Salve a tutti, premetto che sono inesperto del settore e alla mia prima esperienza nella vendita di un immobile mi trovo in un problema abbastanza urgente da risolvere. Il caso è il seguente: sto per vendere un immobile ereditato dove è stato effettuato un condono nel 1989 su una parte del magazzino, sono in possesso della fattura del geometra in cui c'è scritto "aggiornamento catastale con denuncia di variazione al NCT n° xx/89 planimetria fabbricati mod. 26 e allegati" ma non ho il "rilascio della sanatoria del condono" che però il geometra sostiene di averci consegnato.
L'impiegata del notaio ci fa notare che, essendoci stato un condono, serve per forza quel documento ma a 10 giorni dalla stipula del rogito non riusciremo mai a procurarlo facendo domanda all'ufficio del comune in quanto ci hanno risposto di avere tempi di attesa di minimo due mesi (a causa del bonus 110%).
Il geometra (in pensione da anni quindi non so se aggiornato con le eventuali ultime disposizioni in materia) sostiene che si può portare lo stesso a buon fine la vendita in quanto basterebbe un'autocertificazione scritta da lui ed il sottoscritto per poi ovviamente consegnare il "rilascio della sanatoria del condono" in un secondo momento quando ne saremo in possesso tra 2/3 mesi.
Secondo il vostro parere o esperienza il notaio potrebbe accettare una cosa del genere?
L'immobile inoltre è senza corrente elettrica, caldaia, e linea dell'acqua (tutto scritto sul preliminare già accettato), può essere venduto lo stesso?
L'impiegata del notaio ci fa notare che, essendoci stato un condono, serve per forza quel documento ma a 10 giorni dalla stipula del rogito non riusciremo mai a procurarlo facendo domanda all'ufficio del comune in quanto ci hanno risposto di avere tempi di attesa di minimo due mesi (a causa del bonus 110%).
Il geometra (in pensione da anni quindi non so se aggiornato con le eventuali ultime disposizioni in materia) sostiene che si può portare lo stesso a buon fine la vendita in quanto basterebbe un'autocertificazione scritta da lui ed il sottoscritto per poi ovviamente consegnare il "rilascio della sanatoria del condono" in un secondo momento quando ne saremo in possesso tra 2/3 mesi.
Secondo il vostro parere o esperienza il notaio potrebbe accettare una cosa del genere?
L'immobile inoltre è senza corrente elettrica, caldaia, e linea dell'acqua (tutto scritto sul preliminare già accettato), può essere venduto lo stesso?