GPPLBN

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho inviato via mail al Condominio per richiedere il distacco dal riscaldamento condominiale
Non ho avuto al momento alcuna risposta
Mi sembra di aver capito che con l'entrata in vigore del nuovo regolamento condominiale ci sia la possibilità di distaccarsi dall'impianto
Quali strumenti ho a disposizione?
Grazie
Saluti
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Secondo me la strada da fare è questa, fai intervenire un tecnico installatore impianti di riscaldamento e fai verificare che non ci saranno squilibri termici e aggravi delle spese per gli altri come previsto dall'art 1118 cc magari fai rilasciare la perizia a prova di questi importanti particolari;

Art 1118 cc
...
Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.

Eseguito il lavoro invia una lettera raccomandata, ed invita l'amministratore al controllo (se lo desidera), magari allega copia della perizia con i risultati eseguiti dal tecnico.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
In genere la perizia è presa per buona, tranne che nel caso che vi siano riportati dati fuori di ogni logica.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Potrebbe farlo ma a spese proprie oppure in contraddittorio a spese di tutti eccetto l'interessato, e se le due non coincidono si andrà inevitabilmente in contenzioso, alla fine sarà il CTU nominato dal Giudice a dare la soluzione, che altro potrebbe succedere?
 

Elisabetta48

Membro Senior
Domanda da inesperta- Dall'articolo del codice che avete citato sembra che non occorra una approvazione condominiale. Però penso sia importante sapere se altri hanno già staccato l'impianto. Cerco di spiegarmi: per il tecnico chiamato a far la perizia è importante sapere se si è già staccato uno, o due, o tre...? O il numero dei "distaccati" è ininfluente? Meglio partire con una telefonata all'amministratore per sapere se qualcuno lo ha già fatto o è del tutto superfluo?
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Secondo me il dato dei distaccati è importante tanto quello degli 'ancora' attaccati. Infatti deve essere noto al tecnico il rapporto tra produzione, lato caldaia, e consumo, lato caloriferi, esistente al momento. Ciò per valutare al meglio lo sbilanciamento del carico termico.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
GUIDA AL DISTACCO DALL' IMPIANTO DI RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO
per visitatori/ lettori di propit

Condominio: il distacco dall’impianto di riscaldamento centralizzato
Una delle questioni più controverse che vengono animatamente discusse in assemblea riguardano la possibilità del distacco dall’impianto di riscaldamento centralizzato da parte di uno o piu’ condomini , condizione possibile in maniera esplicita dal18 giugno 2013, per effetto della entrata in vigore della legge 11 dicembre 2012, n. 220 (Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici”)
La problematica in questione ha comportato la modifica dell’ art. 1118 del codice civile che ha in fatto recepito quanto da anni si è consolidato in sede giurisprudenziale, ossia che il condomino possa rinunciare all ‘utilizzo del centralizzato se rispettate contemporaneamente due condizioni :
1)-che al distacco non conseguano notevoli squilibri di funzionamento,
2)-che al distacco non conseguano aggravi di spesa per gli altri condomini.

Riguardo a primo requisito (assenza di notevoli squilibri di funzionamento) occorre fare riferimento al Dpr n. 412 del 1993 che ha individuato in 20 gradi, con una tolleranza in eccesso di 2 gradi, la temperatura di esercizio ideale di un impianto di riscaldamento centralizzato. Da ciò si può dedurre che “l’ equilibrio di funzionamento” non viene alterato quando l’impianto di riscaldamento post distacco raggiunge e mantiene , in ogni stagione termica, con le varie differenze di temperature esterne e diversi assorbimenti dei singoli appartamenti, la predetta temperatura. Pertanto se il distacco altera tale equilibrio, allora la prima condizione non deve ritenersi soddisfatta e conseguentemente il condomino non potrà staccarsi dall’impianto centralizzato.
Riguardo al secondo requisito, grava sul condomino l’onere della prova incentrata sul fatto che il distacco non procurerà un aggravio di spese agli altri condomini (e non altererà l’ equilibrio termico) . La prova dovrà essere soddisfatta con una perizia ( a spese di colui che ambisce staccarsi) redatta da un termotecnico abilitato . Nella perizia dovranno essere indicati, oltre allo stato dei consumi effettivi dell’impianto, anche i consumi ipotizzati dopo il distacco, corredata da documenti convincenti e provanti l’assenza di alterazioni all’impianto centrale.
Ma gli oneri dati dal distacco non finiscono qui: la riforma prevede che il condomino distaccatosi seppure non più tenuto a partecipare alle spese ordinarie per il riscaldamento centralizzato, deve pur sempre continuare a concorrere alle spese di manutenzione straordinaria, di conservazione e di messa a norma dello stesso impianto.
Il tutto con riserva di verifica a posteriori : se dopo il distacco , nonostante la perizia si accerti che l’intervento di fatto ha prodotto squilibri di funzionamento e aggravi di spesa per gli altri condomini, si dovrà procedere al riallaccio a spese del condomino che ha eseguito l’operazione.
L'AUTORE
Ennio Alessandro Rossi

Inquadramento normativo- Art. 1118 c.c.- Diritti dei partecipanti sulle cose comuni.
-1comma
.Il diritto di ciascun condomino sulle parti comuni, salvo che il titolo non disponga altrimenti, è proporzionale al valore dell'unità immobiliare che gli appartiene.-2comma.Il condomino non può rinunziare al suo diritto sulle parti comuni.-3comma.Il condomino non può sottrarsi all'obbligo di contribuire alle spese per la conservazione delle parti comuni, neanche modificando la destinazione d'uso della propria unità immobiliare, salvo quanto disposto da leggi speciali.-4comma.Il condomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma.
 
Ultima modifica:

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
IL DISTACCO non è cosi' conveniente come sembra:
si pensi solo al costo della perizia, all' acquisto della nuova caldaia che va ammortizzato credo al massimo in una decina di anni , al collegamento della stessa con i temosifoni attuali se idonei, alle rilevanti spese della installazione ex novo della canna fumaria che deve arrivare ben oltre il colmo, alla continuazione del sostenimento di spese condominiali di cui sopra ( conservazione dell ' impianto centralizzato ), le spese di revisione della propria nuova caldaia comunque proporzionalmente superiori alla quota parte di spesa comune a tale scopo ; ai lavori del muratore , al costo del rilevatore di ossidi e gas, al rischio di iniziare una lite per il decoro architettonico eventualmente leso etc..... ....ed al fatto comunque che si ha comunque una potenziale " bomba in casa " ben meno sicura di un impianto inserito in apposito locale e sotto controllo del terzo responsabile e responsabilità dell' AC .....
Salvo i casi specifici il riscaldamento piu' economico a detta dei termotecnici è il centralizzato con valvole termostatiche e contacalorie ; in questo caso ( meno consumo meno pago ) indirizzare gli investimenti ( risparmio 65% su tutto , se l' intervento è inserito in un contesto piu' ampio ) al cappotto interno che fa anche da insonorizzante ( meglio sarebbe esterno ma bisogna metter tutti d'accordo ) , alla coibentazione e cambio dei serramenti , alla coibentazione dei ponti termici, all'isolamento del solaio o del soffitto .....

.e qui mi fermo perché il ns daniele ne sa di piu' e pertanto mi fermo anche aspettando che Russia e Ucraina si diano una calmata ; Diversamente bisognerà puntare sui vecchi cari cappotti, sciarpe , guanti magari bucati in punta e flanelle di lana e calzamaglie (per gli uomini tipo far west ) con la magra consolazione che in tal caso il problema del distacco si , distacco no si risolve da solo
 

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