Marco70

Nuovo Iscritto
Innanzitutto un saluto a tutti! Un anno fa è venuto a mancare il mio unico fratello, divorziato, con un unico figlio. I miei genitori, entrambi in vita, possiedono due case e un po' di denaro suddiviso in un libretto e alcuni buoni postali intestati a loro nome. Poichè è mia intenzione NON far fare loro alcun testamento, i miei vorrebbero perlomeno essere certi che un domani, quando entrambi non ci saranno, questa piccola liquidità vada esclusivamente a me, e mio nipote non possa rivalersene in alcun modo. Pensavamo quindi di togliere le loro firme da libretto e buoni e intestarli esclusivamente al sottoscritto... ma è una buona idea? Ho il dubbio che un domani, quando entrambi non ci saranno più, questo "passaggio" di soldi possa essere visto come una donazione e quindi mio nipote possa in ogni caso pretenderne una quota. E se ho ragione, esiste un modo per risolvere il problema? Sperando di esser stato chiaro, vi ringrazio anticipatamente!
 

erwan

Membro Assiduo
Spero che lei si sia espresso male, perché scrivendo "è mia intenzione NON far fare loro alcun testamento" lei è al limite dell'indegnità!
i suoi genitori sono liberi, e devono essere liberi, di decidere della propria successione.

se invece è loro intenzione di non fare testamento (ma poi perché ?) si privano del mezzo più logico per favorirla nel trasmetterle una quota maggiore di patrimonio.
 

Franz

Membro Attivo
Impresa
mai letto qua sul forum che un figlio non vuole far fare testamento ai genitori..sapevo che erano i genitori a decidere se fare testamento o meno

comunque = il figlio in vita ha diritto ad 1/3 dell'eredità dei genitori, il nipote ache lui ha diritto ad 1/3, in rappresentazione di suo padre, e l'ultimo 1/3 và a chi indicato nel testamento..se non c'è testamento, si divide in parti uguali tra figlio e nipote

i genitori in vita possono donare 1/3 del loro patrimonio a chi vogliono, anche ad estranei della famiglia, senza che i loro eredi legittimi possano mai reclamare qualcosa dopo la sua morte..quindi se la somma sul libretto non supera 1/3 del patrimonio, non c'è nessun problema

quando muore il primo genitore, senza testamento, 1/3 và al coniuge rimasto, 1/3 al figlio, 1/3 al nipote

quando muore il secondo genitore, senza testamento, 1/2 và al figlio e 1/2 al nipote
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
secondo me il testamento è la cosa migliore perchè consente ai tuoi di mantenere la disponibilità di soldi di cui potrebbero aver bisogno. in caso contrario prendono i soldi dei buoni e te li danno.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Concordo pienamente con erwan e Franz per quanto riguarda il loro preambolo.
Dato che di sicuro quelle riportate sono le volontà dei genitori evidenzio che ci sono due immobili e delle disponibilità in denaro.
Anche il nipote ha diritto alla legittima, quindi, come evidenziato in precedenza, avrebbe dei diritti anche alla morte (tra 100 anni) del primo dei nonni.
Quindi occorre innanzitutto che i nonni si donino l'usufrutto dei due immobili in modo da prenderne i frutti anche quando uno non ci sarà più, poi decidere come dividere gli stessi, per la parte in denaro possono liquidarla e in contanti passarla al figlio, il quale la manterrà nella propria disponibilità per i bisogni futuri dei genitori.
Luigi
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
E che avrà mai fatto tuo fratello (defunto) per meritarsi tanto astio da cercare addirittura di privare il nipote del suo diritto?
Io ho due figli e due nipoti (da parte di uno dei due figli). Se dovesse rendersi necessario dividerei anche gli organi in parti eguali fra loro.....
Bah!:rabbia::rabbia::rabbia::rabbia::rabbia::rabbia::rabbia::disappunto::disappunto::disappunto::disappunto::disappunto:
 

Marco70

Nuovo Iscritto
Prendo atto che c'è stato un fraintendimento, e cerco di spiegare meglio la situazione. I miei genitori non hanno mai voluto fare alcun testamento. In famiglia si era sempre detto che, quando entrambi sarebbero venuti a mancare, una casa (quella in cui vivono) sarebbe andata a me e l'altra (quella delle vacanze) a mio fratello, e questo è sempre stato più che sufficiente per noi tutti. Ora, con la morte di mio fratello, i miei genitori sono preoccupati che mio nipote possa non tener fede a questo tacito accordo, anche influenzato dalla madre, per il fatto che i due immobili hanno valore molto differente. Ed io NON voglio far fare loro alcun testamento, sebbene mi favorirebbe, proprio perchè so che è una cosa che in cuor loro non vorrebbero fare (altro che indegno!). Detto questo, d'accordo con loro accetterei unicamente in dono quelle liquidità di cui dicevo nel primo post (il cui valore, per la cronaca, non supera i 40.000 euro) e quindi riformulo la domanda: possono i miei genitori donarmi dei soldi senza che questi possano poi essere reclamati in qualche modo? In alcune discussioni lette sul forum pare che finchè in vita si possa regalare qualsiasi ammontare senza alcun vincolo, in altre si dice che potrebbero esser viste come donazioni... per questo sono molto confuso. Resto a disposizione per eventuali altri chiarimenti se ce ne fosse bisogno, e ringrazio nuovamente chi vorrà/potrà rispondermi (senza ovviamente propormi la soluzione del testamento).
 

erwan

Membro Assiduo
grazie per il chiarimento!
resta però incomprensibile la ragione per cui i genitori il testamento non lo vogliano assolutamente fare, soprattutto se sono preoccupati per il nipote.
con il testamento si metterebbero il cuore in pace scrivendo un semplice foglio di tre righe.
perché non adoperare lo strumento più adatto e concepito proprio allo scopo e complicarsi la vita con espedienti di dubbia efficacia?
(tra l'altro, persino se il fratello fosse stato ancora in vita, il testamento sarebbe comunque stato consigliabile per giustificare le diverse attribuzioni
 

Franz

Membro Attivo
Impresa
è vero che in vita ognuno può donare ciò che vuole;

se però tali donazioni danneggiano la quota di eredità legittima di qualche erede legittimario, la donazione si può impugnare e contestare legalmente, ma sempre dopo la morte del donante

poi, rientrano nelle donazioni le elargizioni di cifre NON di modico valore, e 40.000 euro non è un modico valore(anche se la legge non specifica il limite del modico valore)

ma con due case di proprietà dei genitori, ritengo difficile che 40.000 euro vadano oltre la quota di 1/3 del loro patrimonio...e siccome la quota disponibile, ossia quella che i genitori possono lasciare a chi vogliono, è di 1/3, ritengo che quei 40.000 euro non danneggiano la quota di eredità legittima del nipote, che quindi nulla potrà impugnare
 

erwan

Membro Assiduo
per la precisione la quota libera sarà di 1/4 sul patrimonio del genitore che muore per primo e di 1/3 su quello che muore per secondo;
da considerare tra l'altro che le quote sulle case cadranno in tutte e due le successioni, aumentando le imposte da pagare;
poi, se si sarà lasciato che operi la successione legittima, bisognerà aggiungere le spese dell'atto di divisione per ottenere la ripartizione voluta.
 

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