uva

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Nel 2021 vennero effettuati (e pagati da tutti noi condòmini) lavori di manutenzione straordinaria del tetto di un condominio, per i quali possiamo usufruire del bonus 50%.
L'amministratore svolse le pratiche per la cessione del credito ad una banca.
Ora ci comunica che non è andata a buon fine, e ci invia la tabella con la somma che ogni condòmino può portare in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi. Specificando che la prima delle 10 rate è da considerarsi persa a causa del tempo trascorso inutilmente aspettando la risposta della banca.

Tralasciando il malumore che questa vicenda ha scatenato in condominio, compilerei il Quadro RP - Sezione III A - per l'anno 2022 come segue:

- Anno 2021.
- Codice fiscale del condominio.
- Numero rata 2 (altri condòmini ritengono corretto scrivere 1 ma secondo me è sbagliato).
- Importo spesa X.
- Importo rata X : 10.
- N. d'ordine immobile: lo si deve indicare, e poi riportarlo nella Sezione III B dei dati catastali identificativi dell'immobile. Dove si barra soltanto la casella "Condominio" (altri condòmini non lo fanno perché dicono che se non si è compilata quella sezione nella dichiarazione relativa al 2021 presentata l'anno scorso ora non occorre farlo).

Chiedo se la mia compilazione è corretta, grazie.
 

basty

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Chiedo se la mia compilazione è corretta, grazie.
Io mi comporterei come te: non mi risulta sia stata comunicata una deroga per il recupero della rata 1.
Ma come mai si sa solo dopo 2 anni che la cessione non è andata a buon fine? Motivo? Responsabilità?
 

uva

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non mi risulta sia stata comunicata una deroga per il recupero della rata 1.
Infatti nessuno pensa di recuperare la rata "saltata".
Da quest'anno in avanti io scriverò nel Quadro RP le 9 rate da 2 a 10; altri pensano sia corretto scriverne sempre 9 numerandole da 1 a 9.

come mai si sa solo dopo 2 anni che la cessione non è andata a buon fine?
L'amministratore dice di aver interpellato la banca e di esserci andato di persona più volte, ma non è chiaro quale sia il reale motivo del diniego. Forse il commercialista (scelto da lui per le pratiche condominiali) ha sbagliato qualcosa e/o lo ha consigliato male.
E' un condòmino anziano che da anni amministra (pagato) il condominio e ogni tanto fa dei pasticci. Finalmente, dispiaciuto e innervosito da questa vicenda, ha deciso di lasciare l'incarico che verrà affidato ad un amministratore professionista.
Si tratta di un condominio quasi tutto di seconde case per vacanza: né l'attuale amministratore né la maggior parte dei condòmini risiedono abitualmente in quel Comune. Lui dice che gli amministratori professionisti del posto sono da evitare (non ho capito per quali motivi) e pare ne abbia trovato uno affidabile in un paese vicino. Gran parte dei condòmini o si lamentano o si disinteressano a seconda dell'umore; io cerco di dare una mano, ma le questioni condominiali non mi appassionano e mi sto stufando.
 

basty

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non è chiaro quale sia il reale motivo del diniego. Forse il commercialista (scelto da lui per le pratiche condominiali) ha sbagliato qualcosa
Da sperare che a qualcuno non venga in mente di attivare un contenzioso....: non escludo che in altre realtà possa accadere: bella rogna.
 

uva

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La faccenda si complica: chiedo ancora aiuto!

Ho appena stampato dal sito dell'Agenzia delle Entrate i "Dati di sintesi" della dichiarazione precompilata.

Paragrafo "Oneri da ripartire in più anni",
sezione "Spese recupero patrimonio edilizio-risparmio energetico parti comuni condominio"
In questa sezione trovo i dati relativi a lavori effettuati in altri condomìni e pagati nel 2022, ma NULLA inerente la manutenzione del tetto fatta nel condominio di cui stiamo parlando.

Premesso che, come ho scritto nel primo post, i lavori vennero eseguiti e pagati nel 2021, è normale che nella precompilata del 2022 non se ne trovi traccia?

Quando l'anno scorso vennero fatte le dichiarazioni dei redditi 2021 nessun condòmino portò in detrazione la prima rata del bonus 50% perché si pensava che la banca avrebbe acquisito il credito.

Domanda: facendo le dichiarazioni dei redditi 2022 possiamo detrarre la seconda rata (la prima è persa) anche se nella precompilata non vi è traccia?
Grazie.
 

Nemesis

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trovo i dati relativi a lavori effettuati in altri condomìni e pagati nel 2022, ma NULLA inerente la manutenzione del tetto fatta nel condominio di cui stiamo parlando
Direi che è normale. Se nella dichiarazione dello scorso anno avessi indicato la prima rata della detrazione per lavori di ristrutturazione, quest’anno avresti trovato già precaricata la seconda rata di detrazione.
facendo le dichiarazioni dei redditi 2022 possiamo detrarre la seconda rata (la prima è persa) anche se nella precompilata non vi è traccia?
Sì. E la prima rata non è persa, come avevo scritto.
 

basty

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Domanda: facendo le dichiarazioni dei redditi 2022 possiamo detrarre la seconda rata (la prima è persa) anche se nella precompilata non vi è traccia?
Su questo non avrei dubbi: nella precompilata mancano molti dati, esempio spese rientranti nelle sanitarie (occhiali, ecc), canoni su locazioni, e se non ricordo male, non sono mai riportate le spese relative all'anno di riferimento.
I dati riportati sono desunti dalle precedenti dichiarazioni, quindi solo relativi dalla 2° rata in su, non da altre operazioni (bonifici o comunicazioni degli amministratori). @Nemesis, confermi o ricordo male? Anche se la tua sarà una 2° rata, non essendo stata presente l'anno scorso, mi pare inevitabile non sia presente.
Certo rimane anche il dubbio della mancata comunicazione da parte dell'amministratore: la domanda quindi sarebbe: cosa succede se l'amministratore non esegue le comunicazioni previste per i lavori condominiali detraibili? Cosa si sarebbe dovuto comunicare in caso di cessione del credito?
 

uva

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la prima rata non è persa, come avevo scritto.
Ora parlando con un altro condòmino ci sorge il dubbio che nel 2021 l'amministratore abbia pagato le fatture dell'impresa con bonifico ordinario (quello senza ritenuta d'acconto 8%).
In tal caso avremmo perso tutto il bonus 50%?!?
 

uva

Membro Storico
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la domanda quindi sarebbe
A queste domande non sappiamo rispondere.
Sappiamo solo che l'amministratore sostiene di aver fatto "tutto giusto" coadiuvato dal commercialista, e dice che la colpa della mancata acquisizione del credito è tutta della banca.
 

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