Buonasera a tutti,
la situazione è molto complessa e contorta. Trattasi di seconde case.
A Marzo di quest'anno ho affidato l'incarico ad una giovane geometra per la fusione di due immobili tramite apertura di un varco in un muro portante, con l'ulteriore obiettivo di usufruire dell'Ecobonus 110 una volta terminata la pratica. Uno dei due immobili, pur essendo accatastato A5, non aveva nessun allaccio, privo di finestre e con solo un camino. La geometra decide quindi di prolungare l'impianto elettrico e di riscaldamento installando una presa di corrente e un termosifone. Inoltre decide di mettere gli scuri delle finestre esterne per fare le foto e far risultare che siano presenti gli infissi interni.
Dopo una raccolta di documentazione durata circa 4 mesi, a fine Luglio viene depositata la SCIA in comune.
Verso metà Settembre iniziano i lavori e giusto sul posto mi accorgo che il varco è stato eseguito da 70cm anzichè da 80cm. Iniziano accese discussioni e un periodo in cui la geometra diventa spesso irreperibile.
Dopo alcuni scambi di PEC si trova l'accordo in uno sconto sul preventivo, del quale avevo solo la cifra indicata in una e-mail di Marzo, senza nessun computo metrico che era invece stato promesso e del quale pure io mi ero dimenticato.
Nel frattempo mi assalgono molti dubbi sull'operato della geometra, quindi contatto un altro professionista e mi da una lista di documenti da fornirgli per esaminare la pratica, compresa una certa "variante in corso d'opera" della quale non ho mai saputo il contenuto. Fatto sta che questi documenti NON MI SONO MAI STATI FORNITI nonostante le mie PEC, rimaste senza risposta, ed ho pure fatto una brutta figura col suddetto professionista.
A quel punto mi viene presentato un consuntivo in cui si manifestano costi extra non preventivati e comunque esorbitanti per il lavoro fatto e che solo dopo ulteriori discussioni vengono limati.
Sono stremato e l'intenzione è quella di chiudere i rapporti con questa geometra che è sempre meno presente e professionale. Infatti sono io a presentarmi di sorpresa nel suo ufficio ed esco con tutte le fatture, lei mi fornisce il foglio del catasto con l'accorpamento.
So per certo che l'ingegnere ha chiuso la sua pratica, chiudo a lei se è stata chiusa anche quella in comune e mi risponde: Hai pagato le fatture?
I bonifici a saldo erano stati emessi il giorno stesso, cioè Venerdì scorso e da li è sparita nuovamente. Le faccio presente che non è simpatico usare informazioni della mia abitazione in questo modo, ma nulla.
Ieri ho mandato l'ennesima PEC, questa volta con in copia ingegnere e impresa edile, chiedendo di fornirmi tutta la documentazione, tutte le certificazioni necessarie e la copia delle mie chiavi di casa.
Al momento tutto tace e la voglia di rivolgermi ad un avvocato sta diventando un esigenza.
I problemi ora sono:
1) Possibile che possa prendersi tempo infinito per chiudere la pratica senza farsi viva con tutta questa mancanza di professionalità e trasparenza senza che io abbia modo di tutelarmi? Ho una casa come ho spiegato senza finestre, ora collegata ad un altra invece arredata e con l'inverno alle porte.
2) Che ne sarà degli impianto elettrico e di riscaldamento che ha prolungato e che, visti i disastri compiuti, mai e poi mai farò l'Ecobonus 110 con lei? Mi ha anche attaccato gli scuri al muro con degli angolari.
3) Non ricordo con certezza di averlo firmato, ma potrebbe avere in mano anche l'incarico per portare avanti le verifiche in vista dell'Ecobonus 110 e non so come muovermi non avendo rapporti di fiducia con lei. Devo assolutamente fermarla ed evitare di darle modo di emettere altre fatture per cose che non intendo più portare avanti per ovvi motivi e che nemmeno sono sicuro di aver accettato facesse.
