, siate gentili sono assolutamente ignorante in materia, cosa dovrei suggerire in parole povere all'amministratore per uscire da questa situazione se non di contattare un tecnico che provveda a verificare/sostituire/implementare che cosa.....?
A questo punto deduco che i contacalorie suggeriti da Dimaraz dovrebbero essere intallati solo dove arrivano i tubi dell'acqua calda negli appartamenti e
ovviamente non sui termosifoni.....come si pensava precedentemente.
Ancora tantissime grazie per i Vs. suggerimenti
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Mi parlava di 7.000,- che a casa aveva 34 gradi e si lamentava di non poter abbassare la temperatura.
se è così significa che l'installatore è professionalmente ignorante e che @Maivertu ha pronosticato il vero.
Dell'impianto di riscaldamento sono beni condominiali: la caldaia ed i tubi di mandata e di ritorno. I caloriferi sono personali ma la loro manutenzione è affidata al condominio. Oggi, con operante il Dlgs. 102/2014, se si vuole cambiare forma, numero di elementi o materiale con il quale si possono fabbricare i termosifoni, occorre dichiararlo all'amministrato che avviserà la società che gestisce la contabilizzazione del calore prelevato in modo che cambi i parametri del contabilizzatore. Senza il permesso dell'assemblea non si possono fare interventi sui tubi di mandata e di ritorno, né si possono fare interventi che creino squilibri nell'impianto condominiale.
Bisogna premettere che, eventualmente, la trasformazione da riscaldamento a termosifoni a riscaldamento a pavimento è possibile solo nel caso di impianto di riscaldamento a piano e non a colonne montanti come illustrato in figura.
riscaldamento.JPG
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
ma adesso che possiamo fare per uscire da questa situazione......
il condomino deve risolvere a sue spese il problema: deve contattare un progettista termotecnico che prospetti la o le soluzioni. Ne verrà approvata una sola dalla assemblea che si gioverà di un suo consulente (l'impresa che gestisce la caldaia oppure chi fa la contabilizzazione del calore oppure un termotecnico di fiducia). Il compenso di questo controllo andrà addebitato come spesa personale al condomino che ha fatto il lavoro. Tutto ciò va fatto prima che inizi il riscaldamento.
 

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