ilde

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Proprietario Casa
Buongiorno

Avrei bisogno dell'aiuto degli esperti del forum che anticipatamente ringrazio.

Nove anni fa io e mio fratello abbiamo ereditato (senza testamento) alla morte di nostro padre le sue proprieta’ una casa ed un terreno Valore totale 16.000 euro

Sia io che mio fratello da allora non abbiamo usufruito delle suddette proprieta'. Ora mio fratello non volendo piu' partecipare alle varie spese comprese imposte e tasse, si vuole disfare della sua quota (50%) cedendomi la sua parte in forma gratuita.

Domanda: quale e' la soluzione migliore, meno costosa, ma anche sicura tenendo conto che mio fratello ha due figli gia' maggiorenni. Una donazione ,una compravendita, o una scrittura privata da registrare all'agenzia delle entrate.

Grazie per le vostre risposte
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La soluzione più logica sarebbe una compravendita pagata con un assegno che poi tou fratello ti restituirà. Altrimenti se lui non ha mai preso possesso del patrimonio dell'eredità è ancora in tempo di fare la rinuncia all'eredità, sia lui, che i suoi figli. Qualora fosse possibile, per risparmiare sarebbe conveniente rivolgersi alla cancelleria del tribunale. Comunque confrontate i costi ed interpellate il notaio.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
se il possesso del bene non è stato gravato da spese sostenute da entrambi, il fratello può rinunciare all'eredità nei 10 anni con tutti i probabili coeredi
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Nove anni fa io e mio fratello abbiamo ereditato (senza testamento) alla morte di nostro padre le sue proprieta’ una casa ed un terreno
Stando alla lettera, dice che hanno ereditato. E che finora hanno pagato le tasse.
Dedurrei che hanno fatto a suo tempo la denuncia di successione e volture relative.

Quindi si ripropone la annosa questione: per la cassazione la voltura equivale a tacita accettazione. Come la mettiamo?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il tribunale recentemente ha sentenziato che la dichiarazione di successione e la domanda di voltura la può fare un erede. Pertanto gli altri non accettato un bel niente. E comunque hanno 10 anni per fare la rinuncia all'eredità.
Risulta che molto spesso certi giudici emettono le sentenze di pomeriggio.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Il tribunale recentemente ha sentenziato che la dichiarazione di successione e la domanda di voltura la può fare un erede. Pertanto gli altri non accettato un bel niente. E comunque hanno 10 anni per fare la rinuncia all'eredità.
Risulta che molto spesso certi giudici emettono le sentenze di pomeriggio.
Dai Gianco: sai bene che non simpatizzo per il modo con cui le sentenze si contraddicono.
Sai anche quale è stato finora (sorprendentemente almeno per me) l'orientamento della Cassazione.
Solo di recente il tribunale di Torino si è espresso in modo contrario.

Vista l'incertezza a cui si va incontro con queste situazioni, penso che una compravendita sia la soluzione migliore: el resto con valori di quel genere, le imposte su 8000€ non dovrebbero essere esorbitanti: è più la parcella del notaio.

Poi se dobbiamo a tutti i costi dire la nostra, ti direi cosa penso io: il baco sta nell'obbligo di presentare la dichiarazione di successione e il conseguente obbligo di fare la voltura (oggi diventati contestuali).

Ho sempre ritenuto sorprendente che la dichiarazione di successione non fosse atto che dimostra la volontà di accettare.
Se poi la voltura è obbligatoria a valle della DS, mi spieghi come stanno in piedi le ragioni dell'uno e dell'altro?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Scusa, Non ho capito.
Come non hai capito?
Mi pare che i soloni affermino che:
1) La dichiarazione di successione ha solo valenza fiscale (non equivale ad accettazzione tacita o espressa di eredità).
prendiamone atto: intanto cominci a versare imposte ipotecarie e catastali, più i vari piccoli ed odiosi balzelli.
2) La dichiarazione di successione va fatta entro 12 mesi dall'apertura della stessa: oltre si applicano sanzioni. E qui prima amenità: passati i 5 anni...., più nessuna sanzione. (i furbi o pseudo tali lo sanno e si adeguano)
3) La voltura va (andava) fatta entro 30 giorni dalla presentazione della Dichiarazione di successione: oggi con la nuova modulistica e procedura è addirittura contestuale alla DS. Però la voltura costituisce un precedente atto a convalidare l'accettazione dell'eredità! (A parte sentenza di Torino)

In logica matematica le conclusioni sarebbero invece:
a) Dichiarazione e voltura (entrambe) hanno solo valore fiscale, e non costituiscono accettazione (curioso, ma coerente)
b) Dichiarazione e voltura (entrambe adempimenti) costituiscono accettazione dell'eredità, ed allora ne trascrivano la voltura anche alla conservatoria, e si smetta di dover pagare la trascrizione dell'atto di tacita accettazione, per avere la continuità delle trascrizioni.

Purtroppo il ragionamento è troppo semplice, da comune cittadino che non conosce il diritto romano: e poi vogliamo mica scherzare. Così si priverebbe di argomenti l'erario, gli avvocati, i giudici, e ... la dottrina.
Dimenticavo: anche gli eredi, in questi meandri, a volte ci marciano
 
Ultima modifica:

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il fatto importante è che tutte le operazioni le deve fare un avente diritto. Pertanto sarebbe comprensibile supporre che solo lui abbia accettato, ma non gli altri che magari neanche sanno di essere eredi. Comunque la pronuncia della Cassazione è veramente assurde, perlomeno a me che che non avrò le necessarie cognizioni giuridiche.
 

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