Sono disperato....
la situazione è molto complessa e contorta. Trattasi di seconde case.
A Marzo di quest'anno ho affidato l'incarico ad una giovane geometra per la fusione di due immobili tramite apertura di un varco in un muro portante, con l'ulteriore obiettivo di usufruire dell'Ecobonus 110 una volta terminata la pratica. Uno dei due immobili, pur essendo accatastato A5, non aveva nessun allaccio, privo di finestre e con solo un camino. La geometra decide quindi di prolungare l'impianto elettrico e di riscaldamento installando una presa di corrente e un termosifone. Inoltre decide di mettere gli scuri delle finestre esterne per fare le foto e far risultare che siano presenti gli infissi interni.
Dopo una raccolta di documentazione durata circa 4 mesi, a fine Luglio viene depositata la SCIA in comune.
Verso metà Settembre iniziano i lavori e giusto sul posto mi accorgo che il varco è stato eseguito da 70cm anzichè da 80cm. Iniziano accese discussioni e un periodo in cui la geometra diventa spesso irreperibile.
Dopo alcuni scambi di PEC si trova l'accordo in uno sconto sul preventivo, del quale avevo solo la cifra indicata in una e-mail di Marzo, senza nessun computo metrico che era invece stato promesso e del quale pure io mi ero dimenticato.
Nel frattempo mi assalgono molti dubbi sull'operato della geometra, quindi contatto un altro professionista e mi da una lista di documenti da fornirgli per esaminare la pratica, compresa una certa "variante in corso d'opera" della quale non ho mai saputo il contenuto. Fatto sta che questi documenti NON MI SONO MAI STATI FORNITI nonostante le mie PEC, rimaste senza risposta, ed ho pure fatto una brutta figura col suddetto professionista.
A quel punto mi viene presentato un consuntivo in cui si manifestano costi extra non preventivati e comunque esorbitanti per il lavoro fatto e che solo dopo ulteriori discussioni vengono limati.
Sono stremato e l'intenzione è quella di chiudere i rapporti con questa geometra che è sempre meno presente e professionale. Infatti sono io a presentarmi di sorpresa nel suo ufficio ed esco con tutte le fatture, lei mi fornisce il foglio del catasto con l'accorpamento.
So per certo che l'ingegnere ha chiuso la sua pratica, chiudo a lei se è stata chiusa anche quella in comune e mi risponde: Hai pagato le fatture?
I bonifici a saldo erano stati emessi il giorno stesso, cioè Venerdì scorso e da li è sparita nuovamente. Le faccio presente che non è simpatico usare informazioni della mia abitazione in questo modo, ma nulla.
Ieri ho mandato l'ennesima PEC, questa volta con in copia ingegnere e impresa edile, chiedendo di fornirmi tutta la documentazione, tutte le certificazioni necessarie e la copia delle mie chiavi di casa.
Al momento tutto tace e la voglia di rivolgermi ad un avvocato sta diventando un esigenza.
I problemi ora sono:
1) Possibile che possa prendersi tempo infinito per chiudere la pratica senza farsi viva con tutta questa mancanza di professionalità e trasparenza senza che io abbia modo di tutelarmi? Ho una casa come ho spiegato senza finestre, ora collegata ad un altra invece arredata e con l'inverno alle porte.
2) Che ne sarà degli impianto elettrico e di riscaldamento che ha prolungato e che, visti i disastri compiuti, mai e poi mai farò l'Ecobonus 110 con lei? Mi ha anche attaccato gli scuri al muro con degli angolari.
3) Non ricordo con certezza di averlo firmato, ma potrebbe avere in mano anche l'incarico per portare avanti le verifiche in vista dell'Ecobonus 110 e non so come muovermi non avendo rapporti di fiducia con lei. Devo assolutamente fermarla ed evitare di darle modo di emettere altre fatture per cose che non intendo più portare avanti per ovvi motivi e che nemmeno sono sicuro di aver accettato facesse.
Sono disperato....