In un condominio, amministrato da un condomino di nome Caio, si decide di fare un lavoro con determinate modalità operative e per un certo importo. Vengono raccolte le quote e si procede all'affidamento ad una ditta, con impegno ad emettere fattura. Il lavoro viene eseguito in maniera difforme e carente rispetto a quanto concordato, sicché interviene il condomino Tizio che chiede spiegazioni a Caio. Quest'ultimo non risponde, anzi organizza incontri personali e di gruppo privati con altri condomini, attraverso i quali spiega che il lavoro è stato fatto nel migliore dei modi e chiede addirittura una integrazione alla spesa che gli viene concessa. A questo punto Tizio invia una diffida privata con raccomandata A/R a Caio, documentando tutte le inadempienze di Caio ed esigendo la presentazione della fattura nell'assemblea di fine anno; ma Caio risponde aTizio con una controdiffida legale, nella quale Tizio viene ritenuto reo di diffamazione e viene diffidato ad astenersi da ulteriori azioni, pena la messa in atto di azioni giudiziarie. Si arriva all'assemblea e Tizio, notando una diffusa omertà e sottintesa ostilità, preferisce non affrontare il problema per non cadere in una trappola. Il rendiconto viene approvato con l'inserimento dell'importo "ufficialmente" pagato ma senza la presentazione della fattura, bensì della ritenuta d'acconto versata. Caio continua ad amministrare il Condominio per i primi 4 mesi del 2018 e nel frattempo fa eseguire un altro lavoro per un importo già concordato. Al quinto mese, con apposita assemblea, si delibera di affidare il condominio ad un amministratore esterno e contestualmente viene fatto presente che l'ultimo lavoro effettuato ha richiesto un'ulteriore integrazione di spesa, quasi il doppio, sicché viene esibita ma subito ritirata la relativa fattura. La maggioranza approva e decide di inserire la documentazione dei primi 5 mesi nel rendiconto di fine 2018 che sarà a carico del nuovo amministratore, tant'è che questi provvede al recupero delle quote per la spesa supplementare sul predetto ultimo lavoro effettuato. Ora, da circa due mesi Tizio sta chiedendo ripetutamente al nuovo amministratore, insieme ad altri tre condomini, di avere copia del l'F770 relativo alle ritenute d'acconto del 2017 e copia della fattura relativa all'ultimo lavoro fatto nei primi quattro mesi del 2018, ma questo professionista adduce le più disparate motivazioni e rinvii e non presenta ancora nulla. Adesso Tizio si pone un problema: "se invio la richiesta tramite raccomandata A/R, trattandosi di una richiesta relativa a documenti risalenti alla gestione di Caio e alla luce della pregressa diffida ricevuta dal legale di Caio stesso, vi è il rischio che in questa richiesta si possa ravvedere un accanimento nei confronti di Caio ed essere quindi esposto a possibile querela?" Grazie.