effemme8

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,
riporto quesito :

per un mutuo-FISSO a cui è applicato un TAEG 1,75%,
nel caso venisse ridotto il capitale residuo da 200'000 a 150'000 (per versamento della solla di 50'000€ ) :

> la banca ricalcola le rate per un TAEG all'1,75% .... oppure applica il TAEG che applicherebbe "in quel momento" ad un nuovo mutuo da 150'000 ?
 

Trapanatore

Nuovo Iscritto
Professionista
La banca riduce la quota capitale ed applica gli interessi al capitale residuo spalmato sulle rate rimanenti. Se ti restano 100 rate, pagherai la quota capitale residua più gli interessi spalmati sulle rate residue. Tutte informazioni che otterrai gratis in 2 minuti parlando con la tua banca
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Le "condizioni" di un finanziamento non possono cambiare perchè si decide di estinguere parzialmente il capitale residuo.

La questione è verificare se è "contrattualmente" ammessa una simile operazione (anticipo).
Spesso piuttosto che ridurre il valore della rata potrebbero ridurre la durata residua eliminando le ultime rate proporzionalmente al valore anticipato.
 

Strozzapapere

Nuovo Iscritto
Professionista
Il tasso rimane invariato così come la durata, quello che ridurrai sarà la rata mensile. Per i calcoli e le modalità devi rivolgerti alla tua filiale e leggere il contratto di mutuo stipulato. L'estinzione parziale o totale è sempre ammessa ed è sempre gratuita
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
L'estinzione parziale o totale è sempre ammessa ed è sempre gratuita
L'art. 40, comma 1 del TUB (D. Lgs. n. 385/1993), oggi vigente recita:
I debitori hanno facoltà di estinguere anticipatamente, in tutto o in parte, il proprio debito, corrispondendo alla banca esclusivamente un compenso onnicomprensivo per l'estinzione contrattualmente stabilito. I contratti indicano le modalità di calcolo del compenso, secondo i criteri stabiliti dal CICR al solo fine di garantire la trasparenza delle condizioni.
Per i mutui contratti prima del 2 febbraio 2007 (acquisto di unità immobiliari adibite ad abitazione principale) i costi per l'estinzione anticipata o il rimborso parziale anticipato (che allora erano legali) sono stati ridotti in base all'accordo raggiunto tra l'ABI e le Associazioni dei consumatori rappresentative a livello nazionale il 2 maggio 2007, e al nuovo accordo del 17 marzo 2008 relativo ai mutui frazionati.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
la durata è l'unica cosa che non si può ridurre in un mutuo, mai

Da cosa hai ricavato tale tua affermazione?
Nemmeno ti accorgi del controsenso?
Se non fosse mai possibile ridurre la durata non sarebbe possibile nemmeno l'estinzione anticipata.


Ps.
Ho letto ora
Ho messo Roma ma abito altrove per fortuna, i miei dati sono tutti fasulli perché non li scrivo sui forum.
 
Ultima modifica:

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
la durata è l'unica cosa che non si può ridurre in un mutuo, mai
Non mi pare. Vero però che potrebbero esserci difficoltà, anche a seconda delle prassi di ciascun istituto di credito. Quando sono andato in giro per banche a chiedere le condizioni di un mutuo e mi sono informato anche su questa eventualità, di iniziare un mutuo e poi ridurre gli anni (anziché la rata) qualora si disponga di liquidità per l’estinzione parziale, alcune banche hanno fortemente scoraggiato l’ipotesi sostenendo tra l’altro che, nel caso, servirebbe un nuovo, costoso (persino 2.000 euro?) intervento notarile per modificare la durata dell’ipoteca. Un’altra banca viceversa ha affermato che la riduzione degli anni si può tranquillamente fare con semplice scambio di lettere (purché rispettando il rapporto rata/reddito, quindi con l’Ok “reddituale” della banca che accetti la richiesta del cliente) senza passare di nuovo dal notaio, lasciando dunque invariata la durata dell’ipoteca… e poi quando il mutuo sarà concluso la banca chiederà in ogni caso la cancellazione dell’ipoteca. Non so però se ci siano controindicazioni rispetto a questa prassi della banca.

Anche da tenere presente che il tasso non viene ricalcolato con l’estinzione parziale, il che da una parte è un bene se nel frattempo sono aumentati i tassi, dall’altra non consente di avvantaggiarsi del minor tasso che si sarebbe ottenuto facendo sin dall’inizio il mutuo con importo minore. Ho infatti notato che i tassi seguono scaglioni crescenti in rapporto alla % finanziata (importo mutuo su valore immobile) e in rapporto alla durata. Quindi se si parte con un tasso fisso 1% perché è quello su un ventennale che finanzia tra 50 e 65%, per dire, e un mese dopo si estingue parzialmente portando il mutuo al 49% del valore e durata di soli 15 anni, resterà comunque il tasso 1% e non lo 0,70%, per dire, che magari si sarebbe applicato su un mutuo <50% del valore e durata 15 anni.
Così almeno ho ricavato da alcuni colloqui con funzionari e direttori.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto