SANTABARBARA
Nuovo Iscritto
BUONGIORNO a TUTTI
(anche se il buongiorno oggi non si vede...)
3 anni fa ho acquistato due appartamenti di un ultimo piano con terrazzo di propietà.
dagli atti di compravendita precedenti si è evinto la servitù indicata in oggetto, ed i venditori
affermano (e dichiarano per iscritto nell'atto preliminare) che tale servitù è venuta a cadere poichè mai utilizzata da oltre venti anni (a conferma di ciò gli immobili sottostanti hanno avuto un cambio di destinazione ufficio), e nel rogito questa non viene menzionata.
Verificato lo stato di degrado dei solai, e ritenendo opporturo il rifacimento, ho presentato progetto all'urbanistica e per ovvie ragioni il mio tecnico ha riprogettato l'intera area e con la RIDISTRIBUZIONE DELLA CUBATURA , siamo stati in grado di ampliare un vano lavanderia posto sul terrazzo (anch'esso di mia esclusiva proprietà) inglobando le scale che portavano sul terrazzo.
quindi viene escluso ognni accesso a esso.
oggi al ritiro del permesso veniamo contattati dai proprietari del piano inferiore i quali ci intimano di bloccare i lavori se non sottoscriviamo una carta nella quale rinunciamo a chiedere la loro quota di partecipazione al rifacimento dei solai, giocandosi la carta della servitù!
ora mi chiedo:
1 hanno la possibilità effettiva di farlo (sicuramente di diritto sì: anche se è tutto da conprovare davanti a un giudice)?
2 non dovrebbe spettare a loro l'onere della prova del diritto alla servitù?
3 posso proporre di consegnare le chiavi di casa per far stendere i panni ? (tanto non lo faranno mai).
tenete presente che per ritirare il permesso devo versare un importo di circa 11.000,00 euro...e il mio timore è che vadano persi se costoro la spuntano.
un grazie anticipato a tutti.
(anche se il buongiorno oggi non si vede...)
3 anni fa ho acquistato due appartamenti di un ultimo piano con terrazzo di propietà.
dagli atti di compravendita precedenti si è evinto la servitù indicata in oggetto, ed i venditori
affermano (e dichiarano per iscritto nell'atto preliminare) che tale servitù è venuta a cadere poichè mai utilizzata da oltre venti anni (a conferma di ciò gli immobili sottostanti hanno avuto un cambio di destinazione ufficio), e nel rogito questa non viene menzionata.
Verificato lo stato di degrado dei solai, e ritenendo opporturo il rifacimento, ho presentato progetto all'urbanistica e per ovvie ragioni il mio tecnico ha riprogettato l'intera area e con la RIDISTRIBUZIONE DELLA CUBATURA , siamo stati in grado di ampliare un vano lavanderia posto sul terrazzo (anch'esso di mia esclusiva proprietà) inglobando le scale che portavano sul terrazzo.
quindi viene escluso ognni accesso a esso.
oggi al ritiro del permesso veniamo contattati dai proprietari del piano inferiore i quali ci intimano di bloccare i lavori se non sottoscriviamo una carta nella quale rinunciamo a chiedere la loro quota di partecipazione al rifacimento dei solai, giocandosi la carta della servitù!
ora mi chiedo:
1 hanno la possibilità effettiva di farlo (sicuramente di diritto sì: anche se è tutto da conprovare davanti a un giudice)?
2 non dovrebbe spettare a loro l'onere della prova del diritto alla servitù?
3 posso proporre di consegnare le chiavi di casa per far stendere i panni ? (tanto non lo faranno mai).
tenete presente che per ritirare il permesso devo versare un importo di circa 11.000,00 euro...e il mio timore è che vadano persi se costoro la spuntano.
un grazie anticipato a tutti.