Fagiani Sarah

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Un po' con tutti, ma ho letto anche gli altri messaggi. Purtruppo il discorso di portare le canne fumarie a tetto era in vigore da moltissimo tempo ma non era reso vincolante ed obbligatorio come lo fa la 90/2013 e questo la gente non lo concepisci pensa solo che se ne fa una questione di soldi.
cmq il succo è che puoi installare qualsiasi caldaia tu voglia deve scaricare a tetto salvo deroga. :applauso:
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Le caldaie da sempre invece hanno lo scarico dei fumi sul tetto, se ci sono stati nel passato installazioni con il fumo che usciva dalla parete non era a norma già da molto tempo per non dire da sempre.
@Fagiani Sarah io però da molti post indietro che avevo spiegato che le caldaie da moltissimo tempo hanno l'obbligo sul nuovo dell'uscita al tetto (più di 20 anni che funziona così, ma penso sia da molto molto tempo prima).
Il problema di tutte queste deroghe sullo scarico a parete si o scarico a parete no, nasce dal fatto di dover installare un nuovo impianto in vecchi edifici (magari in centro storico) con facciate tutelate dalle belle arti, dove non puoi sognarti neppure di demolirle per costruire le canne fumarie e portarle a tetto e dove pur mettendo un canna d'acciaio esterna andresti comunque a creare un "impatto visivo "negativo (pur essendo necessario lo scarico a tetto per non scaricare in facciata i fumi) e installandole rischieresti d'incorrere in una causa che ti farebbe il condominio per aver deturpato le facciate.
Ecco il motivo di tante deroghe, e avendole lette, le uniche impossibilità proprio di carattere tecnico ed estetico nel portare una canna fumaria a tetto sarebbe quella di operare su un'edifico vecchio di particolare interesse storico (tutelato dalle belle arti); e anche con un parere a favore da parte del condominio (cosa che ne dubito in quanto andresti a deturpare la facciata) l'operazione sarebbe molto molto lunga, ovviamente il tutto va a scontrarsi con la necessità di chi vuol fare l'opera.

Noi con il nostro patrimonio storico ed artistico, più di altri paesi, avevamo ed abbiamo tuttora queste problematiche di conservazione molto più diffuse per cui era d'obbligo porsi anche questi problemi.

Tutto si spiega.

Come dici tu per avere il 50% basta una nuova caldaia anche non a condensazione (ma con le specifiche dette da te con i tuoi allegati e dette da me con l'allegato del Ministero per lo Sviluppo Economico), però se vuoi avere il 65% (per il risparmio energetico) lo puoi avere SOLO con le caldaie a condensazione e le valvole termostatiche.

Tanto dovevo per riassumere tutto e chiarire la mia posizione.
 

masagu

Membro Assiduo
Proprietario Casa
....che confusione!!!...:confuso:
domanda a Masagu: lo sai che puoi portare in detrazione con il 50% anche le caldaie standard utilizzando la causale relativa alle detrazioni fiscali per recupero edilizio? forse è per questo che sia il venditore che l'idraulico ti hanno detto che potevi installare anche una caldaia tradizionale; in questo caso se hai usato la causale giusta non devi fare niente e porti tutto in detrazione al 50% in 10 anni. non serve alcuna comunicazione all'ENEA o APE o altro.
Non so in quale comune abiti, ma le condensazioni vanno istallate solo se vuoi recuperare il 65%, con obbligo di installazione di valvole termostatiche; il discorso di incamiciamento della canna fumaria (vale anche per le tradizionali ovviamente) e dello scarico condensa (per le condensazioni) sono opere che deve eseguire l'installatore. Come ha gestito lo scarico in canna fumaria l'idraulico?
Qualora per il bonifico tu avessi usato la causale "risparmio/efficienza energetica" per una caldaia standard è normale che il CAAF o l'ente a cui hai chiesto informazioni ti dicano che non è recuperabile nulla, in questo caso devi procedere come ti ha detto daniele78, nota di credito per la fattura pagata con relativo rimborso.
Se vuoi sostituire l'apparecchio standard con la condensazione, sostieni i costi aggiuntivi delle valvole + asseverazione tecnico per comunicazione all'ENEA e ti fai fare nuova fattura nuova e pagamento nuovo; ovviamente uno per ogni fattura che ricevi da venditore idraulico e tecnico.
Se non vuoi sostituire l'apparecchio e sostenere costi aggiuntivi fai cmq lo storno della vecchia fattura e fatti fare il rimborso del pagamento da chi è dovuto; ti fai fare la nuova fattura ed esegui nuovo pagamento sta volta con causale giusta: ristrutturazione edilizia.
Ovviamente una fattura ed un pagamento per ogni fornitore.
Altra domanda: ma perchè non ti sei affidato ad una ditta che fornisce ed installa e ti dà un servizio chiavi in mano?:disappunto:
Si grazie per le agevolazioni sapevo già :ok:
 

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