rosaemario

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno ho un quesito da porre e chiedo un parere a chi di competenza;
Sono proprietaria di un appartamento al 50% con il mio ex marito in una palazzina di quattro unità. due dei quattro (di cui una ha due unità abitative) hanno deciso di costituire il condominio per problemi legati alle spese da sostenere, e hanno deciso tra loro (premetto che io non abito nell'appartamento da ben dieci anni ed addirittura ho residenza in altra regione, per la quale mi è stato impossibile prendere parte all'assemblea) di incaricare un amministratore e decidere di installare un contatore di corrente condominiale,che serve a determinare tutti i consumi di corrente ad uso comune, di incaricare una ditta per le pulizie, di sistemare il cancello automatico ingresso auto ed altre pertinenze.
Visto che io non usufruisco di nessun uso e consumo di tutto ciò,in quanto la parte pur essendo mia del 50% dell'immobile è abitato dal mio ex, vi chiedo in quale misura debba essere coinvolta la mia persona a sostenere tali richieste.
Vi ringrazio anticipatamente a chi mi risponde, sperando di essere stata chiara nella spiegazione.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Il condominio esisteva anche prima, hanno solo scelto di incaricare un amministratore, che è obbligatorio solo sopra gli 8 condomini.
Le decisioni prese in assemblea con le corrette maggioranze sono vincolanti anche per te, che sarai tenuta a pagare le spese , per la quota che ti compete.
Devi essere però correttamente convocata alle assemblee, anche se poi non parteciperai.
Le spese sarebbero dovute anche se l’appartamento fosse vuoto e mai utilizzato da nessuno.
La divisione di tali spese tra te e il tuo ex marito dipende dagli accordi che avete preso tra voi, e a che titolo usa solo lui l’immobile.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Mi pare che il tuo ex consorte vivendo in quella casa, sua per la metà, dovrebbe essere più di te propenso al diretto controllo delle spese di condominio; che peraltro, da quanto hai scritto (contatore condominiale, cancello d'ingresso, ditta di pulizie,ecc.) appaiono del tutto logiche poiché d'evidente loro destinazione generale. Perciò, proprio in tale sua posizione e data la vostra chiara comunanza d'interessi in merito, lascia perplessi il fatto che tu non lo deleghi per le assemblee a cui t'è scomodo o difficile partecipare.
Ciò premesso, la risposta specifica al tuo quesito è più che semplice, direi banale: tutte le spese comuni, regolarmente deliberate dalla maggioranza dei condomini, gli fanno carico in base ai millesimi di ciascuna unità immobiliare; fermo l'obbligo dei contitolari di quindi ripartirsele a seconda della rispettiva quota (nel tuo caso al 50% con il tuo ex). Prosit!
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Riconosco l'improprietà, per la fretta, dell'espressione "delega" (meglio certamente quella di 'incarico') da parte della comproprietaria all'ex coniuge poiché intesa invece ai loro rapporti interni onde responsabilizzarlo nella sua partecipazione alle assemblee e alle delibere ivi assunte nel comune interesse. Ne faccio quindi menda.
 

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