Nightmare

Nuovo Iscritto
Conduttore
@Nemesis Mi scusi, ma non riesco a capire dove avremmo sbagliato.
Io ho mandato raccomandata a/r per recedere anticipatamente,siccome sul mio contratto c'è scritto:"il conduttore può recedere con preavviso di mesi 6.", sulla raccomandata di recesso ho scritto che avrei voluto lasciare casa il 30/06/2021(ho inserito questa data, per rispettare i 6 mesi).
Successivamente, ho avuto dei problemi, che mi hanno spinto ad andar via a dicembre, quindi ho telefonato il proprietario, mi sono accordato con lui e in data 18/12/2020 ho riconsegnato l' immobile, chiavi e ho firmato il verbale di riconsegna dell'immobile.
Sul verbale che ho firmato ho scritto che nel caso in cui il proprietario avesse trovato un nuovo inquilino,io non avrei dovuto versargli più nulla. Invece, nel caso in cui, fino al 30/06/2021, lui non fosse riuscito a trovare nessuno, io avrei dovuto versargli i 6 mesi di preavviso(come è giusto che sia). Inoltre ho inserito che in data 30/06/2021, nel caso in cui non avesse trovato prima un inquilino,i nostri rapporti si sarebbero interrotti e io non avrei dovuto pagargli più nulla. Io credo che sia stato fatto tutto in maniera corretta, anzi io conduttore ho liberato la casa con largo anticipo di 6 mesi, quindi non vedo dove si sia sbagliato...
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
in data 18/12/2020 ho riconsegnato l' immobile, chiavi e ho firmato il verbale di riconsegna dell'immobile
Quindi, come avevo già scritto, in quella data il contratto si è risolto.
Ma prima avevi scritto che "Alla fine del verbale, feci aggiungere che, nel caso in cui il proprietario non avesse trovato un nuovo conduttore, il contratto si sarebbe risolto il 30/06/2021".
Che è sbagliato. Il 30/6/2021 termina il tuo obbligo di corrispondere l'indennità di preavviso. La risoluzione è avvenuta con la sottoscrizione del verbale di riconsegna dell'immobile.
 

Nightmare

Nuovo Iscritto
Conduttore
Grazie, ho capito di aver sbagliato a scrivere cosi.Cosa può succedere a causa di quel' errore?
Questi non dovrebbero essere problemi del locatore? Ovvero quello di chiudere il contratto all'Agenzia delle Entrate?
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Siete ancora in tempo a comunicare all'Agenzia delle Entrate la risoluzione anticipata del 18/12/2020. Basta versare i 67 Euro con F24 codice tributo 1503 (se il locatore non aveva optato per il regime di cedolare secca) e consegnare all'Agenzia delle Entrate il mod. RLI con la copia del versamento. Oppure agire in via telematica con le credenziali Fisconline per pagare e dichiarare contemporaneamente. Di solito lo fa il locatore, ma entrambi siete responsabili del mancato adempimento se non lo farete in tempo, sanabile comunque con sanzione e interessi. Nessuno comunque andrà in galera per così poco !
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Questi non dovrebbero essere problemi del locatore?
Infatti, come già detto, generalmente la pratica di risoluzione contratto presso l'Agenzia delle Entrate viene svolta dal locatore.
Per farlo non occorre presentare all'Agenzia il verbale di riconsegna dell'immobile né documentare la data precisa in cui il rapporto di locazione si è concluso.
Quindi se il locatore invierà il mod. RLI nei prossimi mesi indicando una data di risoluzione successiva al 18/12/2020, non succederà nulla. Lui dovrà tenerne conto nella sua dichiarazione dei redditi, cosa che a te non riguarda.
 

GIANLUCA69

Membro Attivo
Professionista
Con la raccomandata a/r è stata esercitata la facoltà (contrattualmente concordata) di far cessare tutti gli effetti giuridici del contratto entro il termine non superiore di sei mesi -decorrente dalla data di ricevimento racc. a/r- anziché alla scadenza naturale stabilita in contratto; ciò significa, da un lato, che il conduttore ha diritto di occupare l'immobile per ulteriori sei mesi -e non oltre-, dall'altro, che il locatore ha diritto di ricevere il canone per tutta la durata dell'occupazione -che diventa senza titolo alla scadenza del sesto mese e comporta relativa indennità a titolo risarcitorio-; in altre parole, sul conduttore residua l'obbligo di pagare sei mensilità e quello di riconsegnare l'immobile non oltre il sesto mese; sul locatore il diritto a ricevere ancora non più di sei canoni e quello di riavere la riconsegna dell'immobile entro e non oltre il sesto mese.


Sul verbale (immagino sottoscritto da entrambe le parti) è stato concluso un accordo “novativo” che, expressis verbis, stabilisce: 1) la volontà di risolvere il contratto alla data di cui alla raccomandata; 2) la cessazione dell'obbligo di riconsegna in capo al conduttore (ed implicita accettazione con eventuale restituzione del deposito cauzionale); 3) il diritto a ricevere -e l'obbligo di corrispondere- i canoni sino alla data di cui alla raccomandata o a quella -antecedente- di occupazione dell'immobile da parte di nuovo conduttore.


Pertanto: a) in un ipotetico contenzioso con l'Agenzia delle Entrate il verbale non potrebbe costituire prova documentale idonea a comprovare avvenuta risoluzione consensuale; b) la riscossione dei canoni è per il locatore da assoggettare a reddito locativo; c) il locatore avrà diritto alla registrazione -previo esborso di € 67- non prima di sei mesi dalla raccomandata a/r, o dalla data precedente di risoluzione consensuale -ove abbia individuato nuovo conduttore-; d) il mero rilascio immobile -con o senza relativo verbale di consegna- può costituire comportamento concludente della volontà di far cessare gli effetti giuridici del contratto se accompagnato dall'estinzione (satisfattiva o non -per rinuncia, compensazione, ecc-) dell'obbligo -residuale- di pagamento canoni e dell'obbligo -residuale- di restituzione deposito cauzionale.
 

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