Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Una signora vedova ha dimenticato per quattro anni, compreso quello corrente, di comunicare al suo datore di lavoro che il figlio non era più a suo carico. Di conseguenza ha usufruito (e sta usufruendo tuttora) della detrazione per carichi di famiglia, relativa al figlio a carico.
In tutti questi anni, però, ha compilato e spedito il modello 730, nel quale, correttamente, NON HA INSERITO il figlio tra i familiari a carico. Di conseguenza, quindi, a mio avviso, ai fini fiscali, non ha usufruito, in realtà, in questi anni, della detrazione per il figlio a carico, pur avendola avuta in busta paga.
Ora la signora è in dubbio se comunicare la cosa al datore di lavoro ed interrompere la detrazione non dovuta, nel timore di dover restituire dei soldi e, forse, di dover subire interessi e sanzioni.
A mio parere la signora potrebbe comunicare tranquillamente al datore di lavoro che il figlio non è più a carico, per esempio, dal mese scorso ed interrompere ad oggi l'erogazione del contributo, senza dover nulla al fisco, in quanto, in realtà, avendo correttamente compilato il 730 e non avendo, in realtà, mai usufruito della detrazione a fini fiscali, non ha arrecato nessun danno all'erario: praticamente la detrazione per figlio a carico le è stata applicata in busta paga, ma le è stata "tolta" con la dichiarazione fiscale.
Prima di dirlo alla signora, però, mi piacerebbe leggere qualche consiglio sul forum da parte di qualcuno più esperto di me in materia.
 
U

User_29045

Ospite
Nel 730 non fai altro che copiare i dati del C.U.

Il C.U. è emesso dal datore di lavoro.

Il datore di lavoro emette un C.U. basandosi anche sulle detrazioni, quale appunto quella per figli a carico.

Sul C.U. sono esposti valori numerici (espressi in euro) non corretti, perché tengono conto del figlio a carico, e questi valori sono stati copiati sul 730 dove è indicato che non ci sono figli a carico.

Sono i valori numerici ad essere sbagliati, poco importa cosa è stato dichiarato sul 730: il datore di lavoro ha applicato comunque una detrazione non dovuta e l'IRPEF dovuta risultante, di conseguenza, è minore.

Secondo me la signora deve comunque avvisare il datore di lavoro dicendo di non considerare più il figlio come a carico, e poi chiaramente ci potrebbero essere controlli e conguagli con sanzioni e interessi.

Questo è il mio personale parere: attendo il parere di altre persone, non è oro colato.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
la signora è in dubbio se comunicare la cosa al datore di lavoro ed interrompere la detrazione non dovuta, nel timore di dover restituire dei soldi e, forse, di dover subire interessi e sanzioni.
Può tranquillamente presentare la dichiarazione di variazione, con decorrenza 01/01/2020.
La sanzione, che sarebbe prevista dall'art. 11 del D.P.R. n. 600/1973, è improbabile che trovi applicazione.
 
Ultima modifica:
U

User_29045

Ospite
Tu comunque @Nemesis saneresti questa cosa comunicando al datore di lavoro la situazione corretta (assenza di figli a carico), giusto?
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Tu comunque @Nemesis saneresti questa cosa comunicando al datore di lavoro la situazione corretta (assenza di figli a carico), giusto?
Come ha già scritto @Nemesis poco sopra conviene comunicare al datore di lavoro la variazione con decorrenza 01/01/2020. E tutti vissero felici e contenti e con la C.U. coincidente con quanto verrà riportato nel Mod. 730/2021.
 
Ultima modifica:
U

User_29045

Ospite
(Scusate, avevo capito male, per "può tranquillamente presentare la dichiarazione di variazione" avevo inteso "al Fisco" anziché correttamente "al datore di lavoro")

(Insomma, il datore di lavoro va avvisato!)

(Scusate)
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
presentare la dichiarazione di variazione, con decorrenza 01/01/2020
Non capisco perchè dal 1.1.20 e non dal 1.4.20.
è improbabile che trovi applicazione.
Perchè? Forse per quello che dici dopo, cioè che "l'imposta scaturente dalla dichiarazione è corretta."? Quindi concordi con me che non c'è stato danno erariale (cioè appropriazione di soldi non dovuti) e che, quindi, non dovrebbero esserci somme da pagare/rimborsare o interessi nè sanzioni?
 

